“Siamo consapevoli che questa sarà una delle estati più siccitose degli ultimi decenni” afferma il dott. Alberto Gentile, consigliere nazionale della FIPSAS “eppure non è ammissibile che gli interessi privati, come quelli degli agricoltori, siano prevalenti sul bene collettivo delle risorse ambientali. Chi gestisce le derivazioni idriche dei corsi d’acqua è obbligato per legge a rispettare il minimo deflusso vitale e questo lo ribadiremo in ogni sede, iniziando dalla Procura della Repubblica a cui notizieremo nel dettaglio quanto accaduto perché questo disastro ambientale deve avere dei responsabili a cui saranno imputati i danni derivanti dalle loro scelte scellerate. Se queste sono le premesse, l’imminente stagione estiva sarà più calda del previsto. Tutte le nostre guardie saranno prioritariamente impegnate nell’accertamento dei reati ambientali; ogni diga, ogni ente di gestione pubblico o privato sarà controllato affinchè i nostri fiumi, il nostro patrimonio più importante, possa essere trasferito ai nostri figli”.
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