Blues in my soul, sabato 16 Carlo Lomanto Quartet all’Area Archeologica di Fratte per I Concerti d’estate di Villa Guariglia in Tour.

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Domani sera (sabato 16 luglio 2022), alle ore 21, all’Area Archeologica di Fratte per la 25esima edizione dei Concerti d’Estate di Villa Guariglia in Tour ci sarà il concerto di Carlo Lomanto in quartetto con Lello Petrarca alle tastiere, Emiliano De Luca al  basso e contrabbasso e Dario Guidobaldi alla batteria in “Blues in my soul”. Altro appuntamento organizzato con il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno. Ingresso 8 euro.

 

Blues in my soul” rappresenta l’ottavo lavoro discografico del vocalist e compositore partenopeo, Carlo Lomanto. Anticipato dal singolo “Ninna Nonna” – su Youtube e accompagnato dal videoclip del regista Giorgio Molfini –, che pure voleva essere un affettuoso omaggio alle proprie radici, l’album diventa, a sua volta, un tuffo nel passato, un ritorno alle origini: a quando, da ragazzino, Carlo iniziava a strimpellare la chitarra, e lo faceva ascoltando, tra gli altri, i dischi di Edoardo Bennato e Pino Daniele. D’altronde, quando si parla di radici – si sa – non si può non celebrare il blues, quel genere musicale da cui tutti gli altri inevitabilmente prendono vita. Dieci brani in tutto, di cui quattro inediti, e scritti in collaborazione con Fabio D’Andrea; per il resto, ci si muove tra quei gloriosi standard cantati centinaia di volte negli allora fumosi jazz-club napoletani e tra i primissimi ascolti dell’artista, a lui particolarmente cari.

In scaletta domani sera sono previsti pezzi come “God bless the child” di Billie Holiday e “St.James Infirmary”, scorata, tonalmente e sentimentalmente incerta con quelle note che non esistono, che devono essere cercate, inseguite, raggiunte. Il concerto sarà caratterizzato da atmosfere che richiamano lo swing e la black music del anni ’40 e ’50, così in “I got the blues” di Pino Daniele verrà accentuata la sua natura swing e notturna e “Call Center Blues” diverrà un brano dal cuore caldo Rhythm & Blues; e poi ancora “Nun tengo genio” o “Ain’t got nothing but the blues” di Ellington. Su questo filo Carlo Lomanto passerà a cantare quelle disarmonie di While my guitar gently weeps  di George Harrison o Tears In heaven di un Erik Clapton che ha perso suo figlio, fino a giungere alla sua personale sul filo dei ricordi di Ninna Nonna e continuare con un altro eccezionale classico, Everyday I have the blues di Sparks, ma sulle tracce di B.B. King, per poi ritornare e chiudere con il John Lennon di Day Tripper  e Come Together di  Lennon-McCartney, e l’enfasi di quel “giro” di basso alla ricerca di un raggio di luce.

 

Il festival, ideato da Antonia Willburger, è organizzato dal CTA di Salerno in collaborazione con la Provincia di Salerno, il Conservatorio Statale di Musica “G. Martucci” di Salerno, la Camera di Commercio – Coldiretti Salerno, la Fondazione di Comunità Salernitana e con il patrocinio del Comune di Salerno e della Fondazione Carisal. I Concerti d’estate di Villa Guariglia in Tour quest’anno sono rete con le seguenti associazioni: Campania Danza, Compagnia del Giullare, Gestione Musica, Porto delle Nebbie e Spazio Up Arte che cura l’iniziativa “in rima agli alberi”.

 

 

BIO DI CARLO LOMANTO. Vocalist, strumentista, compositore e didatta, ha conseguito i diplomi di 1° e 2° livello di Jazz al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli con 110 e lode.

E’ docente della Cattedra di Canto Jazz al Conservatorio G. Martucci di Salerno. In trent’anni di attività artistica dedicata alla musica jazz ha collaborato con i più apprezzati musicisti di jazz nazionale ed internazionale, tra cui – solo per citarne alcuni -: Joe Lovano, Tony Scott, Fadouk Don Moye, David Alan Gross, Baba Sissoko, Lurent Filipe, Massimo Urbani, Claudio Fasoli, Pietro Condorelli, Maria Pia De Vito, Mario Raja, Mauro Negri, Ettore Fioravanti, Maurizio Giammarco, Gegè Telesforo, Luca Aquino, Daniele Scannapieco, Francesco Nastro, Antonio Onorato, Francesco D’Errico, Paola Arnesano, Guido Di Leone, Pino e Pietro Iodice, Marco Sannini, etc.

Ha partecipato ad importanti festival di jazz come Festival dei Due Mondi di Spoleto, Umbria Jazz di Perugia, Ravello Festival, etc. La continua ricerca sulle potenzialità espressive della voce e sull’utilizzo della stessa in maniera prettamente strumentale, lo ha condotto negli anni ad approfondire e a diventare uno dei maggiori esperti della tecnica “scat”, unitamente ad un suo personale ed originale impiego dell’elettronica, attraverso l’utilizzo di apparecchiature che gli permettono di trasformare, armonizzare e registrare la sua voce in diretta. Oltre ad innumerevoli partecipazioni discografiche, ha pubblicato a suo nome sette lavori in studio: “Le cose che ho perso”, “Lomanto’s Market”, “The Beatles Album”, “Dreams”, “Ella & Louis”, “Festa in casa De Moraes”, ” Passione”. Ha scritto, inoltre, due libri didattici: “Loop, storia ed utilizzo della ripetizione in musica” (Ed. UNI service) e “Metodo di canto scat” (Ed. Wakepress)