“Ecco la fiera con la coda aguzza che passa i monti e rompe i muri e l’armi! Ecco colei che tutto il mondo appuzza!”. Sono questi i versi, pronunciati da Virgilio nel XVII Canto dell’inferno di Dante che saranno recitati dall’attrice Antonella Schiavone e da Valentina Padula, sabato sera alle ore 19.00 presso la Chiesa di Santa Maria de Lama, nel centro storico di Salerno, in occasione del primo appuntamento del ciclo di letture dedicate alla Divina Commedia di Dante Alighieri organizzate dal professor Matteo Lanzetta, docente di Lettere presso il Liceo scientifico “Piranesi” di Capaccio:” Per il terzo anno consecutivo ho deciso di proporre di nuovo, insieme all’attrice Antonella Schiavone, un ciclo di letture dedicate alla Divina Commedia di Dante Alighieri che si terranno con cadenza bimestrale nella Chiesa di Santa Maria de Lama, una delle più antiche di Salerno, attualmente affidata al Touring Club di Salerno, che ne gestisce anche l’apertura al pubblico, coordinato dal Console Rosamaria Petrocelli”- ha spiegato il professor Lanzetta – “ L’evento rientra nell’ambito delle attività che organizza l’associazione culturale Erchemperto, presieduta dall’archeologa Paola Valitutti, costituita da archeologi, storici e storici dell’arte specializzati che promuove la riscoperta delle radici storico-culturali del territorio campano, attraverso la valorizzazione del patrimonio ambientale, archeologico, architettonico e monumentale”. Il professor Lanzetta ha fortemente voluto che si organizzasse questa iniziativa di alto livello culturale:” Tanti sono i motivi che mi spingono a parlare di Dante e della Commedia, ma due sono quelli che desidero mettere in evidenza. In primo luogo, l’enorme eredità rappresentata da Dante e dal suo capolavoro, eredità che sento il dovere “morale” come insegnante e uomo di cultura di preservare e di diffondere, cercando di avvicinare e di appassionare chi mi ascolta alla lettura non certo facile del più grande poema scritto da un cristiano. Il mio obiettivo ultimo è quello di lasciare nel pubblico degli spunti di riflessione, che inducano a porsi delle domande, a soffermarsi sulla complessità della realtà che ci circonda, a comprendere che la strada verso la verità può essere dura, ma anche meravigliosa. In secondo luogo, credo fermamente che Dante metta al centro del suo poema l’Uomo ed esalti valori come la creatività, la curiosità, la simpatia verso il prossimo, l’amore per la conoscenza. Se noi tendiamo, se agiamo, se disponiamo delle nostre capacità per esercitare questi valori, allora riscopriremo la nostra “umanità”, necessità quanto mai urgente in questo momento storico”. In questa edizione del ciclo di letture il professor Lanzetta ha voluto affrontare temi da lui ritenuti fondamentali nella lettura del Poema:”Quest’anno ho deciso di soffermarmi su alcuni canti che potremmo definire di passaggio tra una tappa e un’altra del cammino del sommo poeta verso la salvezza, canti in cui Dante non specchia la propria umanità in personaggi “umani”, ma piuttosto si imbatte in figure mostruose come Gerione, i Giganti, Lucifero o angeliche, come l’Angelo portinaio del Purgatorio. La lettura di questi canti permetterà non solo di cogliere aspetti meno noti della Commedia, ma anche di esaltare il genio creativo di Dante che non smette mai di stupire anche il lettore più esperto”.
Aniello Palumbo

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