Torna Arte di Sera alla Fondazione Menna

Targago è il nuovo servizio di Autostrade per l’Italia, potrai pagare i pedaggi sulla Tangenziale di Napoli tramite lettura della targa, passando nell’apposita corsia gialla al casello.
Dopo il successo del 2023 Vittoria Assicurazioni, in occasione del Torneo Italiano di Beach Rugby, torna sulle spiagge d’Italia con il Vittoria for Women Tour con Federazione Italiana Rugby e Specchio dei tempi. In ogni tappa sarà possibile sostenere la lotta contro i tumori femminili con una donazione, fare una visita senologica gratuita e divertirsi al Vittoria Village.
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Studio di dermatologia e medicina estetica della dottoressa Alessia Maiorino a Salerno

La Presidente Letizia Magaldi e la Direttrice Stefania Zuliani della Fondazione Filiberto e Bianca Menna – Centro Studi d’Arte Contemporanea hanno il piacere di annunciare la ripresa di Arte di sera II – In collezione, il ciclo di proiezioni dedicato ad artiste e artisti presenti nella collezione di Filiberto e Bianca Menna a cura di Gianpaolo Cacciottolo e Massimo Maiorino.

 

Il secondo appuntamento di questa nuova stagione, in programma venerdì 24 novembre alle ore 19 presso la Sala Conferenze (Via Lungomare Trieste, 13), sarà dedicato a Emilio Isgrò con la visione del documentario Emilio Isgrò – Come cancellare l’inutile, 2022, (50 min.), regia di Guido Talarico.

 

Figura che si colloca in un punto cruciale dell’arte italiana del secondo Novecento, Emilio Isgrò (1937) – avverte Filiberto Menna nel 1974 – occupa un ruolo opposto alla ricognizione della imagerie urbana operata da new-dada e pop-art, tendendo invece verso il polo della «cancellazione della parola e dell’immagine attraverso un esercizio riduttivo del linguaggio contro l’allargamento e lo sconfinamento praticato da altri artisti». Un lavorio lento ed incessante sul linguaggio, un’operazione condotta da Isgrò attraverso la scrittura e la pittura, la poesia ed il romanzo, il teatro e l’immagine filmica, che si organizza – seguendo un’indicazione di Lyotard (Discours, figure, 1974) – appropriandosi dello spazio nuovo tra «lo spazio del testo e lo spazio della figura», tra il segno ed il gesto, tra il significante ed il significato. Una verifica preziosa, proposta attraverso lo stratagemma delle cancellature, dell’esistenza della parola nello spazio della pittura, ma anche la prova dell’analisi che l’arte compie su se stessa con l’intento di verificare i propri strumenti. Dunque le cancellature, nell’ormai mezzo secolo da quando sono apparse, come «felice irriverenza» (Cortellessa), nutrienti paradossi che smontano il meccanismo del linguaggio, decostruiscono le convenzioni logiche ed iconiche ed inquietano lo spazio dell’arte come «una sorta di dubbio esistenziale, un interrogativo di sapore pirandelliano» (Menna, 1974).

 

Interverrà, insieme ai curatori, Guido Talarico, regista.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. È possibile prenotarsi scrivendo una mail a info@fondazionemenna.it

24 novembre, ore 19

Emilio Isgrò

Emilio Isgrò – Come cancellare l’inutile, 2022, (50 min.), regia di Guido Talarico.

 

Intervento di Guido Talarico, regista.