Contemporaneo al Teatro di Ateneo Unisa mercoledì 9 e giovedì 10.

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Ntfi06052015ProvaCravephsalvatorepastoreLa rassegna Contemporaneo al Teatro di Ateneo UniSa  – che si inaugura con un doppio appuntamento il 9 e 10 marzo dedicato alla drammaturgia di Sarah Kane – segna un importante momento di collaborazione dell’Università degli Studi di Salerno con Casa del Contemporaneo.

Mercoledì 9 marzo alle ore 10.30 nella sala Seminari DISPAC si terrà l’incontro dal titolo “L’attore contemporaneo” con il regista Pierpaolo Sepe e gli attori dello spettacolo Crave: Gabriele Colferai, Dacia D’Acunto, Gabriele Guerra, Morena Rastelli. Introduce Antonella Piazza, docente di Letteratura Inglese (Università degli Studi di Salerno).

L’incontro fa parte del ciclo Dialoghi sul teatro.

Giovedì 10 marzo alle ore 16.00 andrà in scena presso il Teatro di Ateneo lo spettacolo Crave (S. Kane 1998) per la regia di Pierpaolo Sepe. Reduce dal successo al Fabbricone di Prato, lo spettacolo è la tappa finale di uno studio che il regista napoletano conduce da alcuni anni sulla drammaturgia dell’autrice britannica. «Crave – racconta Sepe – è la febbre, il desiderio di vivere di quattro anime, rinchiuse in un mondo proprio, nell’incomunicabilità più assoluta che affrontano, soli, con un destino già segnato».

L’Università di Salerno e Casa del Contemporaneo hanno il comune obiettivo di approfondire e diffondere la cultura teatrale contemporanea, italiana e internazionale, e di costruire un meccanismo di conoscenze e competenze nuove per gli studenti. La riflessione teorica sui temi legati alla creazione teatrale ha consentito la messa a punto di nuove forme di partecipazione e studio attraverso la sinergia tra i diversi Dipartimenti e cattedre.

Lo spettacolo sarà gratuito per tutti gli studenti dell’Università degli Studi di Salerno.

Contemporaneo al Teatro di Ateneo – Università degli Studi di Salerno

via Giovanni Paolo II. 132 – 84084 Fisciano (Salerno)

info@casadelcontemporaneo.it – 345 4679142

www.casadelcontemporaneo.it

CRAVE

di Sarah Kane

regia Pierpaolo Sepe

con Gabriele Colferai, Dacia D’Acunto, Gabriele Guerra, Morena Rastelli

scene: Francesco Ghisu

costumi: Annapaola Brancia d’Apricena

luci: Cesare Accetta

movimenti di scena: Chiara Orefice

produzione “Casa del Contemporaneo”

aiuto regia: Emma Di Lorenzo

aiuto scenografa: Christina Psoni

datore luci: Paolo Petraroli

foto di peperussofotografia

 

 

Note di regia di Pierpaolo Sepe

«Qualsiasi modalità si scelga per mettere in scena un testo di Sarah Kane, lo si tradirà. Il motivo è insito nella scrittura stessa di Crave, in italiano tradotto come Febbre, che racchiude, nel suo titolo originale, il violento e inappagato desiderio dell’autrice per la vita, la bellezza e la verità. Un bisogno tanto irraggiungibile da portarne alla prematura scomparsa per sua stessa mano: una non scelta, l’incapacità assoluta di sopravvivere al mondo, propria delle anime fragili. “Non si è mai così forti come quando si sa di essere deboli”, se si accetta l’orrore, l’incapacità, il dolore, l’umanità. Dalla scrittura della Kane nasce un testo di parole incatenate, rapido susseguirsi di concetti spezzati e concitati, al teatro spetta il ruolo di trasformarlo in immagini, dar colore all’oscurità, ordine al caos e disordine alla riga. Interpretare e, dunque, tradire, con il desiderio, quello più assoluto. Crave è la febbre, il desiderio di vivere di quattro anime, rinchiuse in un mondo proprio, nell’incomunicabilità più assoluta che affrontano, soli, con un destino già segnato. D’altronde, cos’è la vita se non una parentesi concitata tra momenti di non esistenza? Vivere è un gioco, quello dello stare al mondo e “non sempre si può”, almeno non seguendo le proprie regole né tantomeno quelle altrui. La ricerca del sé si infrange contro il muro della realtà e non c’è pace, non c’è amore, non c’è perdono né riposo in questo inferno che chiamiamo vita».