Teatro Pier Paolo Pasolini di Salerno
Coniugare il Teatro – Scena Immersiva
9 – 12 ottobre 2025 ore 20.00
MASSIMO DE MATTEO
L’ultima corsa di Fred.
Tre febbraio millenovecentosessanta
di Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro
con Floriano Bocchino (pianoforte)
Ciro Riccardi (tromba)
Claudio Marino (batteria)
musiche originali Floriano Bocchino
scene Luigi Ferrigno
costumi Alessandra Gaudioso
regia Peppe Miale
Al via la rassegna Coniugare il Teatro – Scena Immersiva, ideata dal Teatro Pubblico Campano e pensata esclusivamente per lo spazio polifunzionale del teatro Pier Paolo Pasolini, affinché il pubblico possa vivere gli allestimenti scenici da protagonista.
Cinque appuntamenti in programma, dal 9 ottobre all’11 dicembre 2025, che disegneranno un percorso teatrale originale, capace di intrecciare la tradizione con modalità innovative di fruizione, invitando il pubblico a farsi parte integrante dello spettacolo.
La classica tribuna lascerà il posto a un allestimento dinamico con tavolini o soluzioni immersive, che permetterà di assistere alle rappresentazioni da una prospettiva ravvicinata e coinvolgente. Un modo per valorizzare lo spazio scenico del Pasolini e sperimentare un linguaggio teatrale in sintonia con la sensibilità contemporanea.
Il programma di questa prima edizione è eterogeneo, ma al tempo stesso coerente e accomunato dal desiderio di raccontare storie che appartengono all’immaginario collettivo.
Dalla parabola ed il carisma musicale di Fred Buscaglione al mito senza tempo di Medea, dal ricordo poetico e civile di Pier Paolo Pasolini alle canzoni immortali di Domenico Modugno, fino a un appuntamento dedicato all’infanzia con il sogno eterno di Peter Pan.
Ogni spettacolo sarà un viaggio diverso, accomunato dal desiderio di rendere il pubblico protagonista e testimone diretto di un’esperienza teatrale, che supera i confini della visione tradizionale.
L’inaugurazione, dal 9 al 12 ottobre, è affidata ad un’icona della musica italiana in L’ultima corsa di Fred – 3 febbraio millenovecentosessanta di Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro, con Massimo De Matteo, diretto da Peppe Miale.
La scena si apre su una Ford Thunderbird che corre per le strade di Roma, all’alba di un giorno segnato dalla tragedia.
L’incidente in cui perse la vita Fred Buscaglione diventa occasione per ripercorrere la sua vicenda artistica e umana: il successo travolgente, la vita notturna, la voce inconfondibile che raccontava l’Italia del dopoguerra.
La narrazione, affidata a un fan-testimone, diventa un dialogo tra mito e spettatore, tra fascinazione e perdita.
NOTE DI REGIA
3 febbraio 1960, una Ford Thunderbird sfreccia per le strade di Roma alle sei e venti del mattino.
La folle corsa di quell’auto verrà fermata da un camion con cui si scontrerà.
Non occorre molto perché gli inconsapevoli spettatori di quella scena si rendano conto che, alla guida di quell’auto, c’è Fred Buscaglione.
Una vita ed un successo lampo, finita con altrettanta immediatezza, una vita tra il fumo dei locali italiani ed europei a interpretare il ruolo del taciturno e imprevedibile cantante da night, un ruolo che forse non gli apparteneva tanto.
Una storia raccontata da un testimone casuale, di quella vita breve, appena quarant’anni, un fan qualunque come ce ne sono ancora oggi.
È il sogno del fan. Che non immagina ad occhi aperti ma agisce, fa, ripete fisicamente replica il mito. E nel mito specchia il proprio vissuto, rendendolo per quanto possibile parallelo alle vicissitudini dell’Altro. Altro che il Fan scruta, spia, insegue, ma non raggiunge mai. Anche perché l’Altro, infine, schizza via e la scelta da fare, stavolta, è diversa.
Peppe Miale
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