Maurizio De Giovanni ha parlato male di Salerno e dei salernitani, si revochi il contributo comunale alla sua presenza a SaLerno Letteratura, la lettera di Cammarota.

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pubblichiamo la lettera dell’Avv. Antonio Cammarota al Sindaco Vincenzo Napoli

Salerno, 9 giugno 2023

 

Egr. Sig.

Arch. Vincenzo Napoli

Sindaco di Salerno

 

Egregio Sig. Sindaco,

 

Le scrivo, nella mia qualità di capogruppo consiliare civico, in riferimento alla nota vicenda relativa alla presenza prossima, in Salerno, dello scrittore Maurizio De Giovanni, e quindi al contributo elargito all’associazione Salerno Letteratura che, con moneta di tutti, lo ospiterà.

Non entro nel merito dell’elargizione, anche perchè dei contributi diretti alle associazioni e dei criteri di erogazione se ne sta occupando la Commissione Trasparenza da me presieduta.

Segnalo, invece, come ho già detto in Consiglio Comunale, il comportamento del De Giovanni, offensivo nei confronti della città di Salerno e dei salernitani, che rappresentiamo nelle istituzioni, Lei a livello apicale.

Uno scrittore che non manca ad ogni occasione, e anche quando non c’è, di rimarcare la differenza tra Salerno e la pretesa napoletanità, tra “noi” e “loro”, in una operazione divisiva e senza cultura, perchè la diversità quando diventa differenza si chiama razzismo.

A voler rispettare l’intelligenza del De Giovanni si potrebbe pensare anche a una scaltra operazione di mercato. Ma non rileva. Né rileverebbe la “difesa” identitaria o di fazione. Non Le chiedo di attaccare il De Giovanni, farebbe il suo gioco, furbo o meno che sia.

Tuttavia, la vicenda impone a ciò che compete.

C’è il rischio di una contestazione ampia, aspra, con tutto ciò che ne deriverebbe. E ne deriverebbevantaggio per lo scrittore e solo fango su Salerno.

Compete, dunque, pretendere il rispetto. E compete decidere della moneta pubblica, quella di tutti, che l’istituzione che Lei rappresenta gestisce ed elargisce.

Revochi ad horas, ne ha ampia e dovuta motivazione, il contributo utilizzato per il De Giovanni.

Se “il fischio è democratico”, come Lei ha detto sul palco della Salerno granata, non ne prenda altri. Come affermava un maestro della cultura, “sapere e non agire equivale a non sapere”, e non agire è peggio che agire male.

Con la stima e il rispetto che Lei sa.

 

Antonio Cammarota