Salerno Barocca: Alta formazione con Sonia Prina, masterclass e concerto finale In Cordis Cordae per Salerno Barocca.

Non solo concerti, ma anche alta formazione con l’Associazione Culturale Emiolia, presieduta dal controtenore Pasquale Auricchio, per il cartellone della stagione concertistica 2022 dal titolo “In cordis cordae”, che saluterà per la prima volta a Salerno il contralto Sonia Prina una delle regine della musica e in particolare dell’opera barocca internazionale. Il master prenderà il via lunedì 5 settembre, per concludersi nella giornata di giovedì 8, negli spazi della Fondazione Filiberto Menna, in collaborazione con l’associazione culturale Limen, impreziosito da un concerto previsto per mercoledì 7 settembre alle ore 20,30, ad ingresso gratuito, nel corso del quale si esibiranno coloro i quali hanno avuto accesso da effettivi a questa tre giorni di alto perfezionamento, dopo dure selezioni.

I soprano Jiayu Jin, Micol Pisanu e Maria De Los Angeles Reynaud, il mezzosoprano Anqui Huang, i contralto Antonia Fino, Federica Moi, Lorrie Garcia, Sabina Caponi, i controtenori Leo Zappitelli e Sandro Rossi e il tenore Leonardo Trinciarelli, insieme ai clavicembalisti Marius Bartoccini e Francesco Aliberti e alla loro docente Sonia Prina, che firmerà un cameo nel corso della serata, proporranno un repertorio d’opera e oratorio spaziante tra il XVII e il XVIII secolo. Nel repertorio lirico barocco il canto è protagonista assoluto: la cornice strumentale non può che essergli ancella, sicché ogni sfumatura delle parole del testo sia percepibile in ogni momento. Il compositore, tanto vago nel fissare i contorni strumentali, è puntualissimo nel precisare gli andamenti del canto e il suo ambito armonico, i veri cardini della composizione. Limitare la scelta degli interpreti a vocette anemiche e fisse, incapaci di trarre dalla parola le luci e le ombre che la fanno vivere e palpitare, è sbagliato, come è sbagliato affidare ruoli che dalla parola traggono forza e drammaticità a chi non sia in grado di dominare la prosodia della lingua impiegata, di restituire sino in fondo il valore evocativo e la carica espressiva dei suoi simboli. Da come vengono impostati e risolti i problemi della vocalità discendono i modi dell’accompagnamento strumentale e, più in generale, quelli metodologici che presiedono alla restituzione dei testi. Queste le ragioni di questa master i cui frutti potremo vedere  in un concerto che sarà non certo facile ri-ascoltare qui a Salerno e in particolare con la voce della Sonia Prina, eccellente attrice e interprete, dalla coloratura incredibilmente veloce e pulitissima, il suo timbro scuro, che sa schizzare tanto il profilo di un guerriero o di un imperatore quanto di eroine determinate e combattive.

 

Biografia

Sonia Prina, infatti, si è rapidamente affermata come uno dei principali contralti della sua generazione. Dopo essersi diplomata in canto e tromba al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, è stata ammessa all’Accademia dei Giovani Cantanti del Teatro alla Scala. Ha debuttato sul palcoscenico operistico alla Scala a soli 23 anni nel ruolo di Rosina ne Il Barbiere di Siviglia diretto da Riccardo Chailly e con il giovane Juan Diego Flórez nel ruolo di Almaviva. Grazie alla sua voce unica Sonia ha ricevuto riconoscimenti internazionali e ha vinto numerosi premi tra cui il Premio della critica musicale italiana “Franco Abbiati” nel 2006 e il Premio “Tiberini d’Oro” nel 2014 entrambi nominandola “Miglior Cantante dell’anno”.

I momenti salienti della carriera includono i ruoli principali in Ascanio di Mozart ad Alba (Festival di Salisburgo) e in Ezio di Gluck (Opera di Francoforte). È stata Clarice ne La Pietra del paragone di Rossini (Théâtre du Châtelet, Parigi) e Isabella ne L’Italiana ad Algeri (Teatro Regio, Torino). Ha eseguito La Resurrezione con i Berliner Philharmoniker diretti da Emmanuelle Haïm, il Requiem di Mozart con Antonio Pappano all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e la Nona Sinfonia di Beethoven alla Royal Albert Hall per i BBC Proms. Particolarmente affezionata a Handel, Sonia ha cantato tutti i ruoli principali del genio  .Altri punti salienti del barocco sono Farnace di Vivaldi (Madrid, Venezia) e Teuzzone (Liceu, Barcellona) con Jordi Savall, Ottone in villa con Diego Fasolis (La Fenice), Juditha Triumphans con Jean-Christophe Spinosi (Paris Théâtre des Champs-Elysées), Scarlatti Vergine addolorata con Fabio Biondi (Staatsoper Berlin) e Semele di Hasse  con Claudio Osele (Theater an der Wien). Oltre al periodo barocco, Sonia Prina si è distinta nel repertorio romantico e post-romantico. Ha cantato Mistress Quickly in Falstaff con i direttori Donato Renzetti e Riccardo Frizza (Berlino, Parma, Torino); Smeton in Anna Bolena (Barcellona) al fianco di Edita Gruberová ed Elina Garanca; La Maman, La Tasse chinoise, La Libellule in L’Enfant et les Sortilèges (Palermo e Napoli); Federica in Luisa Miller (Barcellona). Sotto la guida di Zubin Mehta, è apparsa nella prima mondiale di Chansons populaires pour voix et petit ensemble del compositore francese contemporaneo Marc-André Dalbavie per l’Opera di Firenze. Nel 2017/2018 è stata artista residente alla London Wigmore Hall e vastissima è la sua discografia. La stagione 2022/2023 la vedrà esibirsi in diversi progetti di Handel: Silla al fianco di Fabio Biondi/Europa Galante a Yokohama, Messiah con Erwin Ortner e il coro Arnold Schoenberg al Musikverein Vienna, Ottone (Matilda) diretto da Carlo Ipata all’Handel Festival Karlsruhe e Giulio Cesare in Egitto (Tolomeo) diretto da Rubén Dubrovsky all’Oper Köln.