La danza incontra Torquato Tasso, incontro giovedì 4

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In occasione del Giubileo della Speranza 2025, giunge al suo momento culminante “Torquato Tasso nel Giubileo 2025, un progetto performativo tra poesia, comunità e speranza”, ideato e diretto artisticamente da Gabriella Stazio, organizzato e promosso da Movimento Danza con il sostegno della Regione Campania in sinergia con l’Archivio di Stato di Napoli, l’Associazione Culturale ALA, l’Associazione Culturale e Artistica La bottega San Lazzaro e Campadidanza Dance Magazine.

A 430 anni dalla morte di Torquato Tasso, la sua opera diventa specchio e strumento per interrogare il presente, esplorando i temi universali del cammino, della caduta e della trasfigurazione – le tre parole chiave del Giubileo che hanno scandito l’intero progetto come tappe simboliche di un viaggio condiviso tra arte, spiritualità e società contemporanea. Dopo il grande successo riscosso a Napoli, presso l’Archivio di Stato di Napoli, luogo simbolico che custodisce la memoria e la storia, dove ha preso forma la restituzione pubblica dei laboratori “Cammino” e “Caduta”, che hanno coinvolto partecipanti di ogni età ed estrazione in un processo creativo ispirato al Proemio del Canto I e all’incontro tra Rinaldo e Armida del Canto XVI della Gerusalemme Liberata, con le letture affidate a Sara Missaglia e Antonello Cossia, evocanti il pellegrinaggio come ricerca di senso, l’errare come migrazione interiore e reale, lo smarrimento del desiderio e la prova come momento essenziale del percorso umano, l’esecuzione della coreografia Il Canto delle Mani di Gabriella Stazio, e l’interessante talk con Elisabetta Testa, docente e critica di danza, Chiara Alborino, danzatrice e coreografa curatrice del laboratorio Cammino, il giornalista Angelo Cirasa, Francesco Cotticelli – professore di Discipline dello Spettacolo Teatrale presso l’Università Federico II di Napoli –, Eugenio Ottieri – direttore artistico di Progetto Sonora e già docente di Musica d’insieme del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e la stessa Gabriella Stazio, coreografa e ideatrice del progetto, il gran finale si svolgerà a Salerno, nella Chiesa di Sant’Apollonia giovedì 4 dicembre alle ore 20 dove ci sarà la restituzione di un percorso artistico e partecipativo che ha intrecciato la forza evocativa della Gerusalemme Liberata con le domande più urgenti del nostro tempo.

L’appuntamento salernitano rappresenta il culmine della tappa Trasfigurazione, curata dal coreografo Claudio Malangone e ispirata alla preghiera finale di Goffredo nel tempio del Canto XX della Gerusalemme Liberata – momento di riconoscimento del male, riflessione profonda e rinascita nella speranza.

Ad aprire la serata saranno le letture sceniche degli attori Ester Sabatini e Giovanni Lamberti, che condurranno il pubblico attraverso i versi del poeta, creando un’atmosfera di raccoglimento e ascolto. La loro interpretazione farà da preludio alla restituzione performativa del laboratorio Trasfigurazione, dove i partecipanti condivideranno il lavoro elaborato nei giorni precedenti, offrendo al pubblico una visione artistica e personale del tema della rigenerazione interiore e collettiva.

A chiudere la serata, un talk moderato dalla coordinatrice del progetto a Salerno Amalia Salzano – docente, coreografa, presidente AIDAF-AGIS e co-direttrice artistica del Festival Danza “I Cento Passi” – vedrà la partecipazione di Paolo Apolito, antropologo, Olga Chieffi, critico musicale, Claudio Malangone, coreografo curatore della tappa salernitana, e Gabriella Stazio. Il confronto esplorerà le dimensioni antropologiche, artistiche e spirituali del progetto, interrogandosi sul significato della trasfigurazione come possibilità di rinascita individuale e comunitaria in un’epoca segnata da crisi e frammentazioni. Il progetto Torquato Tasso nel Giubileo 2025 ha rappresentato, nei mesi del suo svolgimento, molto più di una semplice iniziativa culturale. Attraverso laboratori gratuiti e aperti a tutti – giovani under 35, studenti, membri di comunità migranti e religiose, persone con disabilità, cittadini di ogni estrazione – il progetto ha costruito spazi di incontro e creazione condivisa, dove la parola poetica è diventata luogo di cura, riflessione e dialogo. Le tre tappe tematiche – cammino, caduta, trasfigurazione – hanno accompagnato i partecipanti in un percorso di esplorazione interiore e collettiva, riportando Tasso nel presente non come eco del passato, ma come voce viva capace di parlare ancora oggi delle nostre domande, dei nostri smarrimenti e delle nostre possibili rinascite.

L’evento di Salerno, così come quello tenuto all’Archivio di Stato di Napoli, rappresentano il momento in cui questo percorso intimo e laboratoriale si apre alla comunità più ampia, invitando tutti a partecipare a un’esperienza di arte, bellezza e pensiero condiviso. Ingresso libero e aperto a tutti, nel segno di un’arte che si fa incontro, formazione e strumento di trasformazione sociale.


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