La “buona scuola” ha bisogno di un cambiamento vero. I primi timidi passi avanti arrivati con la pubblicazione dell’attesa anagrafe scolastica, che Legambiente chiedeva da oltre 15 anni, e lo stanziamento da parte del Governo di maggiori fondi per la manutenzione e la messa in sicurezza degli edifici, di certo rappresentano un buon inizio ma non bastano.
Per Legambiente sono ancora tante le questioni da affrontare: prima fra tutte la forte disparità territoriale che c’è tra Nord, Sud ed isole del Paese in fatto di qualità del patrimonio edilizio scolastico, di investimenti, servizi e buone pratiche sostenibili.
A confermarlo sono ancora una volta i dati del XVI Rapporto Ecosistema Scuola, l’indagine annuale di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi scolastici della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 96 capoluoghi di provincia presentata oggi a Milano a Palazzo Sormani.Il 55.1% delle scuole campane necessita di interventi di manutenzione urgente, il 91% si trova in aree a rischio sismico ma solo il 9,8% degli edifici è stato costruito con criteri antisismici.
É quanto emerge dal Rapporto Ecosistema Scuola 2015 con il quale Legambiente, ogni anno, analizza la qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi scolastici.
Il dossier raccoglie i dati raccolti grazie a un monitoraggio su 500 edifici frequentati da 120 mila studenti.
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