dal Prof. Avv. Marco Galdi, ex Sindaco di Cava de’ Tirreni, riceviamo e pubblichiamo
“Ho avuto l’opportunità di vedere la versione integrale del Docufilm curato da Alfonso De Stefano per conto del Co.Be.Co., al quale non ho mancato di dare il mio contributo con un intervento registrato.
Poiché sussiste una imprecisione sostanziale nell’intervento del Sindaco Servalli, rivendico innanzitutto che l’avvio dell’azione legale per la restituzione dell’immobile storico al Comune fu fatta nel giugno del 2010 dalla mia amministrazione e non, come riferito da Servalli, da quella del Sindaco Messina.
Se ancora oggi si può sperare in una restituzione dell’immobile lo si deve a quell’azione legale da me intrapresa, che ha interrotto ogni possibile usucapione.
Sul mio operato, per il resto, accomunandomi ai miei predecessori, viene formulata un’accusa di “lucidità non adeguata”.
Personalmente respingo fermamente l’assunto.
L’azione da me avviata avrebbe:
1) posto fine ad un contenzioso tutt’altro che dall’esito scontato per il Comune, come ebbe modo di affermare l’avvocatura comunale con un proprio parere;
2) consentito la realizzazione di ampi parcheggi sotterranei nella parte retrostante all’immobile storico della Manifattura Tabacchi,
3) consentito la realizzazione di nuova viabilità trasversale, per alleggerire il traffico veicolare nella zona;
4) permesso la realizzazione di abitazioni per giovani ed anziani a prezzi calmierati;
5) ma, soprattutto, ottenuto la restituzione di circa il 90% dell’immobile antico alla città.
Oggi a distanza di oltre dieci anni dal termine della mia esperienza amministrativa:
1) la Manifattura Tabacchi è ancora nelle mani della Maccaferri;
2) l’azione legale da me intrapresa è ferma al palo;
3) la Maccaferri è senz’altro proprietaria dell’ampia parte retrostante l’immobile storico, sul quale detiene importanti volumetrie di cui rivendica l’utilizzo;
4) la città attende ancora e chi sa per quanti anni attenderà che questo “buco nero” si trasformi in opportunità di lavoro, crescita, qualità della vita.
Ovviamente ciascuno può avere le proprie opinioni sul mio operato. Ma fare di tutta un’erba un fascio, in particolare affiancando l’operato mio (che ho avviato l’azione per la restituzione al Comune dell’immobile storico) a quello del mio predecessore, che, certamente in buona fede, ma riconosceva alla Maccaferri la proprietà dello stesso complesso, non lo ritengo né corretto né veritiero”.
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