Ruggi, 400 giorni di attesa per una visita

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Oltre 400 giorni di attesa per una visita specialistica. È quanto accaduto a un’anziana di 83 anni di Eboli, affetta da osteoporosi, che dopo aver consegnato la ricetta del medico presso l’ospedale cittadino si è sentita rispondere: “arrivederci al 2026”.

“È inaccettabile – dichiara Mario Polichetti, responsabile nazionale del Dipartimento Salute dell’Udc – che una donna fragile, con una patologia come l’osteoporosi, debba attendere più di un anno per un controllo. Questo episodio non è un caso isolato, ma la fotografia di un sistema sanitario in affanno, che scarica le sue inefficienze proprio sui pazienti più deboli”.

Polichetti sottolinea che “le liste d’attesa non sono più solo un problema organizzativo, ma una vera e propria emergenza sociale e sanitaria. Non possiamo permettere che la cura diventi un privilegio per chi può rivolgersi al privato, lasciando indietro chi ha solo il servizio pubblico come punto di riferimento”.

Il dirigente nazionale dell’Udc lancia anche una proposta: “Occorre aprire un confronto serio con il mondo del Terzo Settore, con le associazioni di volontariato e le strutture convenzionate. Creare una rete integrata, capace di assorbire parte della domanda di prestazioni di base, potrebbe rappresentare un primo passo concreto per ridurre drasticamente i tempi di attesa. Non servono slogan, ma scelte coraggiose e immediate”.

“Il diritto alla salute – conclude Polichetti – non può trasformarsi in una lotteria di prenotazioni. La politica, a tutti i livelli, ha il dovere di restituire dignità e tempestività alle cure sanitarie, soprattutto per gli anziani e per chi non ha altre strade”.

Un’anziana di 83 anni, affetta da osteoporosi, ha ricevuto una prenotazione per una visita specialistica a oltre 400 giorni di distanza: “appuntamento al 2026”. È la paradossale vicenda accaduta all’ospedale di Eboli, simbolo delle gravi criticità del sistema sanitario campano.

“È una vergogna che la nostra sanità costringa i cittadini, soprattutto i più fragili, ad attendere oltre un anno per una visita fondamentale – dichiara Sebastiano Odierna, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Sarno e candidato al Consiglio regionale della Campania -. Questo non è un semplice disservizio, ma una ferita alla dignità delle persone e una negazione del diritto alla cura”.

Odierna punta il dito contro la gestione delle liste d’attesa: “La Campania vive un paradosso. Da un lato ospedali e ambulatori sovraccarichi, dall’altro un’enorme rete di associazioni, strutture convenzionate e risorse professionali che restano spesso escluse dal circuito delle prestazioni. Bisogna mettere fine a questa miopia organizzativa”.

Il candidato al consiglio regionale avanza anche una proposta: “Serve un piano straordinario, che veda nella collaborazione con il Terzo Settore e con le realtà convenzionate un alleato per smaltire le liste d’attesa. Creare percorsi paralleli e controllati consentirebbe di liberare spazi, ridurre i tempi e dare risposte concrete, soprattutto agli anziani e ai malati cronici”.

“Non possiamo più tollerare che la sanità pubblica campana – conclude Odierna – venga percepita come un percorso a ostacoli. Da Sarno a Eboli, da Napoli a Salerno, la gente chiede una sola cosa: tempi certi e cure immediate. E noi dobbiamo garantirle”.

“L’ennesimo attacco scomposto del presidente De Luca contro il Ministero della Salute e contro Fratelli d’Italia è il segnale più evidente del nervosismo di un presidente ormai a fine corsa, che cerca capri espiatori per coprire il suo fallimento politico e amministrativo e deviare l’attenzione dall’accordo sulla nomina del figlio a segretario del Pd campano in cambio dell’appoggio alla candidatura a governatore di Fico, di cui tutti hanno capito la vera natura”.

Lo dichiara il deputato campano di Fratelli d’Italia, Imma Vietri, commentando le dichiarazioni di De Luca sul no all’uscita della Campania dal Piano di rientro sanitario. “Le accuse di ‘discriminazione politica’ e ‘ricatto’ sono gravi e infondate, ma soprattutto rivelano la debolezza di chi, dopo dieci anni di governo ininterrotto, non riesce a presentare risultati concreti. La verità è semplice: De Luca non è stato in grado di creare un sistema sanitario regionale efficiente, e ora tenta di trasformare una questione tecnica in una polemica ideologica per nascondere la realtà ai cittadini campani. Fratelli d’Italia non ha messo le mani su nulla, se non sulle regole che tutti devono rispettare. I criteri per uscire dal Piano di rientro sono chiari, oggettivi e non si prestano a propaganda o scorciatoie. De Luca parli piuttosto dei reparti chiusi, dei pronto soccorso al collasso, delle liste d’attesa infinite, della fuga di personale sanitario e della disperazione di migliaia di famiglie costrette a curarsi altrove. Il tempo delle sceneggiate e delle accuse teatrali è finito. I campani hanno bisogno di risposte, non di comizi in diretta Facebook. E presto avranno l’occasione di voltare pagina”, conclude Vietri.


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