Il Comitato referendario di Maiori commenta l’esito della vicenda giudiziaria che lo ha visto contrapposto al Comune di Maiori. Per i promotori del referendum, infatti, «la farsa è finita» e la sentenza del Tribunale di Salerno del 4 dicembre scorso rappresenta una piena conferma delle loro ragioni.
Secondo quanto riferito dal Comitato, il Tribunale ha sostanzialmente accolto le istanze dei cittadini ricorrenti, condannando il Comune di Maiori al pagamento delle spese processuali. Un passaggio che, pur dichiarando cessata la materia del contendere, assume un peso politico e istituzionale rilevante. I giudici, infatti, hanno applicato il criterio della cosiddetta “soccombenza virtuale”, ritenendo che, qualora fossero entrati nel merito, «il ricorso sarebbe stato accolto».
Nel comunicato si ricostruisce anche la cronologia degli eventi. Solo il primo dicembre scorso, dopo circa quindici mesi segnati da sollecitazioni e azioni legali, il sindaco ha convocato la Commissione prevista dallo Statuto comunale per valutare l’ammissibilità dei quesiti referendari. Una convocazione ritenuta tardiva dal Comitato, che parla apertamente di «gravi responsabilità del Sindaco per la mancata convocazione della Commissione nei modi e nei termini previsti dallo Statuto comunale».
Non meno dure le accuse rivolte alla maggioranza consiliare, chiamata in causa per «l’adozione di una delibera ritenuta illegittima per l’incompetenza funzionale dell’organo consiliare». Per il Comitato, due anni di rinvii e ostacoli sarebbero stati portati avanti «con ostinata determinazione proprio per non consentire la celebrazione del referendum», alimentando «ancora maggiore sfiducia negli organi delle istituzioni».
Accanto alla soddisfazione per l’esito giudiziario, non manca il ringraziamento ai legali che hanno seguito la causa. Il Comitato esprime infatti «un sentito ringraziamento agli avvocati Oreste Agosto e Vincenzo Rispoli per l’accurata assistenza e l’alta professionalità dimostrate».
La battaglia, tuttavia, non si ferma qui. Nel comunicato si ribadisce l’intenzione di proseguire l’impegno civico «insieme ai sottoscrittori e ai sostenitori», con l’obiettivo di «evitare oggi e domani la realizzazione delle due opere ritenute da più parti nefaste per lo sviluppo della Comunità di Maiori». Al centro della rivendicazione restano, dunque, i temi della depurazione e della mobilità, per i quali il Comitato chiede «soluzioni sostenibili ed eco-compatibili», considerate più rispettose dell’ambiente e del futuro del territorio.
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