Il rischio idrogeologico e la compatibilità ambientale spiegati dal professor Domenico Guida al “Rotary Club  Salerno Duomo” e “Salerno  Nord dei Due Principati”.

Il 93,9% dei comuni italiani è a rischio idrogeologico. Salerno è in assoluto tra le cinque provincie italiane più colpite da eventi franosi.  Il territorio della Provincia di Salerno è sede di numerose tipologie di frana che hanno causato nel tempo , vittime e danni , sia al patrimonio strutturale che infrastrutturale.  In questi giorni sono stati approvati tre progetti, ecosistemi d’innovazione, distribuiti sul territorio, promossi dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, che interessano i territori di Torre Orsaia, Roscigno e Tramonti.   Ad annunciarlo è stato il  professor Domenico Guida,  Docente di Geomorfologia e Geologia Ambientale presso il  Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno , Direttore del Consorzio Interuniversitario  tra l’Università di Salerno e l’Università di Napoli “Federico II”, denominato  “Centro Universitario per la Previsione e Prevenzione Grandi Rischi (C.U.G.RI. ) che affianca le Pubbliche Amministrazioni: Province, Comuni e Comunità Montane, per affrontare problemi complessi,    durante l’incontro organizzato presso  il ristorante didattico dell’Istituto Alberghiero di Salerno, organizzato dal “Rotary Club  Salerno Duomo,” presieduto dal dottor Vincenzo Abate, in interclub con il “Rotary Club Salerno  Nord dei Due Principati”, presieduto dalla dottoressa Antonella Cocurullo.

Il Professor Guida ha illustrato nel dettaglio gli interventi previsti dai progetti approvati:”  E’ stata data priorità agli  assi statali principali che consentono le vie di fuga: sono strade  strategiche che permettono  il passaggio dei mezzi della Protezione Civile e di  raggiungere gli ospedali;  tra questi assi   stradali ci sono quelli  provinciali : la Cilentana, la Mingardina, la Bussentina e quelli del Vallo di Diano, in montagna.  Sono state affrontate le situazioni più critiche e poi quelle ordinarie: ci sono alcuni nodi che noi consideriamo come corridoi strategici; ci sono alcune strade come quella lungo la Valle del Calore, di Aquara; quella di Roscigno, che è stata interrotta per molto tempo, altre situazioni critiche sono nel Cilento: come quella di Ceraso, vicino Palinuro,  e molte altre nelle zone interne,  come quella di Rofrano e  Montecorvino Rovella. Anche in Costiera Amalfitana ci sono strade interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico. In Costiera le frane sono diverse: stiamo intervenendo anche per mantenere il perfetto transito della strada SP1 che collega l’autostrada, presso Angri, con Ravello. Sono progetti  proiettati al 2026: stiamo costruendo anche  per  i nostri giovani”.  Il professor Guida ritiene fondamentale  governare il territorio:” Dall’Università sono stati fatti dei piani di assetto del territorio che devono stare  alla base degli interventi di mitigazione del rischio.  Tutto viene governato dalle Autorità di Distretto che con la Regione stanno cercando di ovviare a questi inconvenienti “.  Il professor Guida ha ricordato l’alluvione del 1954 che interessò il territorio salernitano:” E’ importante conoscere ciò  che è successo in passato per poter prevedere ciò  che potrà succedere nel futuro: questo è  lo strumento migliore per la mitigazione del rischio idrogeologico”.  Anche alcune popolazioni del territorio devono essere consapevoli di vivere in una condizione di rischio: ” Devono saper regolare i propri comportamenti e fornire un servizio personale, ma anche collettivo per affrontare queste problematiche”.  Il professor Guida,  con l’ausilio di alcune slide, proposte dall’ingegner  Nicoletta Guida, ha spiegato che si è iniziato ad   affrontare i  disastri provocati dal dissesto idrogeologico nel 1998 , dopo la tragedia di Sarno:” Prima se ne parlava, ma non c’erano  gli strumenti istituzionali,  operativi, scientifici, che lo affrontavano:  la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico sono nate  all’Università di Salerno ”. A leggere il ricco curriculum del professor Guida è stato il dottor Vincenzo Abate che ha ricordato che il sostegno ambientale è la settima area d’intervento del Rotary: ” Sul nostro territorio stiamo portando avanti il progetto ”Urban Green” che ha l’obiettivo di piantumare degli alberi per ridurre l’impatto ambientale, incrementare la sostenibilità urbana e migliorare la salute umana e il benessere “. Una nuova socia del “Rotary  Club Salerno Duomo”, l’avvocato Giuseppina Crescenzo, è stata presentata, dal Past President Francesco Dente,  che ha anche illustrato il progetto  internazionale “Agua per l’Honduras”, che consentirà a migliaia di vite umane, soprattutto bambini, di avere acqua potabilizzata.

Aniello Palumbo