De Luca: duecentomila vaccini anti-Covid alla Campania per tutelare la salute e dar pane alla gente.

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De Luca: no vaccini per fasce di età, serve tutelare la salute, ma anche dare pane alla gente”. De Magistris: “De Luca con le dichiarazioni sulle vaccinazioni agli operatori turistici continua a illudere le categorie, a non dare una risposta e a creare un conflitto col governo, perché il piano vaccinale deve essere nazionale e deve seguire criteri oggettivi”.

Contrasta la linea del Governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, rispetto alle indicazioni del Governo centrale.  Col principio  “Tutela delle persone fragili e rilancio attività economica”, De Luca  diverge dal dettato Draghi-Speranza. “Dobbiamo finirla con delle cose demenziali. Prima facciamo la campagna demagogica per aprire tutte le scuole, poi quando decidiamo di vaccinare tutti gli operatori del trasporto pubblico, ci dicono che dobbiamo agire per fasce d’età, ma è un’idiozia perché gli autisti del trasporto pubblico hanno 50 anni, non 70.” Questa la dichiarazione del Presidente De Luca in relazione alla modifica della campagna vaccinale. Nell’ultimo sforzo prima di tagliare il traguardo, creando disorientamento in ambio scolastico, viene posto veto al personale docente e ATA di ricevere il vaccino anti-Covid. A dire del Presidente Vincenzo De Luca  “La Campania è stata una regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore altro è la stupidità. Ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età. Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane, ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta (..) Siccome abbiamo deciso che dobbiamo privilegiare un comparto importante dell’economia campana che è quello turistico e non possiamo vaccinare ad agosto, perché altrimenti abbiamo perduto un altro anno turistico, noi procederemo esattamente come abbiamo deciso di fare. Sarà data priorità assoluta agli ultra ottantenni e ai fragili. Abbiamo bisogno di tutelare la salute, ma anche di dare il pane alla gente. Difficile reggere un altro anno di paralisi e capisco anche la rabbia degli operatori economici, anche perché spesso in Italia lo Stato non esiste”. Un vero e proprio ultimatum quello di De Luca. Ultima perentoria posizione quella del Governatore della Campania.  Ecco il termine ultimo: “se per aprile non arrivano in Campania i duecentomila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle prenderemo misure clamorose: non parteciperemo più alle riunioni della conferenza Stato-Regioni perché non intendiamo più essere presi in giro. Bisogna superare il primo scandalo che è la mancata distribuzione vaccini in Campania ed è una vergogna che la regione con la più alta densità abitativa in Italia abbia meno vaccini di altre regioni. La Campania dovrebbe ricevere il 9,6% di vaccini in base alla popolazione, ne riceve il 7,2%. Siamo l’ultima regione a ricevere vaccini rispetto alla popolazione e questo è uno scandalo. Tale condizione si rappresenta frenante nell’azione della campagna di vaccinazione. “La campagna di vaccinazione segue le priorita’ indicate per gli ultraottantenni e le categorie fragili. Realtà concreta e’ l’accumulo di Astrazeneca non utilizzato per varie indisponibilità. È per questo vaccino che si procederà a una utilizzazione anche per categorie economiche”.  D’altra linea il Commissario Figluiolo in merito alla procedura della modalità di vaccinazione: “deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’ordinanza che indica le categorie prioritarie. L’obiettivo, secondo il Commissario,  è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive”. Critica la posizione di De Magistris a fronte delle dichiarazioni del Governatore della  Campania: “De Luca con le dichiarazioni sulle vaccinazioni agli operatori turistici continua a illudere le categorie, a non dare una risposta e a creare un conflitto col governo, perché il piano vaccinale deve essere nazionale e deve seguire criteri oggettivi. Del resto, che ti vuoi aspettare? Noi parliamo di imbucati, ma alla fine il primo imbucato è stato lui. Uno che salta la fila e si fa il vaccino prima di quelli che ne hanno diritto, che esempio vuol dare? È chiaro che alla fine si ha la sensazione che ognuno può fare quello che ritiene. Magistris  sostiene  che le affermazioni di De Luca  si rappresentino esplicitazioni di gravità e dimentiche della dimensione della vastità pandemica e della uniformità dell’agire statuale.  “Le dichiarazioni di De Luca sono molto gravi perché lui sa bene che non può vaccinare prima il procidano o l’artigiano. Ormai è chiaro a tutti, e lo ha ribadito la Corte costituzionale, che la pandemia è un tema nazionale e quindi è lo Stato deve garantire uniformità. Quando De Luca dice che farà vaccinare prima questo o quell’altro, sa di non poterlo fare. Le sue affermazioni, inoltre, sono oltremodo gravi perché noi, per uscire quanto prima dalla pandemia sanitaria e dalla tragedia economica, dobbiamo vaccinare le persone più anziane e quelle più fragili, così cala la pressione sugli ospedali e riprende l’economia. Quindi, finiamola con questa storia della captatio benevolentiae per illudere alcune categorie“.

Emilio La Greca Romano