Salerno Letteratura, il programma di domenica 19.

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Seconda giornata per il festival Salerno Letteratura, in programma fino al 25 giugno.

Domenica 19 si parte alle 11, nella chiesa dell’Addolorata con “Il mito non muore mai”: Stefano Amendola, Angelo Meriani e Giovanna Pace dialogano con Gilda Tentorio. Alle 12, nello stesso spazio, nell’ambito della sezione Sguardi sul mondo attuale/ Politica, incontro con Gianni Cuperlo, autore di Rinascimento europeo. Il libro dell’Europa che siamo stati, che siamo e che dobbiamo diventare (il Saggiatore). Conduce Gennaro Carillo. Alle 17.30, sempre all’Addolorata, arriva Dacia Maraini, autrice di Sguardo a Oriente (Marlin). Conduce Paolo Di Paolo. Una raccolta di reportage, ricordi e racconti sui tanti viaggi compiuti negli anni, alcuni con Callas, Moravia e Pasolini, a diverse latitudini del mondo. Con quest’incontro, Salerno Letteratura intende anche festeggiare i primi quarant’anni della casa editrice Avagliano, ora Marlin, e il suo ricco catalogo.

Alle 19, all’Archivio dell’architettura contemporanea, nell’ambito della sezione Spazio Ragazzi, “Gli alieni siamo noi”, con Alessandra Tabaro, autrice di Vitória Velluno e la stanza delle emozioni (Garzanti). Conduce Francesco Cicale. Alle 19 all’Addolorata, incontro con Elena Stancanelli, autrice di Il tuffatore (La Nave di Teseo). Conduce Antonella Cristiani. Raul Gardini, protagonista del romanzo, diventa l’emblema di un’intera generazione scomparsa, fatta di uomini sconfitti dalla storia, fieri del loro coraggio, arroganti, pronti a rischiare fino all’azzardo. Fino a quando tutto crolla. Elena Stancanelli – finalista al Premio Campiello con questo romanzo affascinante – fa i conti con le ombre della nostra storia recente.

Alla stessa ora, nella cappella Palatina, “Pasolini dalla A alla Z”, incontro con Marco Antonio Bazzocchi, autore di Alfabeto Pasolini (Carocci). Conduce Giancarlo Alfano. Alle 19.15, nella corte del Convitto Nazionale, arriva Veit Heinichen, autore di Lontani parenti (E/O). Conduce Corrado De Rosa. Alle 19.30 al Museo Diocesano, si terrà l’incontro con Vincenzo Trione, autore di Artivismo. Arte, politica, impegno (Einaudi). Conduce Massimiliano Virgilio. Alle 20, a largo Barbuti, si parlerà di Dante, il Purgatorio e noi con Aldo Cazzullo, autore di Il posto degli uomini. Dante in Purgatorio dove andremo tutti (Mondadori).

Alle 20, nella Cappella Palatina, ci sarà Francesca Valente, autrice di Altro nulla da segnalare (Einaudi), vincitrice del Premio Campiello Opera Prima 2022. Conduce Giulio Corrivetti. Il libro trae origine dai rapportini redatti tra il 1980 e il 1984 dagli infermieri del repartino psichiatrico dell’Ospedale Mauriziano di Torino e custoditi da un basagliano, Luciano Sorrentino.

Alle 20, all’Archivio dell’Architettura Contemporanea, si parlerà di scuola con Laura Marzi, autrice di La materia alternativa (Mondadori) e Gilda Ricci. Alle 20.15, nella corte del Convitto nazionale, incontro con Edmondo Bruti Liberati, autore di Delitti in prima pagina. La giustizia nella società dell’informazione (Raffaello Cortina). Conduce Alfredo Guardiano.

Alle 20.30, nella chiesa di San Benedetto, ci sarà Ivano Dionigi, autore di Benedetta parola. La rivincita del tempo (il Mulino). Alla stessa ora, al Museo diocesano, arriva Valeria Della Valle, autrice di La strada sognata (Einaudi) in dialogo con Francesca Salemme. Alle 20.30, nel teatro del Convitto Nazionale, nell’ambito della sezione Spazio Ragazzi, si terrà lo spettacolo Restonmut Mago Rubastrumenti, operina musicale tratta da una poesia di Eligia Levita. Si tratta di una co-produzione L.A.E.S. e Duna di Sale, con musiche di Mario Piatti, arrangiamenti di Roberto Marino, libretto d’operina di Daniela Canitano, Coro voci bianche Il Calicanto, voce narrante Fabiana Levita, coreografie di Simona Totaro, ballerini della Scuola Diredanza, Chiara Granato e Alessio Coppola alle percussioni e, nella parte del mago, Flavia D’Aiello. Le scenografie sono state curate degli studenti del Liceo Artistico Sabatini-Menna di Salerno. Alle 21 in largo Barbuti c’è Giancarlo De Cataldo, autore di La svedese (Einaudi). Conduce Corrado De Rosa. Un’altra ipnotica storia, la nuova tessera del suo grande “romanzo criminale” costruito nel corso degli anni. Alle 21.15, nella Cappella Palatina, incontro con Nicola Gardini, autore di Nicolas (Garzanti) in dialogo con Raffaele Notaro.

Alle 21.30 nella corte del Convitto Nazionale, arriva Paolo Ferri, autore di Il lato oscuro del Sole (Laterza). Conduce Oscar Buonamano. Alle 21.30, nella chiesa dell’Addolorata, Vito Mancuso, autore di La mente innamorata (Garzanti) dialogherà con Antonella Cristiani. Alle 21.45 al Museo diocesano, incontro con Cristina Battocletti, autrice di Giorgio Strehler. Il ragazzo di Trieste (La Nave di Teseo). A cento anni dalla nascita di Giorgio Strehler, Cristina Battocletti ripercorre la sua vita attraverso un racconto, uno splendido corredo iconografico, e la voce di chi gli è stato più vicino, da Riccardo Muti a Ornella Vanoni, da Massimo Ranieri a Ottavia Piccolo, da Paolo Rossi a Milva.

Alle 22 alla chiesa di San Benedetto un assolo di Sara Bertelà introdotto da Gennaro Carillo. Ettore Sottsass non fu solo un sommo architetto ma anche uno scrittore felice. Ci ha offerto, quasi senza volerlo, senza applicarsi (come gli rimproveravano le maestre alle elementari), pagine di grande ironia e stralunata bellezza; talvolta, invece, dolenti. Mai sconfinanti nel tragicismo, però, il vizio ontologico del genus italicum e di troppe patrie lettere. Sara Bertelà ci rivela anche quanto Sottsass possa essere un autore non teatrale ma teatrabile, dicibile, grazie a una capacità quasi unica di mimare il parlato, di restituire nella scrittura il passo malcerto della conversazione e della vita.