Anche a Salerno come a Napoli genitori, docenti e alunni hanno manifestato per dire ‘no’ alla sospensione della didattica in presenza.
In piazza Amendola si sono ritrovati i rappresentanti del coordinamento Scuole Aperte Salerno ma anche i Cobas Scuola ed altre associazioni nate in questi mesi.
“È mortificante dover ritornare in piazza, siamo sfiduciati e anche un po’ demoralizzati” ha spiegato Gianluca De Martino del coordinamento Scuole Aperte Salerno.
“Per noi è una scelta assurda ripensare ancora una volta che la scuola in Dad sia la scelta migliore per questa quarta ondata di contagi. Siamo preoccupati – ha aggiunto – per i contagi come tutti i cittadini. Ma siamo convinti che se si va a scuola c’è più controllo. Non a caso noi chiediamo tamponi rapidi gratis per chi va a scuola”.
Un pensiero condiviso anche dai docenti: “Sempre e soltanto i ragazzi della Campania vengono discriminati. Su quali basi? Vogliamo vedere i dati. Adesso siamo qui per dire basta a tutto questo. Invito tutti i genitori a considerare i danni che avranno nel futuro per i nostri ragazzi, saranno sempre quelli della Campania ad avere perso due anni d’istruzione”. (ANSA).
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