In occasione delle celebrazioni di quest’anno giubilare, non sono stati aperti i pesanti battenti della Porta Santa del Duomo di Salerno, quella a destra del grande ingresso principale, perché sono state aperte soltanto le Porte Sante delle quattro Basiliche Papali di Roma, a partire dalla Basilica di San Pietro che è stata aperta il 24 dicembre del 2024. “In questo Giubileo, il cui tema è “Pellegrini di Speranza”, Papa Francesco ha stabilito che non ci sono porte fisiche da aprire, ma ci sono soltanto luoghi giubilari: varcando la soglia di questi luoghi, che rappresentano la dimensione dell’incontro con il Signore, si ottiene l’indulgenza plenaria. Il Giubileo non è varcare una soglia, ma tornare all’essenziale, rimetterci in contatto con Dio che ci perdona”. A spiegare la storia e il significato del Giubileo è stato Monsignor Antonio Montefusco, parroco della chiesa del “Cuore Immacolato di Maria”, di Via Madonna di Fatima, che accoglie circa 18000 fedeli, presidente della “Fondazione Alfano I”, che promuove il patrimonio culturale e artistico della Diocesi di Salerno; coordinatore della Visita Pastorale Sinodale del Vescovo Andrea Bellandi, in occasione dell’incontro organizzato presso il ristorante “Adelì” di Alfonso Savastano, del “Mediterranea Hotel”, dal “Rotary Club Salerno Est” presieduto dal dottor Edoardo Ventura che ha annunciato che sarà organizzato un evento giubilare per tutti i soci dei Club Rotary, Rotaract, Interact e Inner Wheel di Salerno:” Compiremo un breve pellegrinaggio verso la Cattedrale di Salerno, luogo giubilare, partendo da Piazza della Libertà”. Dopo la lettura della “Preghiera del Rotariano”, a cura di padre Anacleto Bracco, e i saluti delle autorità rotariane a cura della Segretaria del Club, Raffaella Nobile, Monsignor Montefusco ha ricordato quali sono i luoghi giubilari salernitani:” La nostra Cattedrale, la basilica concattedrale “Santa Maria della Pace” di Campagna, il Santuario dell’Incoronata di Montoro, il Santuario Maria SS. del Carmine e la Mensa dei Poveri “Casa Nazareth” della parrocchia di “Gesù Redentore”, nel “Quartiere Europa”, nella zona orientale di Salerno”. Monsignor Montefusco ha ricordato che Il Giubileo 2025 si concluderà il 6 gennaio 2026, giorno dell’Epifania, con la chiusura della Porta Santa di San Pietro e spiegato la fondazione biblica, l’aspetto storico e il significato spirituale del Giubileo:” Il Giubileo si fonda sul capitolo 25 del libro del “Levitico” nel quale Dio dà le disposizioni per relazionarsi con i beni della Terra e la Signoria di Dio. Noi celebriamo il Giubileo a partire dal 1300: fu indetto da Papa Bonifacio VIII con la bolla “Antiquorum habet fida relatio” che prevedeva l’indulgenza plenaria per qualsiasi romano avesse fatto visita almeno 30 volte (per gli stranieri almeno 15) alla Basilica di San Pietro e a quella di San Paolo fuori le mura, durante l’anno giubilare. A partire dal 1475, il “Giubileo” si svolge ogni 25 anni. Ciascuno di noi, attraverso i sacramenti, riceve il perdono per i propri peccati anche se rimane sempre, all’interno della nostra esperienza spirituale, un alone di questa esperienza fallimentare che sempre accompagna il peccato: nell’anno del Giubileo, attraverso l’indulgenza plenaria si riacquista il candore battesimale”. Monsignor Montefusco ha spiegato il significato del termine “Giubileo”:” Per segnalare l’inizio dell’anno giubilare veniva suonato un corno di ariete chiamato “Yobel”, da cui deriva il termine cristiano “Giubileo”. Monsignor Montefusco, ricordando l’operato di Papa Giovanni Paolo II, che è stato santificato, ha spiegato che la santità è qualcosa di estremamente comune: “Fare bene il proprio lavoro è motivo di santità. Papa Francesco ha affermato che: “Molto spesso i Santi sono le persone che ci vivono accanto e noi non ce ne rendiamo conto”. Alla fine della serata il presidente Edoardo Ventura ha annunciato che sul labaro del Club è stata aggiunta una nuova stella:” La sesta, perché abbiamo gemmato il nuovo “Rotary Club Global Roots”, presieduto dalla dottoressa Maria Vittoria Gargiulo. Abbiamo apposto anche la “Paul Harris”, il più importante riconoscimento del Rotary, ricevuta dal Club durante l’anno di presidenza del nostro socio, il Preside Antonio Vairo”. Il Presidente Ventura, coadiuvato dal Prefetto Giovanni Maio, ha anche fatto cucire sul labaro del “Rotaract Club Salerno Est”, presieduto da Aldo Addesso, rappresentato dalla Presidente Incoming Giovanna Morea e dalla Segretaria di Club Francesca Carpinelli, la “Paul Harris” ricevuta lo scorso anno dal Club durante la presidenza della dottoressa Carmen Tisci”.
Aniello Palumbo