Dopo la lettura del Salmo 122 ad opera del dottor Gaetano Zizza, Monsignor Andrea Bellandi, Vescovo di Salerno, ha salutato, attraverso un video, tutti i partecipanti al convegno organizzato “all’insegna dell’amore” nella grande sala del Museo Diocesano “San Matteo” dell’Arcidiocesi di Salerno. A portare i saluti del Sindaco Vincenzo Napoli è stata la dottoressa Paky Memoli, Vicesindaca del Comune di Salerno, che ha sottolineato l’importanza di ricostruire delle comunità solide dopo la pandemia:” Dobbiamo ridare alla nostra Chiesa nuovo calore e amore e portare in questo cammino sinodale, che ci porterà al Giubileo del 2025, le persone che sono ai margini di questo cammino della fratellanza: i poveri, i disadattati, le persone che vivono sole e i giovani che spesso prendono strade sbagliate”. L’onorevole Franco Picarone ha portato i saluti del Governatore Vincenzo De Luca e spiegato il ruolo che dovrebbero avere le istituzioni nel dialogo con il mondo dei cattolici:” È fondamentale adottare dei provvedimenti concreti in favore della natalità per il rilancio della famiglia”. Don Roberto Piemonte, Vicario Episcopale per la Pastorale, ha spiegato che nei momenti di crisi la comunità cristiana sa vedere il vagito di una nuova società:” Nel cammino sinodale la Chiesa si rimette sulla barca con Pietro per navigare nei mari della storia cercando di attraversare il mare in tempesta: una Chiesa che si apre, che vuole ascoltare, che vuole incontrare, che rompe le barriere e costruisce ponti, sentieri, strade”. Il dottor Mario Rosario Di Costanzo, Responsabile Regionale della Consulta delle Aggregazioni Laicali, ha spiegato quello che deve essere il ruolo del laicato nella città e nella chiesa:” Un ruolo di studio e di proposta e anche di politica, intesa però in senso etimologico: la politica è la Polis, la città”. Il dottor Antonio Manzo, giornalista e vaticanista, che ha ricordato di essere “artigiano della penna” da cinquant’anni, ha sottolineato l’importanza di mettere insieme le famiglie:” In un momento in cui il tasso di denatalità è alto i cattolici italiani devono tornare ad essere presenti come forza etico – morale”. Il giornalista di “Avvenire “Arturo Celletti, che ha partecipato alla terza edizione degli Stati Generali della Natalità a Roma, ha raccontato di aver percepito, in quella occasione, una nuova consapevolezza della classe politica ed imprenditoriale sul giusto modo di risolvere i problemi delle famiglie:” Bisogna marciare tutti insieme, facendo squadra, liberandosi da casacche politiche e dai recinti ideologici per capire che questa è la grande emergenza del Paese: non si fano più figli e se continua così ci saranno conseguenze drammatiche per il Paese”. Durante la serata sono stati eseguiti brani religiosi dal “Coro Diocesano del Rinnovamento dello Spirito Santo” diretto e coordinato da Claudia Cappabianca e Lucia Ciancio, con Daniele Braca al piano e Giovanni Carbone alla chitarra.
Aniello Palumbo