L’AVVOCATO GIOVANNI FALCI GRANDE TIFOSO DELLA SALERNITANA SVELA IL SEGRETO PER “NON PRENDERE MAZZATE ” ALLO STADIO.

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La prima partita della Salernitana vista dal noto avvocato penalista salernitano Giovanni Falci è stata Salernitana – Savoia nel campionato di serie C 1965 – 1966:”E’ stata una delle ultime partite giocate in quel campionato alla fine del quale tornammo in serie B. Vincemmo 2- 0 con un gol di Minto e un bellissimo gol di Pierino Prati che intercettò un cross, calciato da Corbellini, e segnò di testa sotto la Curva Sud. Prati tornava in campo dopo il grave infortunio di Torre Annunziata, proprio contro il Savoia, che lo tenne lontano dai campi di calcio per ben 15 partite. Avevo 11 anni e andai a vedere la partita con mio zio, Fernando Stella, che collaborava con la redazione salernitana de “Il Tempo” diretta da Lino Schiavone. All’epoca era studente universitario e scriveva gli articoli sulla Salernitana. Vidi la partita dalla Tribuna Stampa. Fu una grande emozione perché lo stadio era pienissimo e c’era un gran tifo. Ricordo che il campo di calcio era in terra battuta. Solo l’anno successivo, in occasione della promozione in serie B, fu realizzato un bel manto erboso”. Dopo quell’esperienza allo stadio l’avvocato Falci vide tutto il campionato di Serie B da una finestra, al terzo piano di un palazzo di Via Nizza, dalla quale si vedeva quasi tutto il campo di gioco tra la tribuna e la Curva Sud:” Mi ospitava una signora amica di mia nonna. Un paio di campionati successivi li vidi dal terrazzino all’ultimo piano dell’abitazione del mio amico e compagno di scuola, dalle elementari e fino al liceo, Gigino Provenza, che oggi è avvocato, figlio del Sindaco Pietro Provenza. Ha anche celebrato il mio matrimonio (con la signora Maria Avallone) quando era Consigliere Comunale”. L’avvocato Falci ha quasi sempre assistito alle prime partire di campionato della Salernitana:” Tutti gli anni la Salernitana partiva sempre tra le favorite. In particolare ricordo che nel 1978 andai a vedere la prima partita di quel campionato di Serie C1, Empoli – Salernitana con il mio amico Gianfranco Avallone, detto “sventola”, il cui padre, Mario, per primo a Salerno fece installare i ripetitori che consentivano di vedere canali televisivi come Tele Montecarlo e Capodistria. Io e Gianfranco  andammo  a ritirare dei ripetitori a  Soncino da Adriano Galliani che aveva un’azienda specializzata in apparecchiature per la ricezione dei segnali televisivi e al ritorno ci fermammo ad Empoli per vedere la partita. Fini 1-1 con gol di Gabriellini. Ricordo un calciatore che mi rimase impresso per la sua stazza fisica: era Mimmo De Maio”. Falci ha continuato a seguire le partite della Salernitana insieme a quattro amici:” Io, Gianfranco Avallone, Matteo Capacchione e Antonino Ingenito, a bordo di una Mini andavamo anche in trasferta. Ricordo che andammo a Vasto, quando ci furono degli incidenti. Anche a Caserta, dove andammo con la macchina di Antonino, ci furono incidenti in campo e fuori. Quando uscimmo trovammo la sua macchina, una Peugeot, con il lunotto posteriore rotto”. Falci ha anche svelato il modo per non rimanere coinvolti durante i tafferugli allo stadio:” Me lo ha insegnato il mio amico, l’avvocato Matteo Capacchione: durante la partita Cavese – Salernitana ci fu un invasione di campo e scontri tra i tifosi con le mazze. Il mio amico mi consigliò di rimanere fermo, di non cercare di correre per scappare. I tifosi di entrambe le squadre ci passavano davanti rincorrendosi per picchiarsi, andavano avanti e indietro e noi venivamo ignorati. Anche nel 2010, durante la partita Salernitana – Paganese ci furono incidenti nei distinti. I tifosi si rincorrevano ed io, seguendo il consiglio del mio amico, rimasi fermo, seduto al centro della gradinata. A un certo punto uno dei tifosi della Paganese che mi era passato davanti già un paio di volte si fermò, mi guardò e mi chiese incuriosito:” Capo, ma vui e ro sit?” Io con molta calma gli risposi:” Scùs, ma a te ca’ te ne fotte”. Lui ci pensò un attimo poi perplesso mi chiese “Ma rat na sigarètt” e continuò a correre insieme agli altri tifosi”. Il giorno dopo sui giornali vennero pubblicati gli articoli che raccontavano gli incidenti con una foto nella quale si vedeva il settore dei distinti con   tutti tifosi della Paganese fermi nel lato della Curva Nord ,circondati da un cordone di Carabinieri, tutti i tifosi della Salernitana fermi nel lato della Curva Sud, circondati da un altro cordone di Carabinieri, al centro il vuoto dei distinti con me che tranquillamente seduto mi guardavo al partita che era ricominciata”.

