Meetup ABG, istanza per dire no alle trivellazioni nel Vallo di Diano.

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Lo scorso 6 febbraio i cittadini salernitani appartenenti a questo gruppo “Meetup – amici di Beppe Grillo di Salerno” hanno inviato una istanza per sollecitare gli Enti competenti affinché si esprimano contro i permessi di esplorazione petrolifera richiesti dalla Shell Italia E&P S.p.a. nel Vallo di Diano.

L’istanza è stata inviata, a mezzo Posta Elettronica Certificata, ai Ministeri dell’Ambiente, del Turismo e dello Sviluppo Economico, alle due Soprintendenze, Archeologica e delle Belle Arti, alla Regione Campania, alla Provincia di Salerno e a tutti i Comuni interessati. Tutti questi Enti erano stati i destinatari, lo scorso dicembre, di una richiesta di Valutazione Impatto Ambientale avanzata dalla Shell Italia E&P S.p.a., per attività di ricerca nell’area localizzata nel territorio delle Regioni Basilicata e Campania, all’interno delle province di Potenza e Salerno, nei comuni di Atena Lucana, Brienza, Marsico Nuovo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Paterno, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano, Teggiano, Tramutola.

La richiesta della compagnia petrolifera riguarda “uno studio geologico di campagna, con l’obiettivo di mappare i differenti tipi di rocce affioranti, ed il posizionamento sul terreno di sensori acustici atti a registrare passivamente le vibrazioni del terreno facenti parte del “rumore sismico ambientale”. Tutto ciò al fine di evidenziare l’eventuale presenza di nuovi accumuli di idrocarburi e/o di rivalutare quelli tralasciati in precedenza.

A norma di Legge i succitati Enti sono tenuti a presentare le loro determinazioni entro il prossimo 25 febbraio. Per questo motivo i cittadini salernitani si sono sentiti in dovere di sollecitare le Amministrazioni, soprattutto quelle comunali, affinché si schierino compatte contro le trivellazioni. Un grave pericolo, questo, che incombe su un territorio, quello del Vallo di Diano, ricco di risorse faunistiche, agricole, turistiche ed ambientali e sede di un Parco nazionale e quattro siti Unesco.

Le motivazioni, che hanno spinto i cittadini a questa sollecitazione nei confronti delle pubbliche Amministrazioni interessate, sono molteplici. Tra queste l’istanza si appella al palese contrasto dell’attività di “coltivazione” e trivellazione per la ricerca e lo sfruttamento di giacimenti di idrocarburi con la normativa regionale, in particolar modo con la Legge Regionale 1 del 18 febbraio 2013 “CULTURA E DIFFUSIONE DELL’ENERGIA SOLARE IN CAMPANIA”.

Questa legge sceglie il sole come sua primaria fonte di energia per ogni sua attività, civile e produttiva e che promuove la diffusione dell’energia solare nelle sue diverse forme in armonia con la migliore fruizione e conservazione del territorio. Essa risulta essere assolutamente innovativa e proietterebbe, se applicata, la Campania verso la totale autosufficienza energetica pur rispettando i bisogni complessivi della popolazione e la piena tutela della biodiversità naturalistica, storica e culturale della nostra Regione.

I sottoscrittori hanno chiesto, nell’istanza inviata, anche un incontro ufficiale con gli Enti in indirizzo per uno scambio reciproco di vedute ed informazioni in merito che, visti i tempi ridottissimi, potrà risultare efficace solo se avverrà nei prossimi giorni. Per questo hanno intenzione di sollecitare ulteriormente gli Enti ad una ferma opposizione nei confronti delle trivellazioni. I cittadini salernitani si impegneranno in uno sforzo che si affianca alle altre attività messe in campo dalle associazioni ambientaliste, dal M5S e dai cittadini residenti in quei territori per un fronte comune che interrompa l’iter autorizzativo.