“La nostra storia è iniziata con papà, Romolo Mazza, e mamma, Grazia Palo, originari di Sieti, un paesino situato nel Comune di Giffoni Sei Casali. Si trasferirono a Salerno e nel 1967 fondarono la “Pasticceria Romolo”. Io e le mie sorelle Carmen e Ilaria rappresentiamo la seconda generazione di questa azienda familiare che ha la sua sede vicino alla stazione di Salerno, su Corso Garibaldi. Stiamo cercando di migliorare ciò che ci ha tramandato nostro padre nel rispetto dei suoi valori: papà ci ha insegnato prima di tutto ad essere onesti con tutti”. Intervistato dal giornalista Gabriele Bojano, durante l’incontro organizzato all’Hotel Mediterranea dal “Rotary Club Salerno Picentia”, presieduto dal dottor Lucio Bojano, Remo Mazza ha raccontato 58 anni di storia della “Pasticceria Romolo” che ha sempre legato tradizione e innovazione: “Non si può pensare di mangiare un dolce tradizionale utilizzando sempre gli stessi ingredienti, le stesse quantità di zuccheri: le abitudini alimentari sono cambiate, ci sono anche varie intolleranze che prima non si conoscevano, e quindi anche la tradizione si deve innovare per andare incontro a tutti, rispondere alle nuove esigenze dei consumatori” , ha spiegato Remo Mazza che sin da bambino ha respirato l’aria del forno della pasticceria:” Quando uscivo da scuola, e soprattutto durante le vacanze estive, ho sempre aiutato papà e mamma in pasticceria. È una passione che mi è entrata dentro nel corso degli anni”. Remo ha raccontato che tanti sono stati i Vip che sono entrati a comprare i dolci della “Pasticceria Romolo”:” Una sera il Direttore del “Teatro Verdi” venne da noi con il Maestro Ennio Morricone, di cui papà era un fan: fu per lui una grande emozione”. Secondo Remo Mazza tra i dolci preferiti dai salernitani c’è la sfogliatella:” Senza dimenticare tutti i dolci della tradizione salernitana come la pastiera di grano che ormai facciamo tutto l’anno, anche d’estate, perché tanti turisti ce la chiedono. La prepariamo con gli ingredienti tradizionali dosati con equilibrio: uova in guscio; grano secco, che mettiamo a mollo e che il giorno dopo viene cotto; zucchero; ricotta di pecora; poco fior d’arancio e la scorzetta candita. L’ingrediente fondamentale però è la pazienza e l’amore per questo dolce”. Remo Mazza, che ha vinto numerosi premi nel campo dolciario, con i suoi cioccolatini ha vinto due premi: a Perugia, nell’ambito dell’Eurochocolate, e a Rimini, in occasione della “Fiera Nazionale dei Pasticceri”. Cioccolatini che ha fatto degustare a tutti i presenti: “La Coccarda”, a base di nocciola tostata, caramellata, che rievoca il croccante, un torrone alla nocciola tipico dei Picentini, che abbiamo rivisitato in chiave moderna realizzato con le nocciole provenienti da Prepezzano; il cioccolatino innovativo, “Dolce Incontro”, con il quale, nel 2004, ho vinto il primo premio a Perugia, nel concorso organizzato dalla “Perugina” nell’ambito dell’Eurochocolate di Perugia, a base di una morbida crema ganache di cioccolato al latte o fondente, abbinata ad un crema ganache al lampone. Nel solco della tradizione proponiamo anche una torta di castagne che è un classico della nostra pasticceria, e la famosa “Venere nera” che realizzai quando avevo solo 19 anni: fui ispirato dalla modella Naomi Campbell che era soprannominata “La Venere Nera”. E ‘una torta che fa parte della nostra tradizione e che all’epoca in cui la proponemmo rappresentò una innovazione pasticcera”. Durante la serata sono stati presentati tre nuovi soci del Club: l’architetto Maddalena Pezzotti, presentata dal Presidente Lucio Bojano; il dottor Alberto Gulletta, tornato al Club dopo un po’ di tempo, che è stato presentato dal Past President Walter Iannizzaro, e il dottor Sabatino Giordano, che è stato presentato dal Past President Antonello Sada.
Aniello Palumbo




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