Oggi rientro a scuola di bambini e maestre.

GIUSEPPE CONTE
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Tornano a scuola bimbi e maestre per volere di una decisione politica inopportuna. Sarà consentito il ritorno in presenza per i servizi educativi e la scuola dell’infanzia, nonché per la prima classe della scuola primaria, fatta salva l’adozione di misure restrittive da parte dei Comuni, in relazione all’andamento epidemiologico nel singolo contesto  territoriale. Si lavora, per il 9 dicembre, per un romantico retour in classe ravvicinato degli studenti delle superiori, ma anche della seconda e terza media nelle zone più a rischio contagio da Covid-19.
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Torna in mente.. Azzolina, ripetutamente. E non c’entra Battisti, né con questa canzone, né con il suo.. Canto libero. E vorremmo calmarla la nostra mente ripetendo i mantra. Torna in mente il suo nome come disturbo d’autecolalia, come eco, ripetizione involontaria delle sue  parole e frasi. E sovviene con la sua inspiegabile e incontrollabile caparbietà nel volere, in un momento di drammatica emergenza, le scuole aperte e docenti, ata e alunni, di ogni ordine e grado, allineati e coperti, in presenza, sulle sabbie mobili, nel campo minato, nell’igienizzante spazio scuola ove, persino i virgulti trovano rinnovato, per folle decisione politica ferragostana, soltanto il banco-sedia a rotelle, l’inutile banco dell’inutile spesa politica della scorsa estate,  votato più all’autoscontro che alla tutela dei giovani corpi e alla custodia di stanchi deretani, in una scuola che cade a pezzi. Bando ora alla più pura e immeritata poesia ispirata al pensiero e alla sua opera innovativa prossima, dell’illustre trinacriense Azzolina, vorremmo comprenderne però la sua ragione principe, infrastruttura smisurata della sua incoercibile caparbietà, in un momento di acuta e drammatica emergenza. Sicuramente ascosa dietro il bisogno di valorizzare l’opera di prevenzione attuata nelle scuole ai fini dell’utile premialità di consenso politico… Va bene, è comprensivo, ma non basta a motivare una caponaggine d’intenti in un momento cruciale come quello che stiamo vivendo..Una indocilità comprensiva non soltanto sua a dire il vero. Perché, dunque,  tanto si anima e adopra  con diffusi proclami e perchè tanto si rammarica nel voler tenere le scuole chiuse e non aperte, fra l’altro, nella imminenza di un mese dicembrino, fatto tutto vacanziero, costruito nella nostra cultura occidentale, nell’interezza di  Natale e per Natale, imbevuto di incarnazione divina, di presepi, panettoni e, quest’anno, purtroppo, di tanti fiocchi neri sull’albero a firma Coronavirus19. Di Corinavirus si muore! Non si tratta di un febbrone da cavallo, cara Azzolina! Buon Dio, tanti ci stanno lasciando le penne e tu rossettata ridente, caparbiamente spalanchi porte, portoni, finestre… Oggi in classe tornano bimbi e maestre per volere di una decisione politica inoculata. Guardiamo brevemente la nostra zona. A Battipaglia e in tutto il nostro territorio sono risultati casi di Coronavirus nelle scuole d’infanzia. Ecco i titoli che si leggevano sulle diffuse testate locali, nostre consorelle: “Covid-19: due bimbi contagiati a Battipaglia, 2 classi in quarantena” tanto nella prima decade di ottobre… A fine ottobre, invece, “Focolaio elementare a Battipaglia, rabbia genitori per ritardi esito test sugli alunni”. “Covid, bambini positivi a Pisciotta e ad Agropoli. Torna l’incubo coronavirus: sono 4 i bambini contagiati e 22 i casi positivi in totale”. Altre belle notizie: “Il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante annuncia tre nuovi casi: tra questi un bambino. I positivi sono tutti asintomatici”. E ancora:  “Covid-19: superata quota 700 contagi, i dati del bollettino e il report dei posti letto” e tante altre che ci risparmiamo.. Ma dov’era l’attenzione della politica allora? E dov’è oggi? Ecco, tra le più recenti denunce: ”Sono stati registrati 757 nuovi positivi su 9.925 effettuati, ieri. Nella nostra regione, dunque, sono 16.464 i contagi su 654.892 casi analizzati”. Da Battipaglia arrivano ulteriori notizie allarmanti: “Purtroppo due bambini sono risultati positivi al Covid19. Si tratta di due fratelli contagiati in ambito familiare. Resto convinta che la scuola sia il luogo più sicuro, ma resta fondamentale l’utilizzo delle mascherine al suo interno onde evitare il diffondersi del contagio”.  Sono le parole del sindaco di Battipaglia Cecilia Francese. E ancora: “Non solo i bambini, ma anche gli adulti devono tenere le mascherine: ci saranno sanzioni pesanti per chi non rispetta le norme perchè è necessaria massima attenzione per contenere il contagio”. Cecilia Francese a seguito dell’annuncio della sanificazione della scuola e l’isolamento delle due classi interessate ai contagi, con i tamponi a cui sottoporre alunni e insegnanti, confida nel fattivo supporto dell’esercito a garanzia del rispetto delle norme anti-Covid 19. Da oggi, 25 novembre, per disposizioni di una politica, a volte, incapace di ascolto e, talvolta, di attenta analisi, si rientra in classe. Sarà consentito il ritorno a scuola in presenza per i servizi educativi e la scuola dell’infanzia, nonché per la prima classe della scuola primaria, fatta salva l’adozione di misure restrittive da parte dei Comuni, in relazione all’andamento epidemiologico nel singolo contesto  territoriale. Tanto è contenuto nell’ordinanza dell’Unità di Crisi della Regione Campania. Intanto, sulla questione, il Governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, pilatescamente, ha deciso di non decidere, delegando i Sindaci in merito all’eventuale chiusura delle scuole. Intanto, nelle ultime ore, la brillante discutibile idea politica di portare tutti gli studenti a scuola, in presenza il 9 dicembre, sta diventando realtà. Proprio ieri M5S e Italia Viva hanno dato un’accelerata alle loro richieste. Supportati da Giuseppe Conte e dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. che da giorni opera per un romantico retour in classe ravvicinato degli studenti delle superiori, ma anche della seconda e terza media nelle zone più a rischio contagio da Covid-19. E che dire, il buon Dio ce la mandi buona!
Emilio La Greca Romano