CLAUDIA A. MARSICANO
in
R.Osa
concept, coreografia e regia Silvia Gribaudi
performer Claudia A. Marsicano
disegno luci Leonardo Benetollo
direzione tecnica Luca Serafini
tecnico in tour (in alternanza) Leonardo Benetollo, Paolo Rodighiero, Paolo Tizianel
costumi Erica Sessa
consulenza artistica Antonio Rinaldi, Giulia Galvan, Francesca Albanese e Matteo Maffesanti
produzione Associazione Culturale Zebra, Silvia Gribaudi Performing Arts e La Corte Ospitale
coproduzione Santarcangelo Festival con il supporto di Qui e Ora Residenza Teatrale
in collaborazione con Armunia Centro di residenze artistiche – Castiglioncello / Festival Inequilibrio, AMAT – Ass.
Marchigiana attività teatrali, Teatro delle Moire
Lachesi LAB – Milano, CSC Centro per la scena contemporanea–Bassano del Grappa
Al teatro Pier Paolo Pasolini di Salerno il 13 dicembre (ore 20) e il 14 dicembre (ore 18) andrà in scena R.OSA – 10 esercizi per nuovi virtuosismi.
Ideato dalla coreografa Silvia Gribaudi e interpretato da Claudia A. Marsicano, è un viaggio ironico e sorprendente attraverso la percezione del corpo.
Una sagace performance mozzafiato, che si ispira al concetto di successo e prestazione, capace di divertire e interrogare.
Finalista agli UBU Awards 2017, lo spettacolo ha ricevuto numerosi riconoscimenti, con Claudia A. Marsicano premiata come miglior performer under 35. Trae ispirazione dalle forme di Botero e dall’aerobica anni ’80 di Jane Fonda, sfidando gli stereotipi di bellezza con un tocco di leggerezza e intelligenza.
In scena dal 2017, R.Osa continua a catturare il pubblico su tutto il territorio nazionale ed è un appuntamento imperdibile per chi desidera lasciarsi coinvolgere da nuove prospettive.
Il titolo è un gioco di parole che unisce il concetto di “rosa”, come simbolo di bellezza femminile e vulnerabilità, con l’idea di ribellione e riosservazione di fisicità e ruoli sociali.
Claudia A. Marsicano è capace di opporsi alla gravità e mostrare la sua lievità, in un gioco dove il proprio sguardo sulla danza e sulla vitalità corporea viene aperto a nuovi mondi inaspettati.
Il pubblico, attivo e divertito dal dissacrante umorismo tipico delle creazioni di Silvia Gribaudi, è chiamato ad essere protagonista volontario o involontario dell’azione artistica in scena, per riflettere sul modo in cui guardiamo gli altri e su cosa ci aspettiamo da loro in base ai nostri giudizi e pregiudizi.
Lo spettacolo mette quindi al centro una sfida: superare continuamente i propri limiti.
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