“Il Porto di Salerno è indispensabile per la nostra provincia, anche se è un sistema complesso dove insistono varie tipologie di attività: quella dedicata al diporto nautico; quella per la flotta peschereccia, dedicata alla pesca del tonno; quella per le navi da crociera, che sono sempre più grandi; quella per le navi che trasportano container e quella per le atre navi commerciali. Tutte queste attività, che prevedono naturalmente l’occupazione di tante persone, producono un indotto notevole. Il porto commerciale e crocieristico, l’aeroporto e l’alta velocità, rappresentano un polo di sviluppo per l’intera comunità”. A sottolineare l’importanza delle infrastrutture di cui è dotato il nostro territorio è stata la dottoressa Antonia Autuori, Amministratore Delegato della storica agenzia marittima italiana “Michele Autuori SRL “, tra le agenzie marittime le più antiche d’Italia, fondata nel 1871 dal bisnonno della dottoressa Autuori che era originario di Cetara. La dottoressa Autuori rappresenta, insieme al fratello Ferdinando, la quarta generazione dell’Agenzia Marittima che dirige e che fa parte del “Gruppo Grimaldi”. Socia del “Rotary Club Salerno”, presieduto dall’avvocato Bonaventura (Rino) D’Alessio, che nel suo anno di presidenza ha voluto dedicare degli incontri ai soci del Club, la dottoressa Autuori ha auspicato la realizzazione di un’aerostazione più adeguata al traffico aereo che si sta sviluppando nel nostro territorio grazie all’Aeroporto:” Un aeroporto che è fondamentale, non solo per i passeggeri, ma anche per tutta la merce fresca che produce il nostro territorio: come le insalate di quarta gamma e tutti i prodotti della filiera casearia che possono raggiungere velocemente territori non raggiungibili dai trasporti su gomma. È fondamentale avere delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto delle merci efficienti”. La dottoressa Autuori ha spiegato che il porto crea un grande indotto:” Dà lavoro a tantissime persone: è funzionale alle aziende del territorio” e parlato anche del momento particolare che sta vivendo il nostro porto:” Il porto segue molto l’andamento dell’economia. Stiamo attraversando un periodo particolare per la crisi che sta coinvolgendo il mondo dell’auto, ma anche per la chiusura del Canale di Suez, a causa della guerra. Le navi, che prima attraversavano il Canale di Suez e arrivavano nel Porto di Salerno dove scaricavano i loro carichi destinati, tramite il trasporto su gomma, ai paesi del Nord Europa, non potendo più passare attraverso il Canale di Suez, a causa della guerra, seguono altre rotte: le navi fanno il periplo dell’Africa e vanno direttamente verso i Paesi del Nord Europa, senza passare per i porti italiani”. La dottoressa Autuori ha immaginato quello che potrebbero essere gli sviluppi futuri del nostro porto:” Il nostro porto non ha la possibilità di crescere territorialmente però si potrebbe immaginare di realizzare, solo per il periodo estivo, un molo esterno al molo di sopraflutto, per far attraccare le navi da crociera. Un Porto deve essere flessibile: si deve adeguare a quelle che sono le necessità e le esigenze dell’attualità”. La dottoressa Autuori ha anche ricordato che da Salerno si sono sviluppate le “autostrade del mare:” Sono i collegamenti marittimi che collegano il porto di Salerno con altre destinazioni, in particolare nel Mediterraneo. Un esempio è la linea Ro-Ro Salerno-Genova, che collega le regioni del Nord Italia e la Francia con il Centro-Sud Italia, inclusa la Campania. Inoltre, è stata inaugurata una nuova linea Salerno-Catania, potenziando i collegamenti con la Sicilia”.
Aniello Palumbo
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