Ancora una volta il nome dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno torna al centro di un caso che scuote l’opinione pubblica: la pratica della contenzione fisica dei pazienti, denunciata attraverso i social da una cittadina che ha documentato la madre anziana legata al letto nel reparto di medicina d’urgenza. Un episodio che si aggiunge a una lunga serie di segnalazioni, in passato già portate alla ribalta da inchieste giornalistiche e che, a distanza di tempo, sembrano non aver prodotto cambiamenti concreti.
Sulla vicenda interviene Mario Polichetti, responsabile del Dipartimento nazionale Sanità dell’Udc, che denuncia con fermezza: “Non possiamo più tollerare simili episodi. Legare i pazienti, soprattutto anziani e fragili, è una barbarie che calpesta la dignità della persona e che non ha giustificazioni cliniche se non in rarissimi casi eccezionali. La contenzione fisica non è cura, ma abbandono mascherato da terapia”.
Polichetti sottolinea come la questione non possa essere ridotta a un singolo caso: “Siamo di fronte a una prassi che sembra consolidata e che, nonostante le denunce e i riflettori mediatici, continua indisturbata. Se dopo i servizi televisivi e le indagini dei Nas la situazione è rimasta immutata, significa che c’è una responsabilità gestionale e organizzativa che non può più essere ignorata”.
L’appello è diretto al vertice dell’Azienda ospedaliera: “Chiediamo al nuovo direttore generale un atto di coraggio: mettere fine a una pratica disumana e avviare seriamente un percorso che privilegi la tutela dei pazienti e il rispetto della loro dignità. Non servono giustificazioni di facciata, servono provvedimenti chiari e immediati. Chi continua a legare le persone ai letti deve essere richiamato alle proprie responsabilità”.
Il responsabile sanità dell’Udc conclude con un monito: “Un ospedale è un luogo di cura, non un luogo di sofferenza aggiuntiva. Continueremo a vigilare affinché nessun paziente debba più subire l’umiliazione di essere immobilizzato come fosse un problema da gestire e non una persona da assistere”.
L’ennesima denuncia proveniente dall’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno riaccende i riflettori su una pratica sempre più contestata: la contenzione fisica dei pazienti, spesso anziani e fragili, legati ai letti per giorni in attesa di un posto. Un episodio che non rappresenta un caso isolato, ma il simbolo di una sanità campana in profonda sofferenza, incapace di garantire dignità e assistenza adeguata ai cittadini.
Sulla vicenda interviene Sebastiano Odierna, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Sarno e candidato al Consiglio regionale della Campania, che attacca duramente: “Quello che è accaduto al Ruggi non è soltanto un fatto grave, ma la fotografia impietosa dello stato in cui versa la sanità campana. È inaccettabile che nel 2025 ci siano ancora pazienti anziani immobilizzati ai letti per carenze organizzative e strutturali. Questo non è curare, è abbandonare i cittadini nelle mani dell’inefficienza”.
Odierna punta il dito contro le responsabilità politiche e gestionali: “La Regione Campania ha avuto anni per intervenire e invece siamo ancora di fronte a pronto soccorso saturi, reparti senza posti letto e personale lasciato solo a gestire situazioni impossibili. È chiaro che la sanità campana è ormai al collasso, e chi governa deve assumersi la responsabilità di questo disastro”.
Il candidato al consiglio regionale conclude con un impegno politico preciso: “La dignità dei pazienti non può essere calpestata. Serve una rivoluzione nella gestione sanitaria campana, che parta da investimenti reali in strutture, personale e organizzazione. Io sarò in prima linea per restituire ai cittadini il diritto alla cura, non all’umiliazione”.
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