“Conoscere l’universo: il passato, il presente ed il futuro” è stato il tema delle due giornate durante le quali la professoressa Matteucci ha parlato di stelle, galassie, pulsar, e supernova, che sono esplosioni stellari: ” Queste gigantesche esplosioni creano e diffondono gli elementi necessari per formare i pianeti e gli esseri viventi. In questo senso si potrebbe davvero dire che siamo” figli delle stelle” come diceva Margherita Hack”. L’Astrofisica ha parlato in modo semplice e con grande entusiasmo dell’intero Universo:” E’ un’espansione infinita, accelerata da una energia oscura di cui ancora non conosciamo la materia. L’Universo ha un’età di 13,8 miliardi di anni”; di come si sono evoluti il pensiero e le conoscenza scientifiche a partire da Galileo:” Fondatore della scienza moderna”, fino alle ultime scoperte: “Sono state finalmente rivelate le onde gravitazionali, ipotizzate da Einstein nel 1916 che provengono dalla fusione di due buchi neri o da due stelle di neutroni; i lanci gamma; i buchi neri al centro delle galassie”. La professoressa Matteucci ha spiegato che si sta pensando di tornare sulla Luna e di andare su Marte :” Ci vorrebbero sei mesi ad andare e sei a tornare. Dovremmo costruire motori più potenti per farlo in minor tempo” e quello che sarà il futuro nel campo dei telescopi: ” Per marzo del 2021 è atteso il lancio del telescopio spaziale a raggi infrarossi. E’ attesa, per il 2024, anche la costruzione di un telescopio gigante che avrà un diametro dello specchio del telescopio di 39 metri, attraverso il quale si vedranno le prime fasi di evoluzione delle galassie. C’è ancora tutto un Universo da scoprire e forse non è nemmeno l’unico!”. La professoressa ha ricordato che l’Italia è il quarto Paese al mondo come pubblicazioni in astronomia e che gli italiani sono famosi nel mondo in questa disciplina: ” Tanti sono i giovani che sono tra i più bravi”. Agli studenti ha consigliato di seguire le proprie passioni:” Fare scienza è una passione che dà molta soddisfazione. Lo consiglierei soprattutto alle donne, nonostante sia sempre stata ritenuta una professione maschile. Ci sono state donne che hanno cambiato il mondo. Abbiamo molto bisogno di giovani che lavorino in questo campo ”.
Aniello Palumbo