Altra prima partita è stata Salernitana – Atletico Leonzio, nel Campionato di Serie C1 1993 -94:” Era settembre del 93, andai allo stadio con il mio amico Antonio Amato per vedere la squadra allenata da Delio Rossi. Finì 0 a 0 e quando uscimmo dallo stadio dissi ad Antonio che quella squadra sarebbe andata in serie B”. L’avvocato Falci ha trasmesso l’amore per la sua squadra del cuore ai figli: Mariella, Benedetta, Gabriele e Giuseppe.” Benedetta si è talmente appassionata al calcio che adesso è agente FIFA. Nel 94 ho convertito anche mia moglie al calcio. portandola a Castellammare per vedere Juve Stabia – Salernitana che finì 1 a 1 con gol di Breda”. Falci ha ricordato anche la partita Salernitana – Lecce del Campionato di Serie C 1971 72 “Vincemmo 1 a 0 con un gol di Cominato che segnò di testa a pochi minuti dalla fine”. All’avvocato è piaciuta molto la squadra che disputò il campionato di Serie C1 1980 -81:” Fu il campionato dell’anno del terremoto. Allenava la squadra Lamberto Leonardi. C’erano calciatori come Black, Vulpiani, Di Venere, Zaccaro, che correvano e giocavano bene. Una squadra che mi piaceva molto. La domenica prima del terremoto andai in trasferta con la mia Mini Minor Clubman, a San Benedetto del Tronto a vedere, con il mio amico Mimmo Sabatini, la partita Sambenedettese – Salernitana. Finì 0 -0, ma fu dominata dalla Salernitana che praticava un gioco all’Olandese. Nella partita di ritorno a Salerno avemmo il campo squalificato per un’invasione”. L’avvocato Falci è anche tifoso del Milan e quando la squadra milanese venne a giocare a Salerno, nel Campionato di Serie A 1998 – 99, andò allo stadio emozionato più del solito:” Perdemmo 2 a 1. Per noi segnò Breda. Vidi la potenza fisica di George Weah che a fine partita abbracciò Fusco mettendogli una mano sulla testa. per consolarlo della sconfitta. L’immagine di quel colosso che sovrastava Fusco, piccolino , magro, rappresentava la differenza tra le due squadre”. L’avvocato Falci che è sempre stato un grande tifoso della Salernitana oggi non va spesso allo stadio, tranne quando gli piace come gioca la squadra:” In questo momento non mi piace molto come sta giocando. Lotito è un ottimo presidente, un attento imprenditore, ma la squadra non riesce ad entusiasmare, forse anche per la posizione che ha in classifica”. Per Falci i migliori allenatori sono stati Delio Rossi e Zeman.”E’ il numero uno”. Il miglior presidente Aliberti:” E ’stato il più grande!. Uno che ci ha fatto divertire a Salerno. Non ha sbagliato mai un calciatore, né un allenatore. Ciò nonostante i tifosi scrivevano sui muri “Aliberti Vattene” come oggi scrivono “Lotito vattene”.

Aniello Palumbo