Referendum Capaccio, vincono i SI, il Comune si chiamerà Capaccio Paestum. Il Sindaco Voza: restituita dignità storica.

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«Sono stato eletto sindaco del Comune di Capaccio, terminerò il mio mandato come sindaco della Città di Capaccio Paestum». E’ quanto dichiara il sindaco Italo Voza all’esito dei risultati del referendum consultivo, che si è svolto nella giornata di ieri e con il quale la cittadinanza si è espressa a favore dell’aggiunta della denominazione Paestum al nome Capaccio. Hanno votato 5557 elettori, i SI sono stati 3330, i no sono stati 2180, 38 schede nulle e 9 schede bianche. Ha votato il 31 % degli elettori, i si sono stati il 60,4 %, i no sono stati il 39,6 %.

«Votando SI la cittadinanza ha istituzionalizzato una denominazione che era da anni nell’uso comune e ha restituito dignità alla storia millenaria di Paestum. – prosegue il primo cittadino – Nei giorni scorsi ho sentito alcune persone dire che ci sono altre priorità ma a queste persone voglio rispondere che noi non abbiamo iniziato il nostro lavoro oggi, con il referendum, e che alle “chiacchiere” stiamo rispondendo con i fatti. Se qualcuno ha inteso il referendum come una sorta di conferma politica dell’amministrazione allora sarà sicuramente rimasto deluso. Il referendum era uno dei nostri obiettivi più importanti, ma il nostro lavoro è iniziato il 7 maggio del 2012, il giorno in cui siamo stati eletti, e nonostante le difficoltà determinate dalla carenza di fondi a disposizione degli enti locali, candidando i nostri progetti a finanziamenti esterni stiamo riuscendo comunque a portare avanti importanti opere che lasceremo in eredità alla città di Capaccio Paestum, come la rete per il metano (in corso di costruzione), la piscina comunale (di cui è già stato pubblicato il bando), nuovi uffici comunali nell’ex Pretura al Capoluogo e nell’ex macello a Capaccio Scalo, la rete fognaria. Stiamo lavorando per la delocalizzazione del mercato ortofrutticolo e a breve accenderemo un mutuo di 1 milione e 800 mila euro per asfaltare le strade comunali dopo decenni di abbandono. Siamo riusciti a ostacolare la costruzione di un impianto di energia a biomasse sul nostro territorio, il 30 giugno è prevista la firma del decreto con il quale il ministero di Grazia e Giustizia lascerà a Capaccio Paestum l’Ufficio del Giudice di Pace. Stiamo lavorando per sostituire al rems di Pazzano una struttura di accoglienza diurna per ragazzi disabili residenti a Capaccio Paestum. Oggi è sicuramente un giorno storico per il nostro territorio, abbiamo aggiunto il “cognome” Paestum al nome “Capaccio” e siamo certi che questa scelta non potrà che accrescere il prestigio della nostra città».