Arte Salerno 2016, l'Arte di Emozionare, inaugrazione giovedì 2 a Palazzo Fruscione con Sgarbi.

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locandina arte salerno 2016Giovedì 02 giugno 2016, alle ore 20:00, al Palazzo Fruscione e Complesso di S. Pietro a Corte, alla presenza di Vittorio Sgarbi, si inaugura la prima edizione del Premio internazionale di Arte Contemporanea “Arte Salerno 2016”-  L’ Arte di Emozionare, promossa dall’Associazione Culturale ArtetrA in collaborazione con PrinceArt e patrocinata dal Comune di Salerno e dalla Regione Campania.

Il Palazzo Fruscione è situato nella parte più antica del centro storico di Salerno.

La costruzione iniziata nel XIII secolo, si basa in parte sulle rovine di un complesso termale di epoca imperiale che prosegue nell’adiacente Complesso di S. Pietro a Corte, fondata in età longobarda nel VIII secolo d.c. Ad opera del Principe Arechi II.

Numerosi gli artisti per questa prima edizione.

Il Comitato Scientifico, presieduto da Ennio Calabria con la direzione del Presidente di ArtetrA Veronica Nicoli e la collaborazione del Presidente PrinceArt Armando Principe, insieme ad una giuria di esperti d’arte, ne ha selezionati  200 tra le oltre 2000 candidature pervenute, provenienti da tutta Italia e dall’estero che esporranno al Palazzo circa 400 opere nelle sezioni di pittura scultura e fotografia, tutti con stili diversi ed eterogenei.

Al Palazzo Fruscione si inaugurerà contestualmente, la Personale del Maestro Ennio Calabria, “Non racconto, dico”, considerato tra i più significativi pittori europei contemporanei.

La Mostra, che proseguirà fino al 05 giugno, è costituita da alcune opere tra le più rappresentative del Maestro che esordisce con la sua prima personale a Roma nel 1958, curata da Rita Pedonesi e promossa dall’archivio storico Ennio Calabria.

Direttamente dalla Biennale di Venezia, ad Arte Salerno 2016, in esposizione al Palazzo Fruscione le opere della Signora dello Spettacolo, Artista a 360°, Marisa Laurito e del più famoso percussionista italiano Tony Esposito.

Tanti i premi messi in palio per gli artisti, a decretarli una giuria di esperti Presieduta da Ennio Calabria e composta da:

Anna Rita Delucca, critico e storico dell’arte moderna; gallerista presso la Corte di Felsina di Bologna

Armando Principe, collezionista e mercante d’arte, fondatore della Prince Art srl, azienda leader nel mercato dell’arte italiana – Salerno

Gastone Ranieri Indoni, Critico d’ arte e curatore di mostre ed esposizioni, Direttore editoriale della rivista Urbis et Artis – Roma

Rosario Sprovieri, Direttore del Complesso monumentale dei Dioscuri al Quirinale di Roma, curatore e critico d’arte – Roma

Rita Pedonesi, curatrice di eventi culturali di arte contemporanea – Roma

Veronica Nicoli, Presidente dell’ Ass. Culturale ArtetrA, fondatrice dell’e-commerce di arte contemporanea Opera74, curatrice di eventi d’arte contemporanea.

Ad aprire e chiudere l’edizione 2016 il Prof. Vittorio Sgarbi, a cui sarà affidato,

tra l’ altro, il compito di indicare gli artisti vincitori del Premio “ 10 Artisti ai Dioscuri al Quirinale di Roma”  che esporranno dal 24 al 30 giugno le loro opere nel corso della Mostra Caput Mundi – Arte Roma, in concomitanza con la presentazione del Libro “ La Costituzione e la Bellezza” di Vittorio Sgarbi in anteprima nazionale.

L’organizzazione provvederà a ricoprire gli oneri per l’esposizione.

Il Direttore editoriale della rinomata rivista “ International Urbis et Artis” Gastone Ranieri Indoni, decreterà l’Artista vincitore dell’omonimo premio a cui sarà dedicato un articolo in una brochure pieghevole ad ali di gabbiano al centro del  bimestrale più letto da tutti i critici, galleristi ed appassionati del settore.

Marco Brunella, Presidente dello Stars Club Golf  decreterà l’Artista vincitore del Premio “Stars Club Golf Cup Air Dolomiti Lufthansa”. L’artista riceverà ampio risalto con la pubblicazione  di un articolo per un mese sul magazine di bordo della succitata compagnia aerea e l’esposizione delle opere nei circoli golfistici più rinomati del Nord Italia.

Il presidente di commissione Ennio Calabria decreterà l’artista vincitore della Targa “Premio alla Cultura Ennio Calabria”.

Il Presidente della Prince Art Armando Principe decreterà l’artista vincitore del Premio “Un artista per Prince Art”. L’artista beneficerà della sottoscrizione di un contratto di lavoro della durata di un anno con la Società.

Il Premio “ Un Artista a Parigi” sarà attribuito tenendo conto del giudizio della commissione e del voto di preferenza che ogni visitatore potrà esprimere visitando la collettiva.

L’artista vincitore esporrà nella rinomata galleria Parigina situata sugli Champs Eliseè “Espace Christiane Peugeot”.

L’organizzazione provvederà a ricoprire gli oneri per la spedizione delle opere, l’esposizione ed il soggiorno parigino.

I premi in denaro, pari a 10.000,00 euro, saranno distribuiti tra i primi classificati di ogni sezione ed attribuiti dalla commissione esaminatrice e tenuto conto dei voti di preferenza espressi dai visitatori.

I visitatori saranno omaggiati di una monografia dedicata alla manifestazione, agli Artisti tutti e alla Città di Salerno.

Tutti gli Artisti di Arte Salerno 2016, saranno annoverati nel catalogo ufficiale della manifestazione.

La cerimonia di premiazione, una serata di Arte, Cultura e Spettacolo, si svolgerà il 05 giugno al Teatro Municipale Giuseppe Verdi con la conduzione di Marisa Laurito.

In un ‘atmosfera da Happening estremamente coinvolgente , il Sound di Tony Esposito si fonderà alle raffinate composizioni artistiche del grande pittore e musicista Californiano Mark Kostabi, che costituiranno la scenografia a completamento della performance musicale.

In un clima di eleganza e raffinatezza mescolata a simpatia ed altruismo le note del Tenore Salernitano Matteo Schiavone, salito alla ribalta con “Il Bagaglino” nel duo “ Lyric Brothers”

con il compianto e amato fratello Luciano, si alterneranno a quelle frizzanti e anche potenti di Marisa Laurito e Salvatore Misticone in arte Scapece che verrà a salutare Salerno e gli artisti direttamente da Made in Sud.

Tutti saranno accompagnati dai musicisti salernitani, Davide Cantarella percussioni e batteria, Giampio Vetromile al Pianoforte, Carlo Fimiani alla chitarra e Vincenzo Autuori al Basso.

 

VITTORIO SGARBI

Salerno, perché un premio d’arte.

Un nuovo premio d’arte in Italia, a Salerno. Perché? Non bastavano già quelli esistenti, così abbondanti da essere inflazionati?

E’ il caso di chiederselo onestamente, senza ipocrisie, rinunciando a rifugiarsi nella solita retorica di circostanza, diventata ormai banale e facilmente prevedibile, per cui sarebbe bello e buono tutto ciò che fa cultura, per assunto. Non é vero, é un luogo comune, non tutto lo é. E’ bello e buono, in cultura come in qualsiasi altro campo delle umane occupazioni, ciò che determina un’effettiva utilità. E’ utile, in una società realmente evoluta, concepita come tale, ciò che soddisfa una necessità non di pochi isolati, per quanto possano essere degni e illuminati, ma un’esigenza che venga avvertita da un ambito di collettività quanto più ampio possibile. Ciò non significa affatto che un’iniziativa culturale sul tipo di un premio d’arte debba provenire per forza da una domanda proveniente dal basso, come per una sorta di equivoca investitura democratica: sarebbe una visione ingenua, di basso idealismo, poco pratica di come vadano, storicamente, le cose del mondo. Nel momento in cui si costituisce, un premio artistico non é tanto una risposta, ma, semmai, una sollecitazione di domanda, un progetto, un’ipotesi di utilità con cui l’intuizione di alcuni scommette sul responso positivo di altri, più numerosi di loro, e tanto più saranno numerosi, tanto più la scommessa potrà dirsi vinta. In molti casi, come é noto, la risposta é diventata così soddisfacente da oltrepassare di gran lunga gli orizzonti del’idea originaria, irrobustendola enormemente in termini di coinvolgimento collettivo, destinandola a finalità ben più ampie di quelle in prima istanza preventivate. E’, probabilmente, il massimo obiettivo conseguibile. Diventa perciò determinante, per le possibilità di successo sociale dell’iniziativa, la capacità degli intuitori iniziali di avere una conoscenza adeguatamente approfondita di ciò in cui scommettono. Ci vuole realismo, nelle valutazioni, ma anche una certa dose di immaginazione utopica, ottimistica, naturalmente, sforzandosi di ipotizzare scenari che al momento sarebbero difficilmente ipotizzabili (non é un mistero, del resto, che le migliori realtà concretizzatesi siano state figlie di sogni alati).

