con
Verdy Antsiou (il migrante), Roberto Burgio (il militare), Italia Carroccio (la donna che cerca casa), Adriano Di Carlo (il ferroviere), Angelica Di Pace (l’innamorata), Silvia Giuffrè (la donna iraniana), Gabriele Greco (calciatore), Francesca Laviosa (la donna ucraina), David Leone (il figlio della famiglia religiosa), Giuseppe Marino (calciatore), Giuditta Perriera (Maria), Ivano Picciallo (il padre della famiglia religiosa), Leonarda Saffi (la madre della famiglia religiosa / la vittima dello stupro), Daniele Savarino (l’innamorato)
luci Luigi Biondi
costumi e impianto scenico Emma Dante
assistente ai movimenti Davide Celona
assistente di produzione Daniela Gusmano
coordinamento dei servizi tecnici Giuseppe Baiamonte
capo reparto fonica Giuseppe Alterno
elettricista Marco Santoro
macchinista Giuseppe Macaluso
sarta Mariella Gerbino
amministratore di compagnia Andrea Sofia
produzione Teatro Biondo Palermo
in coproduzione con Atto Unico – Carnezzeria
in collaborazione con Sud Costa Occidentale
coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
Il sipario della nuova stagione di prosa del Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno si apre con Extra moenia di Emma Dante, in scena dal 30 ottobre all’1 novembre alle ore 21 e domenica 2 novembre alle ore 18.
Prodotto dal Teatro Biondo di Palermo, in coproduzione con Atto Unico – Carrozzeria ed in collaborazione con Sud Costa Occidentale, lo spettacolo è un’opera corale che, come suggerisce il titolo latino, porta in scena l’umanità emarginata che vive “fuori dalle mura”. Ha una durata di 60 minuti, suddivisi in due atti, e si presenta come un rito teatrale di denuncia e di speranza.
La scena si trasforma in un “frenetico mosaico”, un universo di crude e viscerali storie intrecciate.
Emma Dante ha costruito un affresco della società contemporanea raccontando, come ha precisato: “una giornata qualunque di una comunità che si sveglia, si prepara ed esce di casa per affrontare il mondo”.
Sul palcoscenico un avvicendamento di personaggi e di storie: due innamorati, una prostituta, una maestra, due calciatori del Palermo, una famiglia di testimoni di Geova, la titolare di una boutique, un ferroviere, due sorelle, un ex militare, una donna iraniana, una donna ucraina e un migrante.
Ognuno incarna una ferita e un proprio emblematico vissuto, contribuendo a un racconto collettivo che dà voce e spazio a chi troppo spesso rimane invisibile.
Emma Dante firma la regia, le scene e i costumi, confermandola sua particolarissima cifra stilistica e il suo approccio totalizzante e visionario.
Le luci sono curate da Luigi Biondi, mentre i movimenti scenici sono affidati a Davide Celona. Il cast è composto da interpreti di grande intensità: Verdy Antsiou (il migrante), Roberto Burgio (il militare), Italia Carroccio (la donna che cerca casa), Adriano Di Carlo (il ferroviere), Angelica Di Pace (l’innamorata), Silvia Giuffrè (la donna iraniana), Gabriele Greco (calciatore), Francesca Laviosa (la donna ucraina), David Leone (il figlio della famiglia religiosa), Giuseppe Marino (calciatore), Giuditta Perriera (Maria), Ivano Picciallo (il padre della famiglia religiosa), Leonarda Saffi (la madre della famiglia religiosa / la vittima dello stupro), Daniele Savarino (l’innamorato).
La Compagnia incontrerà il pubblico al teatro Verdi il giorno 31 ottobre alle ore 18 per il primo appuntamento del ciclo di incontri Giù la maschera, condotti dal giornalista Peppe Iannicelli.
Danziamo, danziamo… altrimenti siamo perduti»
Pina Bausch
Extra moenia è una locuzione latina che significa “fuori dalle mura della città”. Vuole indicare un evento o un’attività svolti fuori dalla sede appropriata, fuori dalla propria residenza.
Lo spettacolo racconta i momenti di una giornata qualunque in cui una comunità si sveglia, si prepara ed esce di casa per affrontare il mondo.
Dalla sveglia mattutina, in un crescendo animato di suoni, parole e gesti, senza una trama precisa si susseguono accadimenti legati al presente.
C’è un ferroviere, c’è la donna ucraina che scappa dai bombardamenti, c’è il migrante che arriva dal Congo, c’è il militare che esalta la guerra, ci sono due innamorati che si promettono amore ma lei non si decide a sposarlo, c’è una famiglia religiosa, una donna iraniana, due calciatori del Palermo, c’è lo stupro del branco, il mercato, il lungo elenco dei divieti, c’è il grido di protesta e il canto di speranza.
Tutti si ritrovano per strada, fuori dalle mura di casa, per vivere insieme le meraviglie e le miserie della vita. Prima su un treno, poi in una piazza, in una chiesa, al bar, poi di nuovo per strada, al freddo, al caldo, in un posto non sicuro dove un attentato semina il panico fino ad arrivare al mare in un naufragio collettivo. Alla fine della giornata questa comunità è immersa in un mare di plastica dove, dolcemente, si lascia andare alla deriva.
Le relazioni, gli incontri, le frustrazioni e i fallimenti sono alcuni dei tasselli del frenetico mosaico di questa giornata. Dall’alba al tramonto tutti e tutte camminano insieme, nella stessa direzione.
Il cammino è l’unico modo per liberarsi del proprio fardello in un rituale condiviso, liberatorio e potente. Extra moenia è una ballata allegorica che mostra le atrocità del nostro tempo.
Emma Dante
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