Nella mattinata di mercoledì i Carabinieri della Compagnia di Amalfi hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura, riguardante un immobile adibito a struttura turistica di lusso realizzato all’interno dell’antico complesso monastico di Santa Maria Olearia, sito del X secolo di rilevante interesse storico, artistico e archeologico.
Il provvedimento ha colpito anche un’area sottostante di terreno, dove sarebbero stati sversati illecitamente i reflui fognari provenienti in parte dall’attività turistico-ricettiva. L’intera area è sottoposta a vincolo paesaggistico ed è classificata a elevato rischio idrogeologico.
Secondo quanto riportato dalla Procura, nove persone risultano indagate a vario titolo per:
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Danneggiamento e uso illecito di beni culturali, per aver compromesso il sito monumentale con opere edilizie abusive e per la trasformazione in struttura turistica;
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Violazioni edilizie e paesaggistiche, per l’assenza di permessi e autorizzazioni, il cambio non autorizzato di destinazione d’uso e l’intervento in un’area vincolata;
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Reati ambientali, per aver scaricato reflui in modo illecito in una vasca inadeguata, senza le necessarie autorizzazioni.
Il sito era stato dichiarato di interesse storico e archeologico con Decreto del Soprintendente Regionale nel 2002. Le opere abusive avrebbero compromesso anche ipogei e catacombe di valore archeologico incalcolabile.
Il provvedimento è suscettibile di impugnazione e le accuse saranno valutate dal giudice nelle prossime fasi del procedimento penale. Il sequestro rappresenta un nuovo fronte nella tutela del patrimonio culturale della Costiera Amalfitana, un’area troppo spesso minacciata da speculazioni edilizie e abusi ambientali.
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