Con l’arrivo dell’estate, per chi soffre di dermatite atopica le giornate di sole possono rappresentare tanto un sollievo quanto una possibile fonte di peggioramento. Per fare chiarezza sull’argomento e offrire consigli utili a chi convive con questa condizione, abbiamo intervistato la dottoressa Alessia Maiorino, dermatologa con studio a Salerno, specializzata in Dermatologia e Venereologia, esperta in patologie cutanee e medicina estetica.
M.C.: Dottoressa Maiorino, partiamo dalle basi: che cos’è la dermatite atopica e come si manifesta?
La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle, caratterizzata da prurito intenso, secchezza cutanea e la comparsa di lesioni eczematose. Colpisce sia i bambini che gli adulti e si manifesta spesso a livello del viso, delle pieghe degli arti, del collo e del tronco. La causa è multifattoriale: c’è una predisposizione genetica, ma giocano un ruolo importante anche fattori ambientali, allergici e immunologici. La pelle atopica è molto più sensibile e reattiva, motivo per cui è fondamentale trattarla con estrema attenzione, soprattutto d’estate.
M.C.: Il sole è amico o nemico della dermatite atopica?
Dipende. Il sole, in particolare i raggi UVB, ha un effetto immunosoppressivo che può migliorare temporaneamente le lesioni della dermatite atopica, soprattutto nei casi lievi o moderati. In alcuni pazienti, infatti, si osserva un netto miglioramento della pelle nei mesi estivi. Tuttavia, l’esposizione solare deve essere controllata e graduale. Un’eccessiva esposizione o scottature possono invece aggravare la situazione, causando infiammazione e peggiorando la barriera cutanea già compromessa.
M.C.: Quali precauzioni devono adottare i pazienti atopici in estate?
Chi soffre di dermatite atopica deve adottare una routine estiva molto rigorosa. Innanzitutto, è fondamentale proteggere la pelle con filtri solari specifici per pelli sensibili, privi di profumi, conservanti aggressivi e nichel. Meglio preferire formulazioni minerali o con filtri fisici, spesso più tollerabili. L’esposizione al sole va fatta in modo graduale, evitando le ore più calde della giornata, e reidratando spesso la pelle con emollienti leggeri ma efficaci.
M.C.: Che ruolo ha l’idratazione nella gestione estiva della dermatite atopica?
È centrale. Il caldo, la sudorazione e il contatto con salsedine o cloro tendono a seccare ulteriormente la pelle. Bisogna applicare quotidianamente creme idratanti ad alto potere emolliente, preferibilmente dopo la doccia, per ripristinare la barriera cutanea. Inoltre, è importante bere molta acqua per mantenere l’idratazione anche dall’interno. Dopo bagni in mare o in piscina, consiglio sempre di fare una doccia con detergenti delicati, a pH fisiologico, e reidratare immediatamente la pelle.
M.C.: Ci sono accorgimenti specifici per chi va in vacanza al mare o in montagna?
Assolutamente sì. Al mare, la salsedine può avere un effetto benefico, ma va risciacquata regolarmente per evitare irritazioni. In montagna, dove i raggi UV sono più intensi, la fotoprotezione deve essere ancora più attenta. Inoltre, l’aria secca e il vento possono peggiorare la disidratazione cutanea, quindi servono prodotti idratanti più ricchi e consistenti. In entrambi i casi, è bene indossare indumenti in cotone traspirante, evitare il contatto diretto con sabbia o superfici ruvide e scegliere mete poco inquinate.
M.C.: Quali segnali devono indurre il paziente a consultare il dermatologo anche d’estate?
Se la dermatite peggiora improvvisamente, compaiono infezioni (vescicole, pus, arrossamenti estesi), o se i rimedi abituali non funzionano, è opportuno consultare il dermatologo senza attendere il rientro dalle vacanze. È importante distinguere tra un semplice arrossamento estivo e una riacutizzazione della malattia. Inoltre, molti pazienti non sanno che esistono terapie personalizzate anche per l’estate, che aiutano a controllare la dermatite senza interferire con l’esposizione al sole.
M.C.: Dottoressa, ci sono novità terapeutiche nel trattamento della dermatite atopica?
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione. Accanto alle terapie topiche classiche, oggi disponiamo di biologici e piccoli molecolari altamente selettivi, molto efficaci anche nei casi gravi. Inoltre, possiamo elaborare protocolli personalizzati che tengano conto della stagionalità, delle esigenze del paziente e del tipo di vita che conduce. L’obiettivo è sempre quello di controllare l’infiammazione e migliorare la qualità della vita, anche nei mesi più critici come l’estate.
M.C.: Un ultimo consiglio per i lettori della Gazzetta di Salerno?
Non rinunciate alle vacanze per colpa della dermatite atopica. Con una corretta gestione, si può vivere un’estate serena e senza complicazioni. Affidatevi sempre a un dermatologo esperto, evitate il “fai da te” e ricordate: una pelle atopica ha bisogno di essere capita, protetta e rispettata ogni giorno.
Per maggiori informazioni o per prenotare una visita con la dottoressa Alessia Maiorino, è possibile consultare il sito web www.alessiamaiorino.com o seguirla sui suoi canali social per aggiornamenti e consigli utili sulla salute della pelle.
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