Il giorno 13 giugno 2025 alle 10:00 si terrà la conferenza stampa con oggetto “Rigenerazione Urbana: Proposte tipo per una città a misura d’uomo” a cura degli arch.tti Giovanni e Giuseppe Carpentieri, e dell’ing. Felice Carpentieri, ospitata da Lega Coop Campania via U. Pirro 12 84133 Salerno.
Da alcuni anni la rigenerazione urbana è diventata una questione pubblica, a volte uno slogan svuotato di senso, ed in Italia è interpretata a seconda degli interessi o dei conflitti politici che esistono in ambito locale e regionale, così tal volta si snatura la disciplina urbanistica sorta per risolvere problemi pratici e costruire diritti nelle città. Il riduzionismo culturale può cancellare l’urbanistica, poiché la teologia del mercato ha sviluppato la forza di organizzare un proprio consenso intorno alla produzione della merce edilizia, ma trascurando l’interesse generale, implicito nel mandato costituzionale.
Le città, e soprattutto le aree urbane estese, sono i suoi luoghi dove si è concentrata maggiormente la popolazione, e le amministrazioni devono compiere scelte capaci di rispondere agli effetti del cambiamento climatico; favorire l’inclusione sociale, l’accesso alla cultura e al lavoro, e stimolare una mobilità sostenibile.
La scelta connotativa dello studio è stata quella di interpretare delle aree, ritenute significative, all’interno della città, quali elementi di riequilibrio da cogliere come occasione unica per ricucire le parti urbane dell’intorno sviluppatesi nel tempo. Oggi qualsivoglia intervento si dovrebbe realizzare senza impegnare nuove zone libere, sia pure poste ai margini del tessuto urbano esistente, con la consapevolezza che solo intervenendo dall’interno delle città si può avviare un processo di “ricucitura” e di rigenerazione urbana.
Il Master Plan si qualifica per il recupero di standard dentro le zone consolidate sia con poche demolizioni selettive e sia con il riuso di spazi nelle zone consolidate, soprattutto di piazze (Casalbore, Mazzini, Concordia) oggi sfruttate come parcheggi mentre possono essere trasformate in luoghi di senso favorendo l’aumento di aree verdi attrezzate tali da stimolare la socializzazione e la mobilità pedonale, altresì l’ex scalo ferroviario può diventare luogo di senso dove concentrare servizi ed aree verdi attrezzate.
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