“Muoiono i poeti
ma non muore la poesia
perché la poesia
è infinita
come la vita”.
ma non muore la poesia
perché la poesia
è infinita
come la vita”.
Con i versi di Aldo Palazzeschi (“Congedo”) Massimo Ranieri ha omaggiato Pino Daniele in apertura di Malìa Napoletana, lo spettacolo che all’auditorium Oscar Niemeyer ha chiuso la rassegna invernale a Ravello. Emozione a “Tutta ‘nata storia” e poi via col napolisound, il lungo viaggio nel repertorio classico delle canzoni napoletane da “Malafemmina” di Totò a “Dove sta Zazà”, passando per “Strada ‘nfosa” di Modugno e “Torero” di Carosone che lo showman ha interpretato da indomito pulcinella dei nostri giorni.
Compagni di viaggio, un pokerissimo formato da Stefano Di Battista ai sassofoni, Marco Brioschi alla tromba e al flicorno, Rita Marcotulli al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria.
Straordinario il duetto che Stefano Di Battista ha fatto con il pubblico. “Caschi male – ha commentato Ranieri – questi sanno cantare, siamo nella Città della Musica”.
Applausi.
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