Confartigianato: mutui più cari e tasse più alte d'Europa, in Italia è sempre più difficile comprare casa.

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In Italia comprare casa con un mutuo costa più che nel resto d’Europa: a maggio 2014 il tasso medio d’interesse sui prestiti per acquisto di abitazioni si attesta al 3,07%, vale a dire 36 punti base in più rispetto al 2,71% rilevato nei Paesi dell’Eurozona. Le più penalizzate sono le famiglie sarde: nell’isola il tasso medio di interesse su questi prestiti arriva al 4,12%. All’altro capo della classifica vi è la Provincia Autonoma di Bolzano dove il tasso medio si attesta al 3,31%. Il dato emerge dal rapporto di Confartigianato sulla situazione del mercato immobiliare e, in generale, del settore delle costruzioni.

Segnali di difficoltà arrivano dalla diminuzione dello stock di mutui per l’acquisto di abitazioni concessi alle famiglie italiane: a maggio 2014 l’ammontare complessivo è pari a 360,1 miliardi, in flessione dell’1,1% rispetto all’anno precedente. Il calo maggiore si registra in Abruzzo (-4%), Basilicata (-3,4%), Molise (-3,4%), mentre soltanto il Trentino Alto Adige mostra un aumento (+1%) dello stock di mutui erogati.

Il rapporto di Confartigianato mette in evidenza che, sul totale dei prestiti alle famiglie per acquisto di abitazione, l’80,7% si concentra nel Centro-Nord e il restante 19,3% nel Mezzogiorno. Tra le regioni che utilizzano il maggior volume di mutui è in testa la Lombardia, con il 24,5% del totale, seguita da Lazio (12,9%), Emilia Romagna e Veneto (entrambe 9,1%), Piemonte (7,8%) e Toscana (7,2%).

Mercato immobiliare frenato anche dalle tasse – A rendere difficoltoso l’acquisto di una casa, non è però solo il mutuo. Secondo Confartigianato sul mercato immobiliare pesa infatti anche la tassazione che tra il 2011 e il 2013, nel passaggio da Ici a Imu, è aumentata del 107,2%. E con l’introduzione della Tasi, (nuova tassa sui servizi indivisibili) le cose potrebbero peggiorare.

L’applicazione del nuovo tributo ad aliquota base farebbe crescere il prelievo fiscale del 12%, mentre se venisse applicata l’aliquota del 2,5 per mille la tassazione sull’abitazione principale aumenterebbe addirittura del 60% rispetto al 2013.

Crescono compravendite, ma diminuisce lo stock di mutui per le famiglie – Qualche spiraglio di luce si intravede nel trend delle compravendite immobiliari che nel primo trimestre 2014, per la prima volta dopo 8 trimestri consecutivi di calo, sono cresciute dell’1,6% rispetto a marzo 2013. Inoltre, nello stesso periodo, il prezzo delle abitazioni è diminuito del 5,3%.