Tina Sgarbini, 47 anni, è stata trovata senza vita sabato 23 agosto 2025 nel suo appartamento in via Monsignor Michelangelo Franchini.
Il suo compagno, Christian Persico, muratore di 36 anni, ha confessato di averla uccisa per asfissia meccanica esterna, probabilmente soffocandola con una busta o pellicola.
Durante l’udienza di convalida, Persico ha ammesso le sue responsabilità. Il GIP del Tribunale di Salerno ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere a Fuorni.
L’uomo, secondo il suo avvocato, è “pentito e sconvolto” e avrebbe tentato il suicidio lanciandosi da un ponte poco dopo il delitto.
Tina aveva tre figli da una precedente relazione, che al momento della tragedia non erano in casa.
Secondo il padre della vittima, Tina aveva cacciato Persico di casa perché non lavorava e si comportava in modo irresponsabile.
Il sindaco Martino D’Onofrio ha proclamato il lutto cittadino e annullato gli eventi pubblici previsti nei giorni successivi.
Uno striscione affisso vicino al municipio recita: “L’amore non uccide. Riposa in pace Tina…”.
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