Si è concluso ieri mattina il progetto rotariano “Le Domeniche della Salute”, che prevedeva la possibilità di effettuare screening gratuiti, per varie patologie, alle persone meno abbienti della città , fortemente voluto dai presidenti di due Club Rotary salernitani: il “Rotary Club Salerno Duomo”, presieduto dal dottor Eduardo Grimaldi, e il “Rotary Club Salerno Est”, presieduto dal dottor Edoardo Ventura, con la collaborazione del “Rotaract Club Salerno Est”, presieduto dal dottor Aldo Addesso, del “Distretto Rotary 2101”, presieduto dal Governatore Antonio Brando, e con il patrocinio del Comune di Salerno, nella persona del Sindaco Vincenzo Napoli e dell’Assessore alle Politiche Sociali e Giovanili, Paola De Roberto. Più di trecento sono state le persone visitate dai medici rotariani e non solo nel corso delle sei giornate previste, a partire dal 9 marzo, presso i locali di due chiese salernitane: la Parrocchia di San Demetrio, curata da Don Rosario Petrone, e la Parrocchia “ Cuore Immacolato di Maria” curata da Monsignor Antonio Montefusco come hanno ricordato i due presidenti rotariani:” Tante sono state le persone meno abbienti che hanno usufruito di queste visite specialistiche che altrimenti non avrebbero fatto facilmente. Importante è stato anche fare rete con l’Assessorato delle Politiche Sociali diretto dalla dottoressa Paola De Roberto che conosce bene le situazioni di disagio presenti sul territorio salernitano” – ha spiegato di dottor Edoardo Ventura. Il dottor Eduardo Grimaldi ha spiegato le finalità del progetto:” Sicuramente quella di educare la popolazione a fare prevenzione. Rispettando quello che è il motto del Rotary:” Servire al di sopra di ogni interesse personale” abbiamo messo a disposizione le professionalità dei nostri medici rotariani e non per effettuare gratuitamente visite specialistiche che probabilmente tante persone non avrebbero potuto fare, sicuramente non in tempi rapidi “. Soddisfatta anche l’Assessore alle Politiche Sociali e Giovanili, Paola De Roberto:” I due Club Rotary hanno realizzato un progetto di grande valore che spero continui anche nel prossimo anno. Certamente con il nostro supporto, per ampliare la platea di persone meno abbienti, soprattutto anziani, che potranno essere visitate”. Anche ieri mattina sono state tante le persone che sono state visitate dai dottori: Giuseppe Palladino, Nefrologo, Antonio Sannino, Dentista, e dalla dottoressa Rosa Napoletano, Neurologa, presso la parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” di Via Madonna di Fatima. La dottoressa Rosa Napoletano, già Responsabile della Stroke Unit dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi di Salerno, con la collaborazione della dottoressa Giulia Frauenfelder, Dirigente Medico del Reparto di Neuroradiologia Diagnostica ed Interventistica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, e del dottor Salvatore Tartaglione, Dirigente Medico del Reparto di Neuroradiologia dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, ha effettuato degli screening per la prevenzione cerebrovascolare. ” La prevenzione cerebrovascolare si focalizza su due tipi di fattori di rischio: quelli modificabili e quelli non modificabili” – ha spiegato la dottoressa Napoletano – “I fattori modificabili, come fumo, ipertensione, dislipidemia, diabete, obesità e sedentarietà, possono essere cambiati attraverso modifiche nello stile di vita e trattamenti medici. I fattori non modificabili, come età, sesso, familiarità e storia di malattie cerebrovascolari, non possono essere modificati, ma la loro influenza può essere mitigata gestendo i fattori modificabili”. Grazie ad un Eco-Color-Doppler di ultima generazione i tre dottori hanno monitorato i Tronchi Sovraortici delle persone visitate:” Abbiamo effettuato la ricerca delle placche carotidee. Poi vanno fatti dei controlli periodici come quello per il diabete, monitorando la glicemia, ovvero i livelli di glucosio nel sangue; bisogna controllare se c’è un’alterazione del proprio peso che è un fattore di rischio; fare esami ematologici: colesterolo buono (HDL) e cattivo (LDL). Il rischio ictus va prevenuto anche con un corretto stile di vita e una sana alimentazione. Migliorare la dieta è uno dei modi per tenere sotto controllo la propria salute e ridurre il rischio ictus: bisogna privilegiare il consumo di frutta e verdura, pesce azzurro, olio d’oliva, legumi, frutta a guscio e arachidi. Bisogna limitare i carboidrati, le proteine animali e l’alcol. Importante anche evitare di utilizzare il telefonino prima di andare a dormire: non favorisce il sonno” ha raccomandato la dottoressa Napoletano