“Il numero delle denunce di violenza sulle donne è aumentato e questo può essere considerato un aspetto positivo. C’è bisogno però di una maggiore sensibilizzazione di tutti sulla tematica. È importante creare una rete coesa tra tutte le istituzioni e non solo che deve sostenere le donne vittime di violenza”. Lo ha affermato il Colonnello Filippo Merchiorre, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno in occasione della presentazione della campagna sociale contro la violenza sulle donne “Prima di amare, scopri la maschera” ideata e curata da tre soci del “Rotary Club Salerno Duomo”, presieduto dal dottor Gaetano Cuoco, che è stata presentata ieri mattina nella sede della “Fondazione Menna” presieduta dalla dottoressa Letizia Magaldi. Dopo i saluti del dottor Alberto Landi, che ha ricordato che la Fondazione Menna è dedicata a Filiberto e a Bianca Menna in arte Tomaso Binga:” Ha dedicato la sua carriera artistica ai diritti delle donne”, il Presidente Gaetano Cuoco ha spiegato il progetto rotariano:” Si articolerà in tre fasi: una campagna di affissione di manifesti in città con la foto realizzata dal nostro socio Armando Cerzosimo; una serie di incontri di sensibilizzazione nelle scuole e una raccolta fondi tra tutti soci rotariani che servirà a finanziare almeno due corsi di OSS per donne che sono state vittime di violenza, per supportare il loro percorso di indipendenza e autonomia”. La professoressa Vittoria Marino, Ordinario di Marketing presso l’Università del Sannio, ha spiegato l’obiettivo della campagna sociale:” Prima di amare, scopri la maschera” non è solo uno slogan, ma un monito, un invito urgente all’osservazione critica, alla consapevolezza, a fare un passo indietro. La maschera prima o poi cade. Ma l’obiettivo è riconoscerla prima che sia troppo tardi. Vogliamo sensibilizzare le donne, soprattutto le ragazze a saper cogliere quelli che sono i campanelli di allarme. Esistono dei comportamenti standardizzati che sono prodromici rispetto all’atto violento che può anche essere psicologico, non solo fisico”. La dottoressa Rosa Esposito, Specialista in Ostetricia e Ginecologia, già Responsabile del Centro Antiviolenza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno che fu fondato proprio da lei, più di 15 anni fa: “È stato il primo Cento Anti Violenza in Campania. È importante ascoltare queste donne. Nel momento più difficile la donna non deve essere lasciata sola. Ogni passo lontano dalla violenza è un passo verso la libertà”. Il noto o fotografo salernitano Armando Cerzosimo ha realizzato delle immagini suggestive, evocative, capaci di suscitare forti emozioni, che campeggeranno anche sulle brochure che saranno distribuite nelle scuole:” Ho sempre usato la fotografia come linguaggio sociale, e ho voluto utilizzare le mie immagini per “urlare” con forza e senza compromessi contro l’ombra intollerabile della violenza sulle donne. Il progetto nasce in un momento di scoramento che ho vissuto all’indomani del femminicidio di Tina Sgarbini, trovata senza vita a Montecorvino Rovella, mio paese di origine”. (Foto di Nicola Cerzosimo).
Aniello Palumbo




Scopri di più da Gazzetta di Salerno, il quotidiano on line di Salerno
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.



















































