Concorso OSS Campania 2025: prove scritte rinviate a Salerno, Napoli in attesa. Il concorso per 1.274 posti da Operatore Socio-Sanitario (OSS) in Campania è nel caos. Le prove scritte, previste per lunedì 22 settembre, sono state ufficialmente rinviate a Salerno, mentre quelle per Napoli restano al momento confermate, ma sono a rischio. Il concorso, che ha attirato oltre 25.000 candidati, è gestito da due aree territoriali: l’Area 1 (con capofila l’ASL Napoli 1 Centro) e l’Area 2 (con capofila l’ASL di Salerno).
L’ASL di Salerno ha comunicato il rinvio “a data da destinarsi” delle prove per l’Area 2, citando “sopraggiunte criticità tecniche e organizzative”. Questo rinvio riguarda i 537 posti e gli oltre 12.000 candidati ammessi per questa area. Le prove, che si sarebbero dovute svolgere al Palavesuvio di Ponticelli, erano state fissate per il 22, 24, 25 e 26 settembre.
Per l’Area 1, gestita dall’ASL Napoli 1 Centro, le prove restano per ora confermate. Tuttavia, si apprende che sono in corso riunioni in Regione Campania e che potrebbero arrivare comunicazioni ufficiali. Se il rinvio venisse esteso anche a quest’area, riguarderebbe 737 posti e quasi 13.000 candidati che dovrebbero sostenere l’esame al Palapartenope di Fuorigrotta.
“Ormai siamo alla follia e alla totale mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori e dei pazienti campani: a pochi giorni dalle prove del maxi concorso per operatore socio sanitario (Oss), dopo lo stop di ieri dell’Asl di Salerno, è arrivato anche quello dell’Asl Napoli 1 che rinvia tutto a data da destinarsi. Presenterò nell’immediato apposita interrogazione consiliare per scoprire i reali motivi che ci sono dietro questa vergognosa vicenda. Davvero vogliono far credere agli oltre 25mila candidati e a tutti noi che la sospensione del concorso è stata causata da non meglio precisate ‘criticità tecniche e organizzative’? L’unica vera criticità che si consuma ogni giorno sulla pelle dei cittadini è quella della sanità campana, che con De Luca e la sinistra, da 10 anni è diventata un’elemosina. Per fortuna tra poche settimane questi impresentabili signori se ne torneranno a casa definitivamente, nel frattempo, se hanno una coscienza, meditino sul disastro che hanno causato”.
Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e vice coordinatore del partito in Campania.
“Ho presentato un’interrogazione urgente per fare piena chiarezza sul concorso per 1.274 posti di Operatore Socio-Sanitario in Campania, un bando atteso da migliaia di lavoratori. Le indiscrezioni su un possibile rinvio delle prove scritte stanno generando confusione e disagi, e la Regione ha il dovere di dare risposte chiare e tempestive. I candidati hanno diritto a sapere se le date ufficiali del 22, 24, 25 e 26 settembre saranno confermate o se esistono atti formali che ne prevedono lo slittamento. È in gioco non solo l’organizzazione personale e le spese sostenute, ma anche la credibilità delle procedure concorsuali pubbliche”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello.
“Ho chiesto inoltre che la Regione renda pubblici eventuali aggiornamenti sulla banca dati dei quesiti e garantisca misure di tutela in caso di rinvio, soprattutto per chi arriva da province lontane. Il settore OSS è strategico per la sanità campana. Mi aspetto che la Giunta regionale risponda rapidamente, confermando il cronoprogramma e avviando, se necessario, un tavolo di confronto con sindacati e le parti sociali interessate. Serve trasparenza, è un dovere verso i candidati e l’intera sanità campana”.
Le prove del concorso unico regionale per Operatore socio sanitario, previste nelle giornate del 22, 24, 25 e 26 settembre prossimi, sono state rinviate a data da destinarsi. Una decisione che sta creando confusione e disagi tra migliaia di candidati e che rischia di aggravare le difficoltà delle aziende sanitarie già in carenza di personale.
«È inaccettabile – dichiara Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno – che dopo mesi di attesa si fermi tutto all’improvviso. I candidati avevano organizzato la propria vita personale e lavorativa per essere presenti e ora si trovano nel caos totale».
«Chiediamo alla Regione Campania e alle aziende sanitarie competenti – aggiunge Lopopolo – di fissare subito nuove date certe e definitive per le prove. Non si può continuare a lasciare nell’incertezza chi aspetta solo di poter lavorare e contribuire a rafforzare il nostro sistema sanitario».
«Serve rispetto – conclude – per chi da mesi aspetta una risposta concreta e per i cittadini che hanno diritto a un servizio sanitario con personale sufficiente».
Il concorso unico regionale per operatori socio-sanitari, atteso da migliaia di lavoratori, è stato improvvisamente rinviato a data da destinarsi. La motivazione ufficiale parla di “sopravvenute criticità tecniche e organizzative”.
«Siamo sconcertati e indignati», dichiara Biagio Tomasco, segretario territoriale di Nursind Salerno. «Solo pochi mesi fa l’Asl Salerno ha organizzato un concorso per infermieri con un numero simile di partecipanti, portandolo a termine nei tempi previsti. Perché non si è chiesto a loro come hanno fatto? Qui invece si è preferito bloccare tutto e lasciare migliaia di persone nell’incertezza».
Tomasco sottolinea che molti candidati avevano già sostenuto spese per viaggi, soggiorni e giorni di permesso dal lavoro per partecipare alle prove. «È una mancanza di rispetto verso lavoratori e famiglie. A pochi giorni dalle prove, annullare tutto con una frase generica è inaccettabile. Servivano spiegazioni chiare e una nuova data certa, non parole vuote».
Il Nursind provinciale denuncia anche le conseguenze per la sanità regionale: «Manca personale di supporto, gli operatori in servizio sono stremati e spesso costretti a coprire turni massacranti. Rimandare questo concorso significa aggravare una situazione già critica».
Infine Tomasco conclude: «Questo concorso doveva anche essere un riconoscimento per chi ha lavorato durante l’emergenza Covid, con una riserva del 50% dei posti. Invece assistiamo all’ennesima promessa mancata. Ci auguriamo che questa amministrazione faccia un passo indietro quanto prima. I diritti dei lavoratori e dei cittadini meritano rispetto. Almeno provino un po’ di vergogna».
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