Dal laboratorio della Cultura di Ravello idee e progetti sul futuro dell’Europa post Covid.

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Collocare la risorsa cultura in una posizione di rilievo nel progetto di rilancio dell’Europa: è il core dei colloqui internazionali di Ravello LAB, il forum europeo promosso da Federculture e dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali. Ravello LAB dal 2006 rappresenta un punto avanzato di elaborazione e di proposta per la costruzione di politiche di sviluppo territoriale dirette alla valorizzazione del patrimonio culturale e al sostegno alle industrie creative.

L’Italia e l’Europa alla prova dell’emergenza – Un nuovo paradigma per la cultura” è il tema su cui verte, nell’auditorium “Oscar Niemeyer”, la riflessione dei relatori, in presenza e in videoconferenza, sulla sostenibilità post Covid.

“La sostenibilità delle imprese culturali post Covid” e “Progettazione, gestione e sostenibilità nell’era del digitale” i due panel della prima giornata della quindicesima edizione di Ravello Lab. Un confronto sul futuro, sulle idee di sviluppo e le opportunità che possono rilanciare il sistema culturale post Covid.

Alfonso Andria, presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali:

«Un tema che interessa ognuno di noi, decisori locali, stakeholder privati e pubblici e che coinvolge tutti i cittadini, a partire dagli artefici delle nostre riflessioni e l’intera la platea di Ravello Lab.

Non potevamo, in questa fase, disattendere la necessità di un confronto che è assolutamente centrale e quanto mai opportuno al fine di concorrere ad organizzare una rete tra le istituzioni culturali. È fondamentale per far partire, proprio dalla cultura, un segnale netto e preciso. Una ripartenza concreta, compatibilmente con i dati allarmanti che si sovrappongono, per guardare con fiducia al futuro impegnando questo tempo sospeso con intuizioni e concretezza.

L’Italia e l’Europa sono messe alla prova dall’emergenza: da questa sfida è possibile declinare idee di sviluppo e opportunità».

Lorenzo Casini, Capo di Gabinetto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo:

«L’importanza di momenti come questo è indubbio. Riflessioni come quelle che il laboratorio quest’anno propone devono stimolare al confronto e al dibattito.

Si parlerà di sostenibilità, futuro, prospettive di crescita: quello che stiamo vivendo impone riflessioni serie sul modello organizzativo, ma soprattutto ci raccomanda la concretezza e la massima attenzione».

Valdo Spini, presidente delle Associazioni delle istituzioni di Cultura italiane:

«Dobbiamo darci una mossa, non sarà utile restare a guardare. Vanno stimolate le Istituzioni, i privati. I giovani ricercatori, quelli che hanno frequentato master culturali, possono essere testimoni di un’esperienza positiva e costruttiva.

Abbiamo bisogno di stimoli positivi, di concretezza, di interesse vero. Questo periodo che stiamo vivendo ci insegna che dobbiamo sempre reinventarci, dobbiamo trovare soluzioni. La cultura non si abbatte, deve reagire».

 

 

PATRIMONI VIVENTI – Il premio che celebra la cultura e il valore

La quindicesima edizione è stata inaugurata con la cerimonia di consegna del Premio Nazionale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale materiale e immateriale Patrimoni Viventi, destinato a iniziative di valorizzazione realizzate in Italia nel 2019, con l’intento di diffondere la conoscenza e lo scambio delle buone prassi.

Premiati, con preziose lastre di ceramiche realizzate dall’artista Alessandro Mautone, nella sezione Enti Pubblici, il Parco Naturale Regionale delle Serre, in provincia di Vibo Valentia «per aver saputo cogliere, con il progetto “Le Reali ferriere borboniche di Mongiana”, il senso di una sfida, dimostrando il valore delle intelligenze territoriali del Mezzogiorno e investirle ‘in loco’, per restare, per scrivere una pagina di futuro caratterizzando un contenitore dismesso dal forte connotato di bene archeologico industriale, anche attraverso una metodologia innovativa che ha previsto la collocazione di stazioni multimediali e di realtà aumentata di ultima generazione».

Nella sezione Enti Privati, l’associazione di promozione sociale “Arquata Potest” della provincia di Ascoli Piceno, con il progetto #camminarquata «per aver saputo interpretare il territorio con lessico giusto, scegliendo bene le parole dello sviluppo compatibile ed averle declinate costruendo un modello di offerta turistica capace di coniugare “i valori dell’ambiente diffuso” – cari al professor George Vallet – e dunque il patrimonio materiale con l’immateriale. L’applicazione pratica del progetto incarna lo spirito della Convenzione di Faro (P): i Cittadini protagonisti della Cultura».

Particolarmente emozionante il momento della consegna del premio Patrimonio Vivente alla memoria di Francesca Mansi, la 25enne di minori che il 9 settembre del 2010 perse la vita nella tragica alluvione di Atrani.

A ritirare il premio dalle mani del presidente Andria, il padre di Francesca, Lello Mansi, accompagnato dalla figlia Paola, alla presenza dei sindaci di Atrani e Minori. «A Francesca, ai suoi sogni, alle speranze di una giovane piena di entusiasmo e di curiosità, al suo sorriso, all’esempio che seppe offrire con la responsabilità della Cittadinanza, al Patrimonio di valori e di principi che continua a vivere oltre la vita!», la motivazione.

 

 

Ravello Lab 2020 è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica, il prestigioso riconoscimento già concesso alle quattro edizioni precedenti.

L’evento, che si conclude domani, sabato 17 ottobre, si svolge con il sostegno di SCABEC (Fondi POC Regione Campania), MiBACT DG Bilancio, della Fondazione Scuola Beni e Attività Culturali e del progetto UNESCO “Rete delle Grandi Macchine a Spalla italiane”.

Si avvale inoltre dei patrocini di MiBACT, ANCI, Conferenza delle Regioni, Regione Campania, UPI, Provincia Salerno, UNIONCAMERE.

 

I lavori saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali.