Una notizia che era nell’aria già da qualche settimana e che ha trovato conferma in queste ore .
Ciro Verdoliva lascia la direzione generale dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.
Nominato a metà dello scorso mese di agosto, Ciro Verdoliva, proveniva dall’ASL Napoli 1 centro ed aveva preannunciato la volontà di mettere in campo profondi cambiamenti nell’azienda ospedaliera universitaria che conta ben 5 nosocomi: Ruggi D’Aragona e Giovanni Da Procida a Salerno, Santa Maria dell’Olmo a Cava de’ Tirreni, Curteri di Mercato San Severino e Castiglione di Ravello.
Il quinquennio di Verdoliva era considerato di straordinaria importanza anche in vista della realizzazione del nuovo ospedale di Salerno i cui lavori procedono nel cantiere già aperto.
L’ultimo atto di Verdoliva e’ stato,su richiesta del Rettore dell’Unisa Virgilio D’Antonio, la creazione della scuola di cardiologia universitaria con 10 posti letto. Si attende ora di sapere chi sarà il successore di Verdoliva, che sarà indicato dal nuovo presidente della giunta della Regione Campania Roberto Fico.
Verdoliva ricoprirà l’incarico di direttore generale presso l’ufficio garante nazionale disabilità.
L’ ultimo giorno di lavoro al Ruggi di Ciro Verdoliva sarà il 31 dicembre.
Le dimissioni di Ciro Verdoliva dalla direzione generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno rappresentano, secondo l’Udc, l’ennesimo segnale di una gestione che necessita di un profondo ripensamento da parte della Regione Campania. Una situazione che, per il partito centrista, conferma criticità già emerse negli ultimi anni e più volte denunciate.
«Quello che sta accadendo al Ruggi non può essere liquidato come un semplice avvicendamento – dichiara Mario Polichetti, responsabile nazionale del Dipartimento Salute dell’Udc -. Dopo l’era di Vincenzo D’Amato e le dimissioni di Walter Longanella, anche questa uscita di scena dimostra che l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno merita di essere gestito in modo completamente diverso dalla Regione».
Polichetti sottolinea come la breve permanenza di Verdoliva, insediatosi appena tre mesi fa, sia indicativa di un problema strutturale: «Le denunce che abbiamo effettuato in questi mesi non avevano alcun intento strumentale, ma servivano a segnalare ciò che non va in una delle Aziende sanitarie più grandi e strategiche del Sud Italia».
Per il responsabile nazionale del Dipartimento Salute dell’Udc è ormai necessario un cambio di passo deciso: «Il Ruggi ha bisogno di stabilità, di una governance chiara e di una programmazione seria che metta al centro i pazienti e gli operatori sanitari. Continuare con soluzioni tampone o nomine che durano pochi mesi significa condannare l’ospedale a una perenne emergenza. La Regione – conclude Polichetti – deve assumersi fino in fondo la responsabilità di rilanciare il Ruggi, ascoltando le criticità che vengono dal territorio e mettendo fine a una gestione che, dati alla mano, non sta funzionando».