“Il talento delle donne: un asset per il futuro”. Il convegno di “Federmanager” alla “Camera di Commercio” di Salerno.

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Nessun paese al mondo ha ancora raggiunto la piena parità di genere.  Secondo il “Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum” il “gender gap”, che indica la disparità tra uomini e donne in termini di opportunità, diritti, accesso alle risorse e rappresentazione in diversi settori della società, è ancora molto alto e probabilmente si arriverà al raggiungimento della parità di genere soltanto nel 2158, ben oltre gli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 dell’ONU. Ai primi posti del Global Gender Gap Report 2024 si trovano l’Islanda (93,5%), la Finlandia (87,5%) e la Norvegia (87,5%).  L’Italia è all’87° posto, in calo rispetto al 79° dell’anno precedente, perdendo ben 24 posizioni in soli 2 anni. Nel 2024 la differenza tra l’occupazione delle donne e degli uomini in Italia è di 18 punti percentuali. Il tasso di disoccupazione femminile è quasi il doppio rispetto a quello maschile (8,4% contro 4,9%), il che dimostra una maggiore vulnerabilità nel trovare e mantenere un impiego stabile. La differenza salariale rimane significativa: le donne guadagnano in media il 10,7% in meno, con un divario che raggiunge il 27,3% nei ruoli dirigenziali. Sono questi alcuni dei dati illustrati durante il convegno “”Il talento delle donne: un asset per il futuro” organizzato nello storico “Salone Genovesi” della Camera di Commercio di Salerno, organizzato da “Federmanager Salerno”, l’associazione che tutela in modo esclusivo e unitario i Dirigenti Industriali della Provincia di Salerno, presieduta dall’ingegner Armando Indennimeo, che è anche Presidente Nazionale “Assidai”, con il patrocinio della “Camera di Commercio” di Salerno e di “Assidai”. A portare i saluti dell’Amministrazione Provinciale è stato il Vice Presidente della Provincia di Salerno, il professor Giuseppe Guzzo, che ha sottolineato l’importanza del ruolo delle donne:”:” Anche nei territori della Provincia di Salerno le donne svolgono un ruolo significativo e importante: devono rappresentare sempre di più una risorsa e un punto di riferimento per tutti”. L’ingegner Armando Indennimeo ha fortemente voluto che si organizzasse l’incontro:” Anche quest’anno il   Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa Dirigenti Aziende Industriali, Assidai, per il secondo anno consecutivo, ha raggiunto l’obiettivo della certificazione per la parità di genere UNI PdR 125:2022 Prassi di riferimento per la parità di genere. Questo testimonia l’impegno concreto nell’affrontare le sfide legate alla valorizzazione della diversità di genere, a partire dalla promozione di modelli di leadership inclusivi. Abbiamo voluto realizzare a Salerno questo incontro che, grazie alla dottoressa Gabriella Caputo, Coordinatrice del “Gruppo Minerva” di Salerno” ha coinvolto tutte le coordinatrici territoriali e nazionali.  Oggi la figura femminile è molto importante per l’azienda e occorre parlare sempre più del genere femminile per colmare il gap esistente a livello nazionale. Le donne, che sia dal punto di vista della preparazione, sia dal punto di vista delle capacità, non sono seconde agli uomini, devono essere sempre più presenti, sia a livello manageriale, sia a livello di “board”, di Consiglio di Amministrazione.  A Salerno abbiamo dieci donne nel gruppo di “Federmanager” mentre nella sede di Assidai di Roma sono quasi tutte donne”.  La dottoressa Gabriella Caputo, Coordinatrice del “Gruppo Minerva” di Salerno e componente della Direzione Metitalia e OMPM, che ha moderato gli interventi, ha  evidenziato il particolare momento storico che stiamo vivendo:” C’è una grande trasformazione in atto, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista geopolitico: c’è una grande accelerazione verso le tecnologie digitali, prima tra tutte l’Intelligenza Artificiale: abbiamo la  possibilità di cogliere questa opportunità e inserire al meglio le figure femminili che rappresentano una grande forza per il nostro Paese. La presenza delle donne e la parità di genere sono una nostra responsabilità e dobbiamo assicurarci di garantire pari opportunità nel mondo del lavoro”. Il Brigadiere Generale Alessandro Pellegrini, Caporeparto del 2° e del 3° Reparto, presso la Direzione di “ARMAEREO” (Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità del Ministero della Difesa), ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalle donne nelle “Forze Armate”:” Portano delle competenze, soprattutto per quanto concerne le competenze trasversali, le soft skills : qualità personali e relazionali attraverso le quali riescono a darci una visuale diversa da quella che portiamo normalmente  noi uomini. Le donne nelle “Forze Armate” sono arrivate solo dal 2000, ma il loro ingresso ha consentito di fare un salto di qualità in tutti i ruoli: abbiamo donne pilota, donne medico, ingegneri, laureate in discipline giuridiche. Quest’anno abbiamo avuto anche le prime donne che hanno raggiunto il grado di pilota colonnello”. La Coordinatrice Nazionale del “Gruppo Minerva” Mariella De Renzis, ha raccontato di come sta cambiando il mondo del lavoro, per le donne in particolare:” La leadership al femminile si ritrova ad affrontare nuove sfide: bisogna orientare e supportare le donne verso nuovi stili di leadership che siano più attinenti alle differenze di genere; c’è necessità di muoversi anche nei ruoli STEM visto che ormai tutto va nella direzione dell’Intelligenza Artificiale. Dagli ultimi report viene fuori che in Italia il 17% delle donne non riesce a laurearsi rispetto al 14% degli uomini. Nel mondo del lavoro solo il 53% delle donne riesce a trovare un impiego”. La dottoressa De Renzis ha presentato i programmi che vengono portati avanti dal “Gruppo Federmanager Minerva Nazionale:” In collaborazione con altri gruppi e con gli ordini dei commercialisti e degli avvocati stiamo seguendo il programma che si chiama “Women on the board” dedicato alle iscritte di Federmanager per favorire l’accesso e la crescita delle donne nei Consigli di amministrazione.  Il futuro è anche delle donne che devono orientarsi verso quelli che saranno i nuovi lavori del futuro; devono abbracciare le nuove sfide che vengono dall’Intelligenza Artificiale vedendole come opportunità”. La presidentessa nazionale dei giovani di Federmanager, Paola Vitale, ha spiegato i progetti di Federmanager dedicati alle giovani donne e quali sono oggi le difficoltà che incontra una donna nel mondo del lavoro:” Stiamo collaborando con il CNEL, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, a Roma, per promuovere diverse iniziative per favorire la presenza delle donne ai vertici aziendali e nel mondo del lavoro in generale. C’è ancora tanto da fare: il gap è ancora vasto rispetto ai nostri colleghi in Europa”. A raccontare storie di leadership, di determinazione e di sogni realizzati, ma anche da realizzare, è stata la coraggiosa dottoressa Marina Cima, Coordinatrice del “Gruppo Minerva” di Torino, che nel 2009 ha contribuito a fondare il “Gruppo Federmanager Minerva”:” Siamo partite con trenta socie da Torino e, grazie alle politiche che abbiamo messo in atto, abbiamo oggi 6600 donne all’interno di Federmanager di tutta Italia. Donne che sono riuscite a inserirsi nella governance nazionale, diventando un gruppo ufficiale all’interno dello Statuto che ha raggiunto, anche all’interno del contratto nazionale di lavoro, un capitolo specifico sulle Pari Opportunità. Oggi non ci sono più dubbi riguardo al fatto che le donne possano occupare posti apicali in tutti settori”.  La dottoressa Cima ha anche sottolineato l’importanza della educazione finanziaria necessaria alla crescita delle donne nell’ambito del lavoro:” Bisogna far comprendere meglio, anche grazie a delle mentor, come le donne, grazie alla conoscenza della finanza e dell’economia, possano crearsi degli spazi nelle professioni e quindi evitare anche il “gender gap” e il “gender pension gap. Noi possiamo essere l’altra metà del cielo che contribuisce al Pil nazionale”. La dottoressa   Maria Sabia, Vicepresidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, ha parlato delle statistiche sul tema dell’occupabilità: “L’occupabilità femminile è del 20% più bassa di quella maschile. Abbiamo però il 40% di donne all’interno dei CDA che è un dato più alto rispetto alla media europea e mondiale che si attesta intorno al 23%: ciò è dovuto all’obbligatorietà delle quote rosa previste dalla legge Golfo-Mosca approvata a fine 2011. Questo dimostra che le donne hanno le competenze giuste: bisognerebbe però dare alle donne gli strumenti per metterle in condizione di non dover scegliere tra la carriera e l’impegno di cura per la famiglia”. La dottoressa Marilena Albanese, Responsabile Marketing, Comunicazione e Parità di Genere Assidai, ha raccontato della sua esperienza in “Assidai” che è il primo “Fondo Sanitario” di assistenza sanitaria integrativa in Italia che si è classificato per la parità di genere. La dottoressa Albanese ha anche presentato un opuscolo con le nuove linee guida per un linguaggio inclusivo:” L’affermazione di un’effettiva parità di genere passa anche dal linguaggio con cui comunichiamo che deve essere neutro, che eviti formulazioni che possano essere interpretate come di parte, discriminatorie o degradanti, perché basate sull’errato e implicito presupposto che donne e uomini siano destinati a funzioni sociali e lavorative diversi”. L’ingegner Carla Nisio, Head of IT&CLOUD4TIM Noovle e Vice Presidente NoiD di “Telecom”, Responsabile dell’ingegneria  e dell’infrastrutture IT per i servizi Cloud di Tim,   ha  ribadito l’importanza delle discipline STEM per le donne:” Grazie all’Intelligenza artificiale, che sarà in grado di modificare alcuni ruoli, anche se purtroppo ne cancellerà altri, è fondamentale  per le donne sviluppare delle conoscenze STEM: anche se hanno seguito percorsi professionali  in ambito umanistico è necessario sviluppare delle competenza scientifiche  e saper usare le nuove tecnologie, altrimenti si rischia di essere penalizzate nel mondo del lavoro. L’Intelligenza Artificiale è un’opportunità che bisogna saper cogliere sviluppando nuove competenze. Bisogna aprirsi alle nuove tecnologie”.  Della corsa all’aerospazio ha parlato l’ingegnere aerospaziale napoletano, Stefania Cantoni, Direttore Infrastrutture di Ricerca e Sperimentazione, del CIRA, Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale:” Il ruolo delle donne nella corsa all’aerospazio è in crescita, ma ancora sottorappresentato, soprattutto in posizioni di vertice e in ruoli di pilota. Nonostante le donne abbiano contribuito in modo significativo all’esplorazione spaziale, le loro conquiste spesso non sono state adeguatamente riconosciute. Tuttavia, negli ultimi anni, c’è una maggiore consapevolezza e impegno per aumentare la partecipazione femminile in STEM e nel settore aerospaziale, con donne che ricoprono ruoli sempre più importanti e prestigiosi. Ancora oggi purtroppo le ragazze non hanno la convinzione di potersi davvero cimentare nelle materie scientifiche, se lo vogliono. Dobbiamo faticare ancora un po’ per persuaderle, la parità è ancora lontana”. In un panel dedicato all’intelligenza artificiale infine, oltre a parlare dell’evoluzione dei software e dell’hardware, con la dottoressa Annamaria Scotto “Head of Advanced Cognitive Solutions Centre of Excellence – Governance” di Leonardo, si è parlato della cura dei figli e della famiglia, dei genitori e dei disabili:” È sempre stato un compito delle donne e spesso è stato ed è la causa che ha sempre rallentato se non eliminato la crescita professionale delle donne. Oggi la stessa capacità “di prendersi cura” potrebbe diventare un’attitudine strategica a guidare questo processo di evoluzione così delicato dove la maturità e le soft skilles di equilibrio di una donna potrebbero essere una chiave per affrontare un processo di apprendimento illuminato e meno pericoloso possibile dati gli scenari inquietanti di evoluzione dell’Intelligenza Artificiale. Visioni tradizionali limitano le scelte professionali delle donne, mentre la scarsità di strutture per l’infanzia e l’assistenza agli anziani ne ostacola la partecipazione al lavoro”.

Aniello Palumbo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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