Lavoro, Istat, nel 2016 disoccupazione all’11,9%.

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Il quarto trimestre 2016 presenta un nuovo aumento nella partecipazione al mercato del lavoro. L’input di lavoro utilizzato complessivamente dal sistema economico (espresso dalle ore lavorate di Contabilità Nazionale) registra aumenti dello 0,4% su base congiunturale e dell’1,6% in termini tendenziali. L’occupazione, stimata dall’indagine sulle forze di lavoro, è pari, al netto degli effetti stagionali, a 22 milioni 827 mila persone, in aumento rispetto al trimestre precedente (+0,1%, 32 mila), dopo la stabilità nel terzo trimestre. Il tasso di occupazione sale al 57,4% (+0,1 punti percentuali), sintesi di una lieve flessione per i 15-34enni (-0,1 punti), della stabilità per i 35-49enni, e di una crescita per i 50-64enni (+0,4 punti).

L’aumento congiunturale del numero di occupati è il risultato della ripresa del lavoro indipendente (+28 mila, 0,5%), della ulteriore crescita dei dipendenti a termine (+22 mila, 0,9%) e della lieve diminuzione del lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato (-17 mila, -0,1%). L’aumento dell’occupazione riguarda entrambi i generi, è concentrata nel Centro-Nord (+76 mila, 0,5%) a fronte di una diminuzione nel Mezzogiorno (-43 mila, -0,7%).

Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,9%, in crescita di 0,2 punti percentuali dopo la sostanziale stabilità dei quattro trimestri precedenti. Prosegue, a un ritmo più sostenuto, il calo del tasso di inattività (-0,3 punti percentuali), che si attesta al 34,7%.

Nelle imprese dell’industria e dei servizi le posizioni lavorative dipendenti sono aumentate dello 0,6% su base congiunturale e del 2,6% su base annua; nel totale il monte ore lavorate è cresciuto dell’1,0% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e le ore lavorate pro capite sono rispettivamente aumentate dello 0,2% e dello 0,9%. Contemporaneamente le ore di cassa integrazione (Cig) sono scese da 14,8 a 11,6 per mille ore lavorate. Prosegue la crescita delle posizioni in somministrazione che aumentano del 4,2% in termini congiunturali e del 13,0% su base annua.

Il tasso di posti vacanti nelle imprese con almeno 10 dipendenti cresce di 0,1 punti percentuali sia rispetto al trimestre precedente sia su base annua.

L’indice destagionalizzato del costo del lavoro per Unità di lavoro dipendente (Ula) rimane stabile in termini congiunturali, al pari delle retribuzioni, a fronte di una crescita dello 0,1% degli oneri. Anche su base annua il costo del lavoro registra una crescita nulla, sintesi di un aumento dello 0,2% per le retribuzioni e di una diminuzione dello 0,4% per gli oneri.

La lieve crescita degli oneri sociali rispetto al trimestre precedente, dopo un periodo di riduzione contributiva associata alle nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate, in particolare, nel corso del 2015, indica un graduale esaurimento dell’effetto di questa politica occupazionale.