che ha anche spiegato che l’ictus si sta riducendo grazie alla prevenzione e come si manifesta un ictus:” Si potrebbe avere una perdita della sensibilità o di forza in un lato del corpo o del viso, o la paralisi di un lato del corpo o del viso, la perdita della vista nel campo visivo sinistro o destro, visione sdoppiata, difficoltà del linguaggio o della articolazione delle parole, vertigini, vomito e perdita della coscienza, mal di testa improvviso e intenso senza causa apparente. Quando si manifestano questi sintomi bisogna immediatamente chiamare il 118 e farsi portare in ospedale”. A sottolineare l’importanza della prevenzione, anche per le malattie renali, è stato il dottor Giuseppe Palladino, Nefrologo, già Dirigente Medico Specialista in Nefrologia, – Direttore dell’ Unità Operativa di Nefrologia presso l’Azienda Ospedaliera Ruggi D’Aragona di che coadiuvato dal dottor Luca Apicella, Dirigente Medico Specialista in Nefrologia – Responsabile Ecografia Nefrologica presso l’Azienda Ospedaliera Ruggi D’Aragona di Salerno e dai dottori Nicoletta Vecchione e Gianmarco Minelli, specializzandi in Nefrologia, ha effettuato degli screening sulla valutazione della funzione renale: “La Malattia Renale Cronica, caratterizzata dall’alterazione delle funzioni del rene, è sempre più diffusa. Quasi sconosciuta negli anni passati, oggi è diventata una priorità per la salute pubblica e interessa il 10-15% della popolazione mondiale. Il numero totale di pazienti nel mondo è di poco superiore a 850 milioni, 95% dei quali con malattia non in fase dialitica. In Italia dove la percentuale è del 7%, sono 3-6 milioni. In media nove persone su 10 sono affette da Malattia Renale Cronica e non sanno di esserne colpiti. È importante quindi la prevenzione e un approccio alla patologia che privilegi la diagnosi precoce”. Il dottor Palladino, insieme ai dottori, ha effettuato la misurazione della pressione arteriosa, valutato, attraverso delle strisce reattive (stick), la presenza di elementi patologici nelle urine dei pazienti visitati ed un esame ecografico dell’addome mirato sui reni, sulle vie urinarie e sulla vescica:” Le malattie renali sono presenti soprattutto nelle persone con un’età superiore ai 50 anni. Le cause più frequenti di danno renale sono l’ipertensione arteriosa e il diabete. Non sono esclusi però i giovani che possono avere delle forme di glomerulonefrite che sono una delle cause più frequenti d’insufficienza renale cronica. È importante fare almeno una volta l’anno un esame delle urine e misurare la pressione arteriosa. E ‘ importante anche seguire uno stile di vita corretto, anche dal punto di vista dell’alimentazione, praticare una moderata attività fisica ed evitare fumo ed alcolici”. Il dottor Antonio Sannino, medico chirurgo, specialista in Odontostomatologia, ha spiegato che anche i bambini devono porre attenzione ai propri denti: “Sono sempre più quelli che hanno esperienze di carie ed è aumentata la frequenza con cui questi bambini si recano in un ambulatorio specialistico per cure dentarie, perché si è fatta poca prevenzione. Il dottor Sannino nei pazienti visitati ha verificato la presenza di eventuali problematiche di tipo gengivale, la stabilità dei denti, la presenza di tartaro o placca accumulata:” Grazie alla prevenzione si può ridurre in maniera drastica l’incidenza della carie. Bisogna migliorare la cultura dell’igiene orale e quella dell’alimentazione. Oggi, soprattutto nei bambini, si verifica la presenza di malocclusioni dentali: cioè quando i denti dell’arcata superiore non sono perfettamente allineati con quelli dell’arcata inferiore. L’imperfetta occlusione delle arcate dentarie può esser causa di disarmonia funzionale o morfologica, tale da ripercuotersi negativamente anche su altre sedi anatomiche. Una malocclusione dentale, oltre a disturbi masticatori, può provocare anche dolore cervicale, mal di schiena, mal di testa e ronzii alle orecchie. Le malocclusioni dentali, dipendenti da abitudini comportamentali inadeguate o spostamenti, possono essere curate con apparecchi ortodontici mobili o fissi, le forme più gravi richiedono un intervento di ortodonzia correttiva”. Il dottor Sannino ha raccomandato di effettuare dei controlli periodici, presso medici qualificati, almeno una volta l’anno”. Importante il lavoro svolto nella mattinata dai soci rotariani Pacifico Marinato, Natalino Barbato, Antonio Capece e Antonio Vairo. Presente il dottor Francesco Natale, CEO di MedicalSa, l’azienda che ha fornito tutte le attrezzature tecnologiche necessarie per effettuare gli screening. Aniello Palumbo
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