Credo che tutto ciò appena descritto si sia verificato esemplarmente nel caso di Arte Salerno, premio internazionale d’arte, a cadenza annuale, che inaugura nella circostanza la sua prima edizione. Ci sono gli intuitori iniziali, gli scommettitori, con una precisa idea a cui fare riferimento, una rassegna ambiziosa, vogliosa di grande attenzione presso il vasto pubblico, che si confonda poco con le troppe altre, proponendo qualcosa di distintivo da esse, di almeno parzialmente diverso, un libero spazio in cui gli artisti possano presentarsi ed essere valutati per quello che sono, facendo comodamente a meno dei compartimenti stagni, delle ghettizzazioni forzate a cui la critica più ufficiale vorrebbe sottoporli, stabilendo a priori ciò che é in e ciò che é out, emancipandosi, per una volta, dalla logica di un sistema elitario, fuori dai binari del mondo comune, di formidabile pochezza intellettuale, anche quando mascherata da grottesco intellettualismo, in cui non é l’intelligenza, tanto meno l’autentica capacità artistica, ma il dio-mercato, alla ricerca continua di idioti danarosi che tutto sorreggano, a farla da padrone incontrastato.

Ci sono state, poi, le valutazioni di fattibilità, come si direbbe oggi, con glossario da commercialista, ormai di uso universale: se non si voleva rischiare di scommettere al buio, di sprecare l’occasione, bisognava avere la capacità di capire bene ciò in cui si puntava, il contesto preciso con cui ci si confrontava. Ora, qualunque possano essere le nostre valutazioni politiche sul modo in cui é stata gestita Salerno, é innegabile che la città, da luogo dimenticato alla maggioranza degli italiani, abbia conosciuto e continui a conoscere, sulla scia dell’ormai storica sindacatura di Vincenzo De Luca, un momento di riscatto, di lampante risveglio civile che l’ha riproposta, piuttosto clamorosamente, all’attenzione della ribalta nazionale. E’ altrettanto palese che questo risveglio si sia fondato, e non certo secondariamente, anche sulla rinascita della vita culturale salernitana, con esiti che da una parte hanno solleticato l’orgoglio per le secolari tradizioni cittadine, spesso nobilissime, dall’altro hanno soddisfatto un bisogno, altrettanto indispensabile, di modernizzazione e sprovincializzazione, non senza che venisse assunto, peraltro, un atteggiamento sufficientemente critico nei confronti dei modernismi più fatui e deleteri. I salernitani hanno assecondato il progetto, sono cresciuti insieme alla città, e ancora non hanno perso la voglia di crescere.

E’ a questo terreno, diventato, da arido, ferace, a questi salernitani di buona volontà che i promotori di Arte Salerno si rivolgono, scommettendo sul loro desiderio di appropriarsi della manifestazione, in modo che la possano avvertire quanto più rapidamente come cosa di loro pertinenza, rispondente a un’esigenza di cui non avevano ancora avuto modo di prendere dovuta coscienza. Chissà che in un futuro anche prossimo non riescano perfino a stravolgerla, in un modo oggi solo vagamente immaginabile, caricandola di significati e attese divenuti sempre più irrinunciabili, capaci di catalizzare interesse massiccio ben oltre i limiti dei confini cittadini. Di più non ci si potrebbe augurare.

 

VERONICA NICOLI  Art curator

Arte Salerno celebra la bellezza, celebra l’arte ma soprattutto celebra gli ARTISTI, i veri traghettatori e interpreti del bello della vita che si rivela in una poesia pittorica, in una musica scolpita, in un pensiero che si trasformerà.

L’Artista, colui che lascia alla storia il suo messaggio; la gioia o l’inquietudine di vivere, l’immagine del proprio tempo con l’intento di lasciare una traccia che lo faccia ricordare per sempre attraverso l’immortalità di una emozione condivisa.

Voluto a Salerno perché questa città, quella dove viviamo e lavoriamo, negli ultimi 20 anni è stata protagonista di un rilancio urbano, soprattutto, che l’ha valorizzata e ne ha rafforzato l’identità.

Ne è conseguita una naturale evoluzione culturale e artistica e del senso civico che la colloca oggi come la Città fiore all’occhiello della Campania.

Un lavoro durato anni e dovuto soprattutto all’impegno di un’amministrazione  che dal 1993 fino ad oggi ininterrottamente ha fatto seguire al dire il fare, spazzando via dalla Città le brutture e costruendo bellezza;  la bellezza del vivere cui tutti aspiriamo, quella bellezza alla base dell’ispirazione artistica.

Con Arte Salerno ci prefiggiamo di coinvolgere i giovani e il grande pubblico, ad avvicinarsi all’arte attraverso quella che è l’essenza del Premio Internazionale d’Arte Contemporanea: LE EMOZIONI!

Le emozioni, che sono alla base dell’entusiasmo del vivere, quell’entusiasmo che è il vero e potente motore che spinge alla realizzazione di opere grandiose di cui ne beneficia l’umanità.

Le emozioni parlano direttamente al cuore, linguaggio che stiamo perdendo ,ma l’unico e solo che valga la pena di essere preso in considerazione.

L’unico linguaggio capace di scardinare ostacoli e impedimenti.

 

 

 

COSTO DEL BIGLIETTO:

Palazzo Fruscione e Complesso S. Pietro a Corte – ingresso gratuito

Teatro Municipale Giuseppe Verdi – ingresso su invito