Grande successo per l’Opera Lirica “I Normanni a Salerno”  al Teatro “Di Costanzo Mattiello” di Pompei

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Emozioni forti, intense, da brividi a pelle, sono state vissute dai tanti spettatori che hanno assistito sabato sera, al “Teatro Di Costanzo – Mattiello” di Pompei, alla rappresentazione dell’opera in quattro atti “I Normanni a Salerno” di Temistocle Marzano su libretto di Leone Emanuele Bardare. Sul palco oltre settanta artisti: oltre i quattro solisti, erano circa quaranta i componenti del Coro Filarmonico “Jubilate Deo” di Torre del Greco; più di trenta i componenti dell’Orchestra “Temistocle Marzano”, diretti magistralmente dal Maestro  Giuseppe Polese, Direttore d’Orchestra, Maestro del Coro e , da circa quarant’anni, compositore:” L’opera di Marzano è godibilissima, di ottima fattura: rispecchia  i canoni dell ‘opera ottocentesca e attinge a quelle melodie mediterranee della musica  romantica italiana” – ha spiegato il Maestro Polese – “Temistocle Marzano, che era allievo del compositore napoletano Saverio Mercadante, l’ultimo tra i più grandi della Scuola Napoletana, sa usare bene la materia musicale: ha il senso dell’equilibrio, le frasi sono scritte bene, sono proporzionate; l’opera, che per certi versi è complessa,  si presenta maestosa”. Ricca di pathos e sentimento l’interpretazione dei quatto solisti: il soprano Sabrina Messina, che ha  interpretato Bianca, la figlia di Guaimaro,  Principe di Salerno, interpretato dal basso, Davide Sabatino; il tenore Paolo Bartolucci, che ha interpretato il condottiero Ainulfo,  e il baritono Francesco Esposito che ha interpretato Guglielmo , Braccio di Ferro, Duca dei Normanni. Tutti hanno dimostrato il loro virtuosismo nell’interpretazione delle varie arie e nei concertati finali.

Il Sindaco del Comune di Pompei Carmine Lo Sapio, che ha dato il patrocinio ed il sostegno della “Città di Pompei”  all’evento,  ha apprezzato l’opera :” Bellissima nel suo genere. Abbiamo voluto presentarla  qui a Pompei nell’ambito delle tante manifestazioni di qualità organizzate per diffondere la cultura, anche musicale, soprattutto tra i giovani del nostro territorio”.  Soddisfatto il produttore e curatore dell’edizione critica dell’Opera, il dottor Eugenio  Paolantonio, Presidente dell’Associazione Culturale “Temistocle Marzano”,   che, dopo lunghe ricerche, ritrovò  la partitura dell’opera che rimise in scena,  nel 2006, dopo 133 anni,   al “Teatro Verdi” di Salerno e, nel 2008,  al “Teatro Politeama” di Napoli: “ L’Opera fu rappresentata per la prima volta nel 1872 in occasione dell’inaugurazione del “Teatro Verdi “ di Salerno. Quest’anno celebriamo il 150esimo anno di questo evento.  Lo spettacolo di questa sera si inserisce in un più ampio progetto denominato “I Normanni nell’Italia Meridionale”, che prevede la rappresentazione dell’opera in vari comuni del territorio campano: questa di Pompei è la dodicesima tappa di quello che potremmo definire un tour operistico  che ha l’obiettivo di  divulgare, soprattutto tra i giovani, la musica e  la storia normanna, che ha interessato tutti i territori meridionali”. Il dottor Paolantonio ha anche raccontato la trama dell’opera:” Si svolge all’inizio del secolo XI e si inquadra nell’azione di sostegno prestata dai Normanni alla città di Salerno in occasione dell’assedio da essa patito ad opera dei saraceni e dello sfortunato amore di Bianca, figlia del Principe di Salerno Guaimaro III, promessa a Guglielmo Braccio di Ferro, primo figlio di Tancredi d’Hauteville. La principessa è innamorata di Ainulfo, un audace condottiero normanno, che aveva abbandonato Salerno e la propria fede unendosi agli Infedeli nell’assedio alla città. Bianca, allorché vede il suo amato, tornato furtivamente a palazzo,  e si accorge che sotto il mantello porta l’armatura saracena, in nome dell’amor patrio, respinge Ainulfo il quale, alla fine, muore suicida tra le sue braccia, riscattando con il tragico gesto l’onta del suo tradimento”.

Aniello Palumbo