Nel decimo anniversario della morte di Gaetano Afeltra e nello stesso anno in cui ricorre il centenario della nascita, l’Amministrazione Comunale di Amalfi tiene vivo il ricordo del grande giornalista avviando le procedure che poteranno presto all’intitolazione di una strada. La Giunta guidata dal Sindaco Daniele Milano, su proposta dell’Assessore alla Cultura Enza Cobalto, ha deciso di variare il proprio assetto toponomastico sostituendo l’attuale “Supportico dei Ferrari” in “Supportico Gaetano Afeltra”.
Si tratta della stradina che collega la centralissima piazza Duomo con la piazzetta dei Dogi e attraverso la quale si accede all’abitazione che fu di Afeltra e tra le cui mura presero vita molti dei racconti contenuti nei suoi libri e nei suoi indimenticati elzeviri pubblicati nella terza pagina del Corriere della Sera. L’iniziativa, che è stata accolta con soddisfazione dalla figlia Maddalena con la quale l’Assessore alla Cultura ha avviato un’intensa e proficua corrispondenza rivelatasi utile anche per della definizione di taluni progetti collaterali (concorso con le scuole, work-shop di giornalismo e ripubblicazione di alcuni testi), è stata accolta e sostenuta con entusiasmo dal Sindaco e dall’intera Amministrazione Comunale di Amalfi che ha voluto in tal modo onorare una delle più grandi personalità della sua città.
Afeltra, nostalgico e innamorato della sua terra, recise solo apparentemente il cordone ombelicale con la sua città alla quale tornò a riavvicinarsi nel marzo del 1996 dopo un’assenza durata diciassette lunghi anni. Da allora il “maestro” del giornalismo italiano ritornò nei luoghi perfetti dell’infanzia con sempre maggiore frequenza. E fin quando il fisico glielo consentì. “Ho un forte desiderio di respirare l’aria di casa. La sento sulla pelle ma mi manca. Ritornerò appena questa maledetta influenza sarà passata. Ho avuto tantissimo da Milano, ma ad Amalfi ho lasciato il cuore e voglio andare a riprenderlo. Ritornare è una cosa che voglio fare, anche perché sento che questo è il momento giusto ” confessò nel giorno del suo novantesimo compleanno. Ma non fu così, perché il suo cuore cessò di battere a poco meno di un anno di stanza dalla scomparsa della moglie Aurelia De Michele.
A uno dei suoi figli più illustri la città dedica oggi un meritato riconoscimento e non solo per aver decantato Amalfi da lontano, raccontandola e svelandola nei suoi libri e nei suoi elzeviri attraverso aneddoti, personaggi e narrazioni, di cui, altrimenti, non vi sarebbe più memoria. Ma, soprattutto, per averla amata, sempre e incondizionatamente.
«Sono felicissima della notizia che a breve potremo procedere con l’intitolazione di una strada a Gaetano Afeltra, uno dei cittadini più illustri di questa terra – spiega l’Assessore alla Cultura Enza Cobalto – Ed era giusto darne comunicazione nel giorno in cui ricorre il decimo anniversario della sua scomparsa così come del privilegio che avremo nel ricordare una delle figure più importanti della storia repubblicana e del giornalismo italiano. E importante, per questa iniziativa che coinvolge l’intera cittadinanza Amalfitana, è stato anche l’entusiasmo manifestato della figlia Maddalena alla nostra proposta. A tredici anni ho letto il mio primo libro di Afeltra, “Non desiderare la donna d’altri” e allora, confesso, non colsi il senso della metafora che dal titolo accompagna tutta l’opera. Ma ricordo perfettamente come le scene descritte mi passavano davanti come in un film: i suoi ricordi si mescolavano ai racconti di nonna e fra quelle pagine e quelle storie io trovavo un nostalgico mondo al quale avrei voluto tanto appartenere. Un giorno uscendo dalla piazza lo vidi da lontano, mia madre me lo indicò: “Eccolo, quello è Afeltra!” Rimasi incantata e custodisco gelosamente quell’immagine».