I nomi dei caduti ricontrollati e sistematizzati in prima persona da Salvatore Fasano grazie al prezioso supporto del presidente Daniele Fasano e del Colonnello Carlo De Martino, saranno allocati in due lapidi delle dimensioni di 2 metri per 1 e verranno inaugurate alla presenza del Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli, di monsignor Orazio Soricelli, Vescovo della Arcidiocesi Amalfi-Cava, del Presidente del Comitato per il Sacrario Militare Daniele Fasano e del comitato composto dal Presidente emerito Grand’Ufficiale Salvatore Fasano, dal Presidente Onorario Generale Lucio Cesaro, dal Vice Presidente Emerito Gerardo Canora, dal Tesoriere Roberto Catozzi, dalla Vice tesoriera Maddalena Annarumma, dal Cerimoniere Vincenzo Lamberti, dal Consulente archivio storico Beatrice Sparano, dal Consulente legale Luciano D’Amato, da Matteo Fasano, Angelo Canora, dal Colonnello Vincenzo Consalvo, dal Colonnello Carlo De Martino, Francesco Di Salvio, Luigi Fasano Luigi, Anna Ferrara, Antonio Laudato, Antonio Pisapia, Antonio Proto, Roberto Randino e Gennaro Vituliano, dalla famiglia di Massimiliano Randino e della autorità civili e militari. Con il picchetto d’onore del battaglione Guide di Salerno. La giornata inizierà alle 10 con la consueta cerimonia di commemorazione dei defunti all’interno del Sacrario Militare sito nel civico cimitero quindi, alle 15 il presidente Fasano e il primo cittadino Servalli aspetteranno il vescovo Soricelli all’ingresso del cimitero per la posa della corona. A questo punto avverrà lo scoprimento delle lapidi ai lati della chiesa madre. Infine, la cerimonia eucaristica concluderà la manifestazione. “Sono molto emozionato – confessa il Presidente Daniele Fasano – Questo momento rimarrà nella memoria dei cavesi”. Le installazioni saranno realizzate dal Comitato per il Sacrario Militare in collaborazione con il comune. “Confermo la disponibilità a coprire una parte della spesa” – sottolinea l’assessore Enrico Polichetti. Tutto ciò per serbare il ricordo di quanti hanno donato la vita per la patria.