“Non chi comincia ma quel che persevera” è il motto della Nave Scuola Amerigo Vespucci: la nave più bella del mondo, che è stato ricordato dal Capitano di Vascello della Marina Militare Gianfranco Bacchi che è stato il centoventitreesimo Comandante della Nave Suola della Marina Militare Italiana “Amerigo Vespucci”, dal 2019 al 2021, in occasione dell’incontro organizzato al “Circolo Canottieri Irno” di Salerno dal “Rotary Club Salerno Duomo”, presieduto da Eduardo Grimaldi, in interclub con il “Rotary Club Salerno Est”, presieduto da Edoardo Ventura, e con il “Rotary Club Rutigliano Terre dell’Uva” ( Bari), presieduto da Filippo Cappelli, del “Distretto Rotary 2120”. Il presidente Grimaldi ha raccontato che prima di scegliere di iniziare la professione di dottore commercialista aveva superato il concorso per entrare nell’Accademia Navale di Livorno:” Con il Comandante Bacchi, 36 anni fa, ho frequentato il primo anno di allievi a Livorno. Poi siamo stati insieme anche sulla Nave Scuola Amerigo Vespucci”.
Il Comandante Bacchi ha raccontato che si imbarcò a bordo della Vespucci proprio a Salerno:” Il 29 di settembre del 2019. Iniziammo a fare il giro d’Italia. Avevamo in programma di fare il giro del mondo ma scoppiò il Covid e quindi fu annullato. Navigammo per il Mediterraneo senza fare alcuna sosta perché non potevamo entrare nei porti per far salire a bordo i visitatori”. Il Comandante Bacchi ha raccontato le emozioni che comunque ha vissuto a bordo della Vespucci:” Abbiamo anche effettuato, il 22 agosto, l’impegnativa navigazione a vela del Canale Navigabile di Taranto, lungo 375 metri e largo 73 metri, che non veniva fatta da 55 anni. Il conseguimento del successo nell’attraversamento a vela di questo canale navigabile mi ha premiato concedendomi l’abbraccio del mio equipaggio che è quanto di più prezioso si possa ottenere”. Il Comandante Bacchi, nato a Forlì, ha raccontato la sua storia: da quando, nel 1988, è entrato nell’Accademia Navale di Livorno a quando, nell’ottobre del 2019, è diventato Comandante della nave “Amerigo Vespucci”. Bacchi ha raccontato anche degli omaggi musicali dedicati a Ennio Morricone, a Pino Daniele e a Fabrizio de Andrè da lui suonati al pianoforte e diffusi dagli altoparlanti quando il veliero a tre alberi si trovava di fronte alle coste siciliane, campane e liguri e illustrato i dati tecnici della nave, varata nel mese di luglio del 1931 sugli scali del cantiere navale di Castellammare di Stabia:” È lunga poco più di 100 metri, ha un dislocamento di circa 4000 tonnellate, ha quattro alberi e 24 vele nel suo assetto standard, ma c’è la possibilità di ampliare l’assetto fino a 28 vele. Abbiamo circa tremila metri quadri di vele in tessuto vegetale, molto delicate, conservate in maniera maniacale dai nocchieri. La vela più grande che abbiamo è grande quanto un campo da basket. Abbiamo 32 chilometri circa di cime che sostituiamo ogni anno. La nave non è di legno, ma è in lamiera chiodata. Gli alberi sono costituiti di tre parti, due delle quali in acciaio e la parte terminale in legno. La nave ha un apparato motore costituito da un motore elettrico di propulsione alimentato da quattro motori diesel. Il timone è meccanico ed è costituito da quattro ruote unite governate da otto timonieri. L’equipaggio è costituito da 270 persone: uomini e donne. In estate, quando parte la campagna addestrativa con gli allievi dell’Accademia Navale, arriviamo a navigare, per circa cento giorni, con oltre 400 persone a bordo” Il Comandante Bacchi che ha anche raccontato delle numerose navigazioni fatte in tutto il mondo, ha scritto anche un libro nel quale racconta la sua esperienza di cent ventitreesimo Comandante della Nave Suola della Marina Militare Italiana Amerigo Vespucci:” Si intitola “Il punto più alto. Sulla rotta di un sogno al comando dell’Amerigo Vespucci”. Il punto più alto aumenta l’orizzonte ottico, permette di guardare oltre, rispetto a colui che decide di non elevarsi e accetta di vedere solo quello che gli è più vicino e alla portata”. Il Comandante Bacchi ha raccontato con emozione che la nave Amerigo Vespucci gli è rimasta nel cuore:” Non sbarchi mai dal Vespucci: ci si sente sempre a bordo della nave più bella del mondo. Ogni mattina sento il fischio del nostromo della Vespucci”. il Governatore del “Distretto Rotary 2101” Antonio Brando che ha apposto sull’asola della giacca del Comandante Bacchi ”rotariano senza saperlo”, il distintivo de ”La Magia del Rotary”, ha sottolineato l’importanza del messaggio che porta con se il veliero Vespucci e ricordato le sette C del Rotary:” La Curiosità; la Conoscenza, la Continuità, la Competenza, il Coraggio di assumersi delle responsabilità, il Crederci sempre, perché tutti i rotariani, naturalmente anche quelli del “Distretto Rotary 2101”, ci credono sempre, perché la nostra sfida è quella di raggiungere il punto più alto che è anche il raggiungimento della Pace. L’ultima C è quella del Cambiamento che i rotariani stanno praticando in questo anno di” Magia del Rotary” sulla rotta di un sogno, perché i rotariani sono visionari, capaci di sognare e di vedere ciò che altri non hanno visto; di fare la differenza e di combattere l’indifferenza”. Durante la serata sono stati presentati due nuovi soci del “Rotary Club Salerno Duomo”: il notaio Stefano Fazzari, presentato dalla socia Vittoria Marino, e il dottor Antonio Galderisi, presentato dal socio Raffaele D’Arienzo.
Aniello Palumbo