“L’energia del futuro sarà affidata prevalentemente a dei piccoli reattori nucleari di quarta generazione: gli SMR (Small Modular Reactors), progettati per essere prodotti in serie e per utilizzare come combustibile scorie nucleari derivanti da altri reattori di seconda e terza generazione accumulate nelle varie miniere. Come sottoprodotto questi moduli producono le terre rare. In Italia dove abbiamo i migliori ricercatori e tecnici del mondo è stata fondata, nel 2021, dal fisico italiano Stefano Buono, la “Newcleo”, un’azienda che già dalla fine del 2029 sarà in grado di produrre questo modulo nucleare di quarta generazione, il cui design è stato curato da Pininfarina, che tra l’altro è stato già venduto alla Francia. Questi nuovi moduli nucleari di quarta generazione non sono grandi e costosi come quelli di terza generazione, che occupano una superficie di 300x300metri e costano anche 30 miliardi di euro, ma sono compatti: hanno le dimensioni di 3×3 metri e non vengono raffreddati ad acqua, ma a piombo fuso. Possono essere prodotti in catena di montaggio e costano intorno ai due/ trecento milioni di euro. Ogni comune potrebbe averne uno: per una città come Salerno ne occorrerebbero due, e i cittadini non pagherebbero più la bolletta della luce per cento anni. Tra l’altro questi nuovi reattori producono calore industriale e idrogeno per cui una grande industria potrebbe avere il suo piccolo reattore”. A spiegare questa importante innovazione nel campo dell’energia è stato il professore napoletano Antonio Ereditato, Fisico e Ricercatore all’Università di Chicago che è stato ospite del “Rotary Club Salerno”, presieduto dal dottor Francesco Caggiano che, insieme al socio Cosimo Risi, ha invitato il fisico napoletano alla conviviale rotariana, organizzata al “Circolo Canottieri Irno” di Salerno per parlare di una tematica importante per il Rotary come ha spiegato il presidente Caggiano:” Una tematica che oltre ad essere collegata allo sviluppo economico del territorio è legata anche all’ambiente in quanto i reattori nucleari utilizzano energia pulita”. Il Past President Cosimo Risi, che ha intervistato il professor Ereditato, ha letto il ricco curriculum del fisico napoletano:” Laureatosi all’Università Federico II di Napoli, dopo esperienze al CERN e in altri istituti, si è trasferito, nel 2006, all’Università di Berna, in Svizzera, dove ha insegnato Fisica delle Particelle” e diretto, fino al 2020, l’Istituto di Fisica delle Alte Energie e l’Albert Einstein Center for Fundamental Physics” e svolto attività di ricerca nel campo della fisica sperimentale del neutrino. Vive a Perugia ed è un rotariano del “Rotary eClub DUEMONDI”. Il professore Ereditato ha parlato dei contenuti del suo libro “Il Nuovo Nucleare”, edito da “Egea”, scritto a quattro mani con il fisico Stefano Buono, ricordando che in Italia il nucleare è di fatto vietato:” L’Italia è un grande paese ma è l’unico tra i grandi paesi avanzati a non avere l’indipendenza energetica: la Francia produce oltre il 70% della sua elettricità dal nucleare, evitando ogni anno emissioni di CO₂ pari a quelle di milioni di automobili. In Italia, che è la seconda potenza manifatturiera d’Europa e che importa oltre il 75% dell’energia, il nucleare è di fatto vietato a seguito dei referendum del 1987, dopo il disastro di Chernobyl, e del 2011, dopo l’incidente di Fukushima. Il nucleare di quell’epoca che era quello di seconda generazione, naturalmente oggi è assolutamente cambiato, sia dal punto di vista della tecnologia, sia da quello della sicurezza. In questo momento in cui si parla molto di decarbonizzazione, si sta ripensando al nucleare che non dovrà essere esclusivo, ma dovrà far parte di un portafoglio energetico bilanciato di ogni paese civile che preveda l’utilizzo di vari tipi di energia come il solare, l’eolico e anche del nucleare di quarta generazione. Il nostro Governo ha riaperto il discorso sul nucleare: speriamo che si cominci ad investire sui progetti del nuovo nucleare anche perché l’Italia, a parte il sole e un po’ di vento, non ha risorse. Quindi anche da noi si dovrebbe utilizzare un portafoglio bilanciato che potrebbe utilizzare un 20% di energia prodotta da nucleare e il restante 80% da rinnovabili. Da tecnico sarei a favore dell’approccio del Ministro Pichetto Fratin, ossia puntare tutto sui reattori di quarta generazione, che a voler essere pessimisti ce li avremo al massimo fra dieci anni. Per realizzare i grandi reattori di terza generazione ci vogliono dai cinque ai dieci anni per avere l’autorizzazione e il progetto e altri 5-10 anni per costruirlo. Se pensiamo di risolvere i nostri problemi energetici costruendo adesso reattori di terza generazione, abbiamo già perso. Nel mondo anche i privati si stanno interessando al nucleare di quarta generazione sul quale stanno investendo”. Ereditato ha spiegato che anche i reattori di terza generazione sono già molto avanzati:” In Finlandia ne è entrato in funzione uno lo scorso anno e ha abbattuto i costi dell’energia elettrica. I nordici, che sono molto attenti all’ecologia, hanno capito che il nucleare è verde e non inquina. Ma quelle centrali hanno due caratteristiche meno positive: sono molto grandi e molto costose”. La mentalità rispetto al nucleare sta cambiando anche in Italia:” Negli ultimi sondaggi sono più i favorevoli che i contrati all’uso del nucleare: soprattutto i giovani che non erano ancora nati ai tempi di Chernobyl e quindi non hanno questa paura inconscia che molti ancora hanno perché i rari incidenti che ci sono stati sono stati molto mediatizzati mentre l’inquinamento causato delle fonti fossili che causa uno-due milioni di decessi annui per le patologie a esso attribuibili, passa spesso sotto silenzio. Oggi, la probabilità di un incidente grave è inferiore a uno su un milione di anni-reattore, e la quantità di scorie prodotte è drasticamente ridotta: meno di 10 grammi per persona all’anno, facilmente gestibili con le tecnologie attuali. Grazie alle dimensioni ridotte e ai sistemi di sicurezza passivi, gli SMR offrono un rischio di incidente estremamente basso e possono essere collocati anche in aree remote o in prossimità di centri abitati, garantendo una fornitura stabile e continua di energia. In un mondo segnato da crisi energetiche e guerre per le risorse il nucleare può offrire una via per garantire sicurezza e stabilità agli approvvigionamenti da integrare con le rinnovabili in una strategia energetica equilibrata”. Ad inizio della serata il Senatore Alfonso Andria, ha ricordato il caro amico Giovanni Avallone, scomparso il 30 agosto scorso:” A lui mio fratello Pasquale, io e le nostre famiglie siamo stati legati da un antico sodalizio! Il Rotary, il Foro civile salernitano, le Comunità cittadina e provinciale hanno perso non soltanto il grande amico, persona eclettica fotografo, cineoperatore, regista televisivo, valente professionista e appassionato cultore delle Arti, ma anche un prezioso custode e un formidabile divulgatore della memoria collettiva”. Presenti la moglie di Giovanni Avallone, Maria Rosaria Cuzzeri, e la nipote Elvira Falivene.
Aniello Palumbo




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