Un universo di disagio alle porte della Caritas, i numeri della Mensa dei Poveri di via D'Avossa.

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La Mensa dei Poveri “San Francesco” di Salerno, fondata nel 1994 da Mario Conte, è oggi all’ora di pranzo punto di ristoro e luogo di aggregazione familiare per tanti bisognosi (senza fissa dimora, migranti, anziani, ex tossicodipendenti, disoccupati …).

Una media di circa 150 pasti caldi al giorno (primo, secondo, contorno e frutta) vengono distribuiti gratuitamente e consumati a tavola, garantendo a queste persone e alle loro famiglie la sussistenza minima.

Tutte le attività, dalla cucina all’accoglienza, dall’approvvigionamento alla distribuzione, sono svolte grazie all’apporto di volontari, costituiti nell’Associazione San Francesco ONLUS.

La sede della Mensa è a Salerno, in via D’Avossa (traversa di via Carmine), nei locali messi a disposizione dalla Comunità Salesiana e ristrutturati allo scopo dalla Caritas Diocesana.

Il suo ideatore e fondatore, Mario Conte, è tuttora all’opera nelle cucine insieme agli altri volontari, per preparare i pasti e soprattutto per accogliere coloro che non hanno nessun altro che li aiuti.

Viviamo soprattutto della carità della gente che vuole fare qualche offerta e di pochi fornitori, come macellai e altri negozianti che ci danno la loro merce, e di una farmacia che ci regala le medicine” – racconta Mario Conte.

Da quando la Caritas ci ha messo a disposizione questo locale così grande, da una parte abbiamo la possibilità di servire molte più persone, dall’altra le spese si sono moltiplicate e dunque abbiamo bisogno molto più di prima delle offerte, siano esse in denaro o in cibo. Ci sono persone di tutti i tipi che vengono a mangiare qui; la maggior parte sono senza fissa dimora, persone con problemi mentali, altri che hanno avuto un passato burrascoso e ora ce l’hanno con il mondo intero, ex detenuti, ex tossicodipendenti, persone che bevono. E poi ci sono gli extracomunitari (che credevano di trovare qui il benessere e invece si trovano in difficoltà), famiglie povere locali, anziani abbandonati e soli a cui qualcuno porta i pasti che noi prepariamo. Per assistere tutte queste persone abbiamo bisogno di molto aiuto, altrimenti prima o poi non ce la faremo. Ma non è soltanto di cibo che hanno bisogno le persone che vengono qua: chiediamo anche un padre spirituale che possa parlare con gli ospiti, qualcuno che possa socializzare con loro“.

I dati raccolti provengono dai centri d’ascolto e dalle caritas parrocchiali diffusi in tutti la diocesi e precisamente 18 Cda; 10 caritas parrocchiali e 2 caritas zonali. In totale le persone che si sono rivolte a queste strutture sono state 9293 di cui 2516 extracomunitari, 1980 comunitari e 4896 italiani. In totale 52% sono italiani e 48% stranieri.

Profilo dell’utente italiano:

  • tra i 30/50 anni
  • coniugato
  •  2 figli in età tra i 10-17 anni
  •  di istruzione medio/bassa
  •  che vive in una casa in affitto

 

Profilo dell’utente straniero

  • tra i 20/40 anni
  • coniugato ( ma c’è un una quota pari al 40% circa che si dichiara single)
  • 2 figli in età tra 0-10 anni
  •  vive in una casa in affitto.

Caratteristiche comuni

  • 29% PERCEPISCE UN REDDITO FISSO
  • 17% REDDITO SALTUARIO
  • 39% SENZA REDDITO

Tassi di disoccupazione più alti tra gli stranieri (circa 50%) rispetto agli italiani (circa 40%)

Le tendenze
Ad oltre cinque anni dallo scoppio della crisi nazionale la nostra diocesi ha visto cambiare il volto delle persone che frequentano il Cda e caritas parrocchiali.
1) è aumentata la richiesta di aiuto per le necessità primarie che vede le nostre strutture impegnate in prima linea. La distribuzione dei viveri è organizzata nella maggior parte delle parrocchie anche dove non c’è una caritas strutturata.
2) occupati e pensionati, una volta estranei al disagio sociale, sono sempre più coinvolti dalla vulnerabilità economica.
3) l’aumento della presenza degli italiani .
4) aumento delle richieste per necessità medico-farmaceutiche.

La presenza degli stranieri
Il 48% degli utenti che si sono presentati agli sportelli delle caritas parrocchiali e dei Cda sono stranieri: il 56% extracomunitario e il 44% comunitario. Essi rappresentano il 12% dei residenti nella provincia di Salerno. Sono per il 48% maschi e per il 52% femmine; sono stati accolti persone provenienti da oltre trenta nazioni ma le più numerose sono per il 35% persone provenienti dalla Romania e per il 18% provenienti dal Marocco. Le richieste riguardano oltre ai , chiedono soprattutto lavoro ( a chiedere sono più le donne) e gli extracomunitari hanno bisogno di assistenza legale.

Le richieste e gli interventi
Le richieste più numerose che vengono fatte agli operatori dei Cda e caritas parrocchiali, riguardano i beni primari come viveri e vestiario, e un sostegno economico per i pagamenti delle utenze. Seguono la richiesta di lavoro soprattutto da parte delle donne sia italiane che straniere e il sostegno per le spese medico/farmaceutiche.

Gli interventi da parte di tutti gli operatori dei Cda e delle caritas parrocchiali sono diventati sempre più legati all’accompagnamento; all’emergenza si risponde sempre più con la programmazione perchè spesso si presentano casi sociali di crescente complessità che necessitano di una interazione anche con servizi pubblici e sportelli specifici aperti presso la Caritas diocesana.

Le risorse
La Chiesa con la sua particolare organizzazione parrocchiale raggiunge tutti i territori e in essi si radica diventando punto di riferimento soprattutto per quelle persone che si sentono disperate e sole. La Caritas parrocchiale con i Cda e i suoi operatori sempre attenti a non dare solo assistenza, ma soprattutto ascolto sono le risorse più presenti sul territorio. Sono essi le sentinelle che percepiscono i disagi e si pongono come risposta ai bisogni più urgenti. Sono questi i luoghi dell’accoglienza e dell’ascolto a cui seguono molti servizi come la distribuzione di viveri, di abiti, assistenza ai minori. Accanto alle caritas sono stati istituiti alcuni sportelli presso la sede della Caritas diocesana a servizio di tutta la diocesi. Non vanno dimenticate le mense per i poveri presenti a Salerno, pagliarone e Battipaglia e i dormitori per i senza fissa dimora.

80 tra caritas parrocchiali e Cda che si fanno carico del vasto bisogno economico e sociale di persone e famiglie italiane e straniere.
8153 interventi di aiuto materiale
3816 pacchi viveri distribuiti ogni mese nel corso del 2014

Sportelli a servizio di
immigrati: Sportello legale immigrati
giovani: sportello lavoro e progetto Policoro
famiglie: sportello microcredito e prestito della speranza, sportello disagio mentale
donne: sportello antiviolenza donne
senza fissa dimora: servizio unità di strada, dormitorio “ Gesù misericordioso”
uomini con disagio abitativo: Casa di accoglienza Casa Betlemme in Campolongo