UN INVESTIMENTO CHE PARLA PIÙ DELLE DICHIARAZIONI
Dopo cinque anni di battaglie, opposizioni e dinieghi, la Regione Campania e il Sindaco di Maiori, Antonio Capone, hanno finalmente mostrato il loro vero volto: quello dell’incoerenza istituzionale.
Con lo stanziamento di 1.850.000 euro per la ricostruzione della condotta sottomarina a servizio dell’attuale depuratore, le stesse istituzioni che per anni hanno osteggiato condotte e MUDS in favore del depuratore comprensoriale, oggi scelgono di investire proprio in quella soluzione tecnica che avevano sistematicamente respinto.
UN RICONOSCIMENTO, SEPPUR NON AMMESSO
Si parla oggi di “tecniche innovative di trivellazione orizzontale controllata” e di una “durabilità molto più elevata rispetto alle soluzioni tradizionali”. Ma al di là delle formule, si tratta di un riconoscimento implicito della sostenibilità ambientale delle soluzioni da noi sostenute fin dal principio.
Non è forse questa la dimostrazione che, se ben progettate e realizzate, le condotte sottomarine rappresentano un’alternativa valida e concreta per tutelare il nostro mare?
OPPORTUNISMO “DIALETTICO”
Quel che più ci amareggia, però, è la mancanza di onestà politica. Si preferisce presentare questo intervento come un “passaggio funzionale al futuro assetto comprensoriale”, quando appare piuttosto come un ripensamento sostanziale e silenzioso delle proprie posizioni precedenti.
La verità è che le motivazioni ambientali, tecniche ed economiche che il nostro Comitato ha sempre portato avanti vanno oltre qualsiasi ideologizzazione della problematica.
Difendono semplicemente l’interesse comune del territorio.
BASTA GIOCHI DI PAROLE: SERVE CHIAREZZA
Chiediamo alle istituzioni il coraggio della trasparenza e della coerenza:
- Se la condotta sottomarina è oggi considerata la scelta migliore, lo si dica apertamente
- Se il depuratore comprensoriale non è più una priorità, lo si ammetta con onestà
- Si ponga fine a formule ambigue e dichiarazioni elusive, che non fanno altro che confondere l’opinione pubblica
L’INTERESSE PUBBLICO NON HA COLORE POLITICO
Il nostro mare, la nostra terra e il futuro turistico ed economico della Costiera Amalfitana dovrebbe essere oggetto di scelte condivise e partecipate.
I fatti ci danno ragione. E anche se le istituzioni non lo ammettono esplicitamente, oggi è evidente che le nostre proposte erano e sono fondate su dati incontrovertibili sia per la condotta sottomarina sia per la innovativa tecnologia MUDS.
Continueremo a vigilare, affinché l’interesse collettivo prevalga sempre su quello politico.
Comitato “Tuteliamo la Costiera Amalfitana”
Per un ambiente sano e un mare pulito
Il Comitato Referendario accoglie con soddisfazione la notizia che il Comune di Maiori ha ottenuto un finanziamento di € 1.850.000 destinato al potenziamento della rete fognaria e del sistema di depurazione.
Il Sindaco ha comunicato ufficialmente, a mezzo stampa, che la maggior parte dei fondi sarà impiegata per la ricostruzione di una nuova condotta sottomarina, che andrà a sostituire quella attualmente in funzione, “a servizio dell’attuale depuratore”.
Abbiamo sempre sostenuto che l’attuale condotta, realizzata nel secolo scorso da amministratori lungimiranti, ha svolto un ruolo efficace nel trattamento delle acque reflue, garantendo per decenni condizioni idonee alla balneazione. Inoltre, nel 2012 è stata realizzata una nuova condotta in sostituzione di quella realizzata nella seconda metà del secolo scorso, con analoghe peculiari caratteristiche: 850 metri lontano dalla linea di costa, 55 metri di profondità sotto la soglia batimetrica e munito diffusore a più ugelli, già protetta da sarcofago in cemento per evitare rotture da reti a strascico fino a 30 metri sotto il livello del mare. Ovviamente sembra scontato che la nuova condotta dovrà migliorare e non inficiare le caratteristiche esistenti che già garantiscono la completa depurazione biologica.
La realizzazione di una nuova condotta – eventualmente affiancata in futuro da tecnologie innovative come il sistema MUDS – rappresenta un ulteriore passo avanti nella tutela del nostro mare e nella salvaguardia della qualità delle acque per gli anni a venire.
Qualcosa si muove, dunque.
Ora attendiamo solo che il Sindaco annunci ufficialmente la rinuncia definitiva al progetto dell’impianto nel Demanio, una scelta che significherebbe:
- un importante risparmio di denaro pubblico,
- e la protezione di una zona di grande valore ambientale, che va tutelata con ogni mezzo